Casey Stoner racconta il lato nascosto e sporco della MotoGP in un’autobiografia
Il due volte campione del mondo MotoGP Casey Stoner racconta, insieme a Matthew Roberts, la sua vita di alti e bassi e le sue impressioni sui complotti della classe regina. L’australiano si ritirò da campione del mondo in carica, dichiarando di essere “schifato dall’ambiente”.
Una volta arrivato nel mondo del motomondiale, Stoner passò qualche anno tra le classi minori per poi debuttare su una Honda clienti in Motogp. Qui, le parole dell’australiano in ricordo dei tempi di “Rolling Stoner” sono davvero dure nei confronti di Dorna: secondo lui gli venivano affidate gomme Michelin fatte apposta per cedere, in modo da far vincere qualcun’altro.
Il parere di Stoner è che la Dorna, che detiene i diritti del Motogp, sia una specie di burattinaio delle gare. Nonostante l’australiano odi profondamente Valentino Rossi, ha scritto che secondo lui quando il dottore scivolò, nel 5°giro dell’ultimo Gp del 2006 (dando così la vittoria ad Hayden) Dorna aveva deciso di farlo cadere.
Rossi girava piano e non avrebbe potuto perdere, ma secondo Stoner il mercato statunitense era troppo importante per la Dorna e quindi da lì l’idea di far vincere un americano. Che Stoner possa essere un po’ paranoico non è difficile da credere, ma è forse ancora più facile pensare che in uno sport dove il movimento di soldi è enorme, la storia sia stata un po’ ritoccata.