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Auto riparte dopo il fermo COVID-19: 27 aprile fabbriche e 4 maggio concessionarie

La Filiera automotive dovrebbe ripartire a breve. Salvo cambiamenti e se il trend della discesa dei casi Coronavirus  le fabbriche riaprono il 27 aprile e la settimana dopo il 4 maggio le Concessionarie Auto e Moto. Le industrie ( a partire da FCA) hanno già raggiunto accordi coi sindacati deliberando un piano sicurezza condiviso e le Concessionarie hanno già iniziato a sanificare saloni, uffici e magazzini allestendo tutte le protezioni anti COVID-19 a partire dalla distanza. Da segnalare il portale protezionilavoro.it che on line vende tutta una serie di dispositivi di sicurezza Anti Coronavirus

Aggiornamento 27 aprile 2020.  Amici lettori di Infomotori sette giorni fa, il 20 aprile, in mezzo alle incertezze avevamo previsto che il 27 le fabbriche del filiera automotive avrebbero iniziato ad aprire ed oggi infatti FCA parte con i primi turni con personale ridotto a tutela della loro salute e fra gli stabilimenti interessati figura anche Mirafiori dove quindi si riprende la produzione della Fiat 500 elettrica. Così come molte altre importanti società del comparto automotive.

Avevamo anche scritto che il 4 maggio avrebbero aperto anche le Concessionarie per la parte vendita, ricordando che l’assistenza ed officina per le emergenze sono state sempre operative. Qui il nostro pronostico pare essersi avverato nonostante il Decreto della Fase 2 Post Covid-19 non sia di chiara comprensione e pare si contraddica in alcuni punti.  Pur essendo tutto in progress importanti Concessionari si stanno avviando alla riapertura sfruttando questi giorni per sanificare ed installare le barriere di distanziamento protettivo.

Seguendo il criterio del Codice Ateco attraverso cui si suddividono le attività produttive italiane i Concessionari rientrano infatti nel Codice 45 che riporta come descrizione “Commercio all’ingrosso ed al dettaglio; riparazioni di autoveicoli e motocicicli”.   Come detto il Commercio all’ingrosso può ripartire il 4 maggio e quindi bisogna ora con attenzione interpretare le indicazioni in maniera estensiva pur con tutte le difese affinché il Coronavirus sia completamente neutralizzato ed a questo proposito vi rimandiamo al nostro articolo dedicato su come lavorare ed andare in concessionaria che prevede per noi visitatori l’obbligo di appuntamento. State collegati e cercheremo di aggiornarvi poiché in queste ore Filiali, Concessionarie, Consulenti sono all’opera per interpretare e decidere l’apertura che sembra sempre più certa !  la filiera automotive vale oltre il 12% del PIL e prima riparte e meglio è per tutti, tutelando ovviamente la salute fisica oltre a quella mentale…

I concessionari vogliono aprire come già ricordato nel nostro articolo che ha riscosso un notevole riscontro con molti apprezzamenti da parte della categoria e dei nostri lettori e le pressioni di Federauto e degli stessi distributori ANFIA ed UNRAE pare abbiano sortito qualche effetto anche in considerazione del fatto che la vendita di veicoli in Italia significa un fatturato di circa 50 miliardi di euro più 120.000 occupati che arrivano a 200.000 se ci mettiamo tutto quello che ruota attorno (gommisti, elettrauto, agenzie pratiche auto, etc).

La data della riapertura delle Concessionarie auto dovrebbe avvenire il lunedì 4 maggio ma molte concessionarie sono già partire con i processi di sanificazione e messa in sicurezza come testimoniano i numerosi post che stanno comparendo sui social a partire – per fare qualche esempio di Dealer virtuoso e casualmente tutti da noi selezionati fra i Top Dealers Italia per la loro lungimiranza –  Bisson , Carraro e Gruppo Bossoni anche se l’elenco è in continuo aumento ed appena sarà ufficiale la riapertura siamo certi che la reazione dei Concessionari sarà fulminea per trovarsi in regola con tutte le normative.

Si parla di regole molto simili a quelle che già conosciamo quando entriamo in un negozio o supermercato con alcuni filtri aggiuntivi. Quindi vi sarà l’ obbligo di mascherina per il personale, rilevazione delle temperature prima dell’ingresso in azienda, mantenimento della distanza di un metro, sanificazione degli ambienti, procedure per evitare assembramenti nelle mense e negli spogliatoi, uso dello smart working dove possibile e formazione del personale.

Servono quindi strumenti per mettere in sicurezza gli ambienti ed a tal proposito segnaliamo il sito protezionilavoro.it. Con il supporto tecnico e logistico di varie aziende leader nel proprio settore, tra cui GiPlanet (allestitore di importanti fiere automotive italiane) BtheOne è in prima linea supportando i concessionari italiani per aiutarli ad essere pronti alla riapertura, sfruttando l’eCommerce  per trovare e ricevere nella maniera più veloce e sicura tutto quanto necessario per essere in regola.

Un settimana prima, lunedì 27 aprile dovrebbero aprire anche le fabbriche italiane a partire dagli stabilimenti FCA che come gli altri hanno siglato accordi ed intese con le stesse parti sindacali volte a garantire la massima sicurezza a dipendenti e fornitori che alimentano le stesse fabbriche.  L’Italia segue quindi il trend europeo dove la Germania è già attiva da diversi giorni e le sue acciaierie non si sono mai fermate mentre gli inglesi sono quelli con una situazione più complicata.

In Cina è tutto ripartito e negli USA i Governatori dei 50 Stati stanno valutando di riaprire a partire dal primo maggio come vorrebbe fortemente lo stesso Presidente Trump, ovviamente con il nulla osta dell’autorità sanitaria. La ripresa non sarà facile ma poter riprendere le attività rappresenta sicuramente un passaggio molto importante per aprire una nuova fase che sarà sicuramente differente da quella del passato!

Ad aprire la strada comunque sono le fabbriche auto e della componentistica con alcuni casi già operative da qualche giorno come Alcantara e dal 20 Fincantieri con molte altre grosse realtà che hanno siglato protocolli di sicurezza condivisi dagli stessi sindacati. Dal 27 la filiera automotive dovrebbe ripartire nella quasi totalità con il rispetto delle distanze anche perché la ripresa sta avvenendo in tutta Europa e non solo dove sono richieste le componenti made in Italy che se non arrivassero dovrebbero essere sostituite con quelle dei nostri competitor stranieri creando un disastro che il Governo non vuole e può permettersi…

Per le Concessionarie la situazione sarà ancora più complessa dal punto di vista economico mentre da quello sanitaria gli ampi spazi dei saloni e delle stesse officine non creano rischi utilizzando tutte le difese inserite nel protocollo di sicurezza che è sicuramente fra i severi a livello europeo.

Fino a che non arriverà il tanto atteso Decreto dobbiamo purtroppo usare il condizionale anche se passati i ponti del 25 aprile e del primo maggio dovremmo poter far ripartire le macchine: noi di Infomotori come tutti i media in realtà non le abbiamo mai spente per offrire ai nostri lettori una informazione costante, puntuale ed approfondita.

L’essere nati digitali in piena bolla speculativa internet, aver superato con un record la crisi del 2008 ci fa essere il team di Infomotori ottimista consci che questa volta dovremo tutti tirarci su le maniche confidando sulla nostra volontà ed energia che è più preziosa di qualsiasi aiuto esterno (leggasi incentivi e detrazioni fiscali per le partite iva oggi fortemente penalizzati rispetto ai loro rivali europei) che logicamente aiuterà a ridurre i tempi e gli impatti economici ed occupazionali di concessionarie che come il Gruppo Autotorino fattura 100 milioni al mese ed impiega oltre 1.700 persone su più di 50 concessionarie.  Lo stesso problema vale per una piccola concessionaria a conduzione familiare ricordando che la distribuzione auto – come ricorda FEDERAUTO – vale 120.000 occupati e quasi 60 miliardi di euro di fatturato…

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27 Apr 2020
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