Citroën 2CV è semplicemente uno dei modelli più importanti nell’intera storia dell’automobile. Nei primi anni ’30, André Citroën ebbe l’idea di una piccola vettura, agile, leggera e molto economica, in grado di affrontare agevolmente le tortuose strade della campagna francese con due passeggeri e una cospicua quantità di bagaglio, idealmente sacchi di patate o una grande damigiana di vino. Inizialmente nota come “progetto TPV” (Toute Petite Voiture, ovvero piccolissima autovettura), la 2CV vide la luce dopo una lunga e travagliata genesi nel 1948. Sottoposta nel corso degli anni a numerosi aggiornamenti e venduta con straordinario successo in molteplici mercati arrivando fino in Sud America, la 2CV rimase in produzione fino al 1990. Si tratta di un record assoluto.

Il nome della vettura, come noto ai più, è l’acronimo di “deux chevaux”, ovvero due cavalli: la potenza della vettura espressa in cavalli fiscali com’era costume fare secondo le normative francesi dell’epoca. Questa leggerissima berlina a quattro porte (la prima versione pesava circa 500 kg) offriva quattro comodi posti in una carrozzeria lunga appena 378 cm. Le rivoluzionarie sospensioni a quattro ruote indipendenti ed il telaio tanto leggero quanto robusto consentivano alla 2CV di affrontare asperità stradali capaci di mettere KO qualunque altra vettura.

I pannelli laminati applicati al telaio della 2CV andavano a formare una carrozzeria dal look originale ed accattivante, in grado di rendere questa vettura indimenticabile e consacrarla come autentica leggenda a quattro ruote. I fari erano montati sui generosi parafanghi anteriori, mentre i paraurti posteriori bombati coprivano parte delle ruote. L’estrema pulizia formale delle linee esterne prosegue anche nell’abitacolo, dove lo spazio è sfruttato fino all’ultimo centimetro garantendo così una sistemazione più che adeguata per guidatore, passeggero, più spazio per due adulti sul divano posteriore. In sostanza, finiture spartane, abbondanza di spazio ed estrema robustezza sono i tratti salienti dell’abitacolo.

La prima Citroën 2CV era spinta da un propulsore a due cilindri contrapposti di appena 375 centimetri cubi. Il raffreddamento ad aria era facilitato da un ventilatore, mentre il cambio a quattro rapporti era estremamente semplice da manovrare. La potenza espressa dal motore era di 9 cavalli a 3.500 giri, più che sufficienti per conferire alla leggerissima 2CV un temperamento brioso ed una velocità massima di oltre 65 km orari.

Citroën 2CV è stata la prima berlina compatta a trazione anteriore mai commercializzata. Molte delle soluzioni tecniche introdotte da questa straordinaria vettura influenzarono la successiva produzione automobilistica per decenni. Ancora oggi, la semplicità e la genialità della 2CV sono di ispirazione ai progettisti impegnati non solo nel campo automobilistico, ma in qualsiasi settore industriale.