La Camera, come è noto, ha approvato la versione definitiva del Disegno di Legge di Stabilità che prevede che le agevolazioni fiscali per le auto di interesse storico interessino auto con più di 30 anni di età e non 20 come invece accadeva fino ad oggi. La palla (piuttosto avvelenata, verrebbe da dire) passa ora al Senato, che deve decidere se approvare il medesimo testo, senza modifica alcuna (in caso di modifica, occorre un ulteriore passaggio all’altro ramo del Parlamento).
Il tutto deve completarsi con la pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale entro il 31 dicembre 2014, in modo da evitare l’esercizio provvisorio del bilancio dello Stato. Dopo quindici giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, sempre che il Capo dello Stato non l’abbia respinta, la norma diventa legge dello Stato a tutti gli effetti. Il nocciolo della questione sta nel trovare un compromesso tra chi ha proposto il testo e che lo vorrebbe rivisto in maniera pesante, nello specifico Aci e Asi, assai distanti tra loro nella valutazione della proposta governativa.
Merita un discorso a parte l’analisi delle assicurazioni. Infatti già allo stato attuale delle cose molte compagnie considerano storiche solamente le auto con oltre 30 anni di età. Prima di sottoscrivere una polizza per un’auto di interesse storico è dunque cosa buona e giusta documentarsi in maniera approfondita, così da non ricevere spiacevoli sorprese.