Alfa Romeo Giulia Sprint, un progetto affascinante
Alfa Romeo è un marchio ricco di storia, una fonte inesauribile di spunti ed idee per nuovi modelli capaci di scatenare il desiderio e la più genuina passione per i motori. Oggi parliamo di Alfa Romeo Giulia Sprint, coupè sportiva immaginata dal designer industriale Dragos Prodan. Compatta, aggressiva, sofisticata ed ultra-leggera, si propone come rivale della BMW Serie 1 Coupè e soprattutto della poderosa variante “M”. Telaio in carbonio, sovrastrutture in fibra di vetro rinforzata con polimeri plastici, superfici vetrate in plexiglass e un motore ibrido da quasi 300 cavalli sono il suo biglietto da visita.
Il look dell’Alfa Romeo Giulia Sprint
Il design della vettura attinge a piene mani dalla storia del marchio italiano, in particolare proprio dalla leggendaria, originale Alfa Romeo Giulia Sprint degli anni ’60. Non si tratta però della classica, ormai tediosa rievocazione di vecchie linee in stile Mini, Beetle o 500. L’autore ha fuso gli stilemi della Giulia Sprint con un look moderno ma spigoloso, squisitamente anni ’80. I volumi sono ben definiti, come nell’riginale Giulia Sprint. La linea di cintura alta conferisce grinta all’insieme, mentre il frontale squadrato morde la strada “a muso duro”. La coda ricorda invece l’esclusiva Alfa Romeo SZ nei volumi, mentre il taglio dei fanali si rifà sempre all’originale Giulia Sprint. L’Alfa SZ è fonte di ispirazione anche per i montanti neri, mimetizzati tra parabrezza e finestrini.
Cuore ibrido plug-in da 300 cavalli per l’Alfa Romeo Giulia Sprint
L’autore di questo interessante progetto immagina un’architettura ibrida per la Giulia Sprint. Nel dettaglio, all’anteriore troviamo un motore a benzina da 180 cavalli, presumibilmente il compatto e versatile 1.4 Turbo Multiair che spinge Mito, Giulietta e diverse altre vetture del gruppo Fiat. In abbinamento a questo, Prodan Dragos immagina un’unità elettrica da ben 100 cavalli, posta vicino al cambio della vettura, che in nome della guida sportiva è un classico manuale a sei marce. Il pacco batterie ed il serbatoio sono al posteroire, al fine di ottimizzare la distribuzione dei pesi. La Giulia Sprint è un’ibrida plug-in, con tanto di presa di corrente posta dietro lo scudetto Alfa Romeo sul bagagliaio della vettura. La trazione è integrale a comando elettronico.