Alfa Romeo Quadrifoglio Verde
Alfa Romeo celebra nel 2013 il 90esimo anniversario del simbolo Quadrifoglio Verde che negli anni ha identificato alcune tra le più performanti realizzazioni firmate dalla storica casa automobilistica italiana, destinate sia alle competizioni su pista sia alla produzione per il pubblico sottoforma di versioni speciali.
L’Attuale gamma con Alfa Giulietta e Alfa Mito
E’ questo il caso recente di Alfa Romeo Giulietta e Alfa Romeo MiTo Quadrifoglio Verde, i nuovi modelli della gamma che hanno saputo inserirsi nella tradizione delle migliori auto del marchio raccogliendone l’eredità in termini di performance dinamiche, ma con un occhio di riguardo anche all’efficienza, al rispetto ambientale e al comfort nell’uso quotidiano.
Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde da 235 CV
In particolare l’esclusiva Giulietta Quadrifoglio Verde con motore 1750 TBi da 235 CV e 340 Nm, il più performante della gamma, possiede un assetto da vera sportiva che garantisce un piacere di guida al top del segmento con consumi ed emissioni sorprendentemente ridotti per questi livelli di potenza, grazie a soluzioni tecnologiche come l’iniezione diretta di benzina, il doppio variatore di fase continuo, il turbocompressore ed un rivoluzionario sistema di controllo definito ‘scavenging’ che elimina il cosiddetto ‘turbolag’.
Storia del simbolo sportivo
L’origine del simbolo Quadrifoglio Verde si perde nella leggenda ma è interessante notare la sua corrispondenza con la bandiera che, durante la Grande Guerra, distingueva gli aerei della “X Squadriglia da bombardamento Caproni”. Al giorno d’oggi, il Quadrifoglio fa parte dello stemma dell’Aeronautica Italiana e rimane, allo stesso tempo, il simbolo della filosofia Alfa Romeo che si basa sulla costante ricerca dell’eccellenza applicata alle competizioni e trasferita poi in toto sulle vetture di produzione. La prima vettura Alfa Romeo ad essere ornata con il quadrifoglio verde fu la ‘RL’ di Ugo Sivocci che vinse la XIV edizione della Targa Florio nel 1923. Da allora tutte le Alfa da competizione furono contraddistinte da questo emblema portafortuna noto in tutto il mondo, lo stesso che a partire dagli anni Sessanta caratterizzò alcune Alfa Romeo di normale produzione.