Secondo quanto riportato dal Financial Times, BYD — il colosso cinese dell’elettrico e principale rivale globale di Tesla — ha registrato un calo del 33% degli utili nel terzo trimestre 2025. Una frenata significativa dopo anni di crescita vertiginosa, causata dal giro di vite del governo cinese sugli sconti estremi e da una concorrenza interna ormai spietata.
Nonostante la battuta d’arresto, BYD resta una forza dominante: produzione record, gamma in continua evoluzione, nuovi stabilimenti nel mondo e perfino otto navi proprie per esportare auto. La strategia è chiara: conquistare i mercati globali e crescere fuori dai confini cinesi, puntando su innovazioni come batterie semi-solide e nuove tecnologie produttive.
Auto come smartphone: vantaggi e controindicazioni
La rapidità con cui i costruttori cinesi — BYD in testa — rinnovano modelli e piattaforme sta cambiando il mercato: cicli di vita cortissimi, aggiornamenti software continui, e una logica “da device” più che da veicolo tradizionale. Questo accelera l’innovazione e abbassa i prezzi, ma ha un rovescio della medaglia.
Chi sceglie un’elettrica ma anche una plug in o una ibrida cinese oggi deve considerare:
In altre parole, non è solo una questione di prezzo d’acquisto competitivo: bisogna guardare all’intero ciclo di vita dell’auto.
Un mercato che cambia: opportunità, sì, ma con consapevolezza
Gli automobilisti europei si trovano davanti a un momento storico: mai così tanta scelta, mai così tanta innovazione, mai così tante offerte aggressive. Questo è positivo — più concorrenza significa prezzi migliori e prodotti più avanzati — ma serve attenzione informata.
Consiglio pratico per chi compra un’elettrica o elettrificata oggi:
Riassumdendo cogliete le opportunità stando con le attenne alzate: troppi sconti poi si pagano!
BYD resta un gigante globale, ma il rallentamento mostra che la corsa all’elettrificazione è entrata in una fase nuova: non più solo volume e prezzo, ma sostenibilità industriale, qualità, servizi e valore nel tempo. Le auto elettrificate stanno diventando “tech su ruote”: un vantaggio enorme per innovazione, ma anche una sfida per chi cerca stabilità e durata.