Fiat cresce nel primo trimestre 2010

Fiat cresce nel primo trimestre 2010: il gigante italiano è in piena forma, come dimostrano le statistiche all’alba del fondamentale “Fiat Day”, ovvero il giorno in vui verranno presentati i progetti e gli obbiettivi Fiat per i prossimi anni. I ricavi del Gruppo sono aumentati del 14,7% a 12,9 miliardi di euro, principalmente per effetto della crescita, rispetto al primo trimestre 2009, dei volumi di tutti i business. Fiat Group Automobiles (FGA) ha registrato ricavi per 6,8 miliardi di euro (+22,1%), con un totale di 532.400 vetture e veicoli commerciali leggeri consegnati (+14,6% rispetto al primo trimestre 2009) in presenza di una domanda influenzata positivamente dall’effetto residuale degli eco-incentivi in diversi Paesi dell’Europa Occidentale. La quota di mercato è stata in Italia del 31,4% (-0,8 punti percentuali) e in Europa dell’8,6% (-0,3 punti percentuali) in contesti fortemente competitivi. In Brasile Fiat ha incrementato le consegne del 7,9% e si è confermata leader di mercato.

I ricavi del Settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH) sono stati pari a 2,6 miliardi di euro, in linea con il primo trimestre 2009 (+5,2% in dollari). I Veicoli Industriali (Iveco) hanno registrato un aumento dei ricavi dell’11,2% a 1,7 miliardi euro riflettendo i primi segnali di una ripresa della domanda, seppur nei confronti dei livelli estremamente bassi del 2009. Le consegne sono salite del 25,3% a 26.919 veicoli, con un incremento significativo dei veicoli leggeri (+41%) e un aumento più contenuto di quelli pesanti (+9,5%). Le consegne restano comunque inferiori di circa il 50% rispetto ai livelli 2007/2008. Fiat Group Automobiles ha registrato un utile della gestione ordinaria di 153 milioni di euro (perdita di 30 milioni di euro nel primo trimestre 2009) per effetto di volumi significativamente più elevati e di un miglior mix delle vendite, grazie al maggior contributo dei veicoli commerciali leggeri. CNH ha riportato un utile della gestione ordinaria di 127 milioni di euro (49 milioni di euro nel primo trimestre 2009). Il contenimento dei costi e un miglior assorbimento dei costi fissi per le macchine per le costruzioni hanno più che compensato l’andamento negativo dei volumi e del mix derivante dalle minori vendite di macchine per l’agricoltura in Nord America e in Europa. Iveco ha registrato un utile della gestione ordinaria di 3 milioni di euro (perdita di 12 milioni di euro nel primo trimestre 2009) che riflette principalmente la crescita dei volumi e le efficienze produttive, in parte compensate dai minori prezzi in risposta alla pressione competitiva. L’indebitamento netto industriale è di 4,7 miliardi di euro (4,4 miliardi di euro a fine 2009): la normale crescita stagionale del capitale di funzionamento è stata contenuta da un rigoroso allineamento alla domanda dei livelli di produzione e di stock. La liquidità è rimasta forte a 11,2 miliardi di euro (12,4 miliardi di euro al 31 dicembre 2009). La variazione rispetto a fine 2009 è principalmente attribuibile al rimborso di un prestito obbligazionario di un miliardo di euro. Risultati decisamente incoraggianti.

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