A partire da domenica 1 febbraio i biglietti e gli abbonamenti dei treni sono più cari in tutta la regione Lombardia, con aumenti che vanno dal 4% al 6%. Il Trenord ha pertanto deciso di aumentare i prezzi non solo dei biglietti ma anche degli abbonamenti, innescando però una serie di proteste da parte degli oltre 670mila pendolari della regione. Pendolari che alzano la voce: “Una vergogna. Il servizio peggiora, anziché migliorare. Ritardi, soppressioni, carrozze sovraffollate, sporche e gelide. E adesso, oltre al danno, anche la beffa”.
Queste in buona sostanza le parole delle persone intervistate. I prezzi risultano aumentati già da ora, per tutti coloro i quali si recano a rinnovare l’abbonamento. Un rincaro che il Pirellone giustifica con il taglio delle risorse statali per il trasporto pubblico locale: 50 milioni di euro in meno nel 2014 rispetto al 2013. Di questi, 25 milioni è la somma in meno che entrerà nelle casse di Trenord, spiega l’assessore regionale ai trasporti, Alessandro Sorte.
Da qui la necessità di varare un aumento di biglietti e abbonamenti. Qualche esempio: un biglietto nella fascia 41-50 chilometri (una fra più utilizzate) da 4,60 euro salirà a 4,80; nella fascia 51-60 chilometri da 5,30 euro passerà a 5,50. Ritocco all’insù anche gli abbinamenti: un settimanale nella fascia 41-50 chilometri aumenterà da 22 a 23 euro, nella fascia 51-60 chilometri da 23 a 24,50 euro; un mensile nella fascia 41-50 chilometri da 77 a 80 euro, mentre nella fascia 51-60 chilometri da 85 a 88 euro. Una mappa completa delle nuove tariffe si trova sul sito www.trenord.it.