Impresa colossale per Alex Zanardi che, a 51 anni, completa il Triathlon di Barcellona l’IronMan, in meno di 9 ore. Il campione bolognese, quattro ori e due argenti alle Paralimpiadi, si è cimentato in una sfida con sé stesso e il cronometro per l’ennesimo traguardo oltre i limiti di cui è costellata la sua carriera da atleta. Zanardi ha abbassato di 9 minuti il suo tempo di Klagenfurt am Wörthersee, in Austria, fermando il crono a 8’58.59.
“Mi sento sulla luna, penso di non aver ancora realizzato che sono riuscito a stare sotto le 9 ore. Ho raggiunto il mio obbiettivo e ovviamente ne sono davvero felice” ha raccontato Zanardi una volta raggiunto il traguardo “Penso che per me, a 51 anni, sia una cosa abbastanza speciale. Soprattutto perché questa competizione sia stata tutto tranne che semplice dal punto di vista tecnico.”
“La parte di nuoto è stata molto difficile, abbiamo cominciato insieme alle donne e dopo un po’ mi sono trovato sulle mie: la cosa mi ha dato qualche problema nel trovare la linea perfetta, penso che al posto di 3.8 chilometri alla fine ho nuotato qualcosa come 4 chilometri e mezzo.” Da parte sua quindi, Alex ha la consapevolezza di potersi ancora migliorare “La parte con la bici è stata semplicemente fantastica. L’ho conclusa in meno di cinque ore, il che è piuttosto incredibile. Penso di aver retto i 38Km/h di media. Questo mi ha aiutato molto nel risultato finale, anche perché la maratona è stata davvero difficile.”
Zanardi infatti ha contato solamente sulla forza delle sue braccia per tutto l’IronMan “Per me correre con le ruote è stata la cosa più difficile. Il tracciato era molto stretto e pieno di atleti. La maggior parte della superficie era ghiaiosa, e anche quando sono arrivato ad un tratto in pavé era piuttosto sconnesso e pieno di buche. Quindi, tutto considerato, è stata una gara fantastica. Sono incredibilmente felice di questo risultato”.
La gara è cominciata a Calella, Barcellona, con 3,8 chilometri di nuoto nel Mar Mediterraneo. Successivamente la parte in bici, di 180Km, oltre alla quale si è svolta la prova finale -sostenuta da Alex con la sedia a rotelle paralimpica- di 42,5Km in corsa. Tutto facendo affidamento sulle proprie braccia ed il proprio cuore.