Volvo e LifeGate PlasticLess: salvare gli oceani dalle plastiche con Seabin

L’inquinamento è uno dei temi più trattati, soprattutto negli ultimi anni, nel campo automotive. Un argomento parecchio caro a Volvo, che citando la parola Omtanke (in svedese prendersi cura di) ha deciso di prendersi cura del pianeta in cui viviamo, elettrificando a partire dal 2019 ogni nuovo modello della sua gamma.

Diminuire le emissioni prodotte dai propri veicoli, tuttavia, non sembra essere sufficiente per la casa svedese. Volvo sta mettendo in atto una vera e propria guerra alla plastica, eliminando dai propri uffici e dalle proprie attività gli articoli di plastica monouso -come bicchieri e contenitori per alimenti- sostituendoli con alternative più sostenibili prodotte con la carta o il legno.

Attraverso questa “conversione” dalla plastica a materiali biodegradabili si stima che Volvo, solamente nel 2018 risparmierà ai nostri oceani circa 140 tonnellate di materiali plastici, ed è anche per questo motivo che per il secondo anno consecutivo, la casa svedese è stata premiata come azienda tra le più etiche. Roberto Lonardi, PR Manager di Volvo Italia, spiega che la sostenibilità non è solo una questione etica, ma che dev’essere vissuta come un vero e proprio dovere per un’azienda che vuole guardare al futuro.

Volvo V60 Plasticless Milano

Le plastiche (e soprattutto le microplastiche) rappresentano un vero problema per il pianeta terra se consideriamo che, attualmente, galleggiano nei mari circa 150 milioni di tonnellate di plastica, un materiale che impiega centinaia di anni per decomporsi. La quantità di plastica presente negli oceani è oltretutto destinata ad aumentare: si stima che, nel 2050, peserà più la plastica riversata negli oceani di tutta la fauna marina.

Per questo motivo Volvo Italia è diventata partner di LifeGate Plasticless, un progetto che mira attraverso l’utilizzo di dispositivi chiamati Seabin (letteralmente il cestino del mare) a salvaguardare i mari italiani nei quali vengono riversate ogni giorno tonnellate di plastica. Seabin infatti è un cestino in grado di filtrare 25.000 litri di acqua all’ora, catturando circa 1,5kg di plastica ogni giorno per un totale che supera la mezza tonnellata all’anno.

Volvo non è nuova ad iniziative di questo tipo: attraverso la Volvo Ocean Race (grazie a sensori posti sulle imbarcazioni) è possibile captare diversi parametri sulla qualità dell’acqua nei punti più remoti degli oceani. È proprio grazie ai dati registrati da questi sensori che la marca svedese si è resa conto di quanto plastiche e microplastiche stessero diventando una problematica allarmante.

“Il progetto LifeGate PlasticLess è un esempio di come Volvo non si limiti a sensibilizzare le persone sul tema della sostenibilità ma agisca anche in prima persona” ha dichiarato Michele Crisci, presidente di Volvo Italia. Proprio grazie all’intervento del marchio scandinavo sono già stati posizionati, da giugno scorso, i primi Seabin nei porti di Marina di Cattolica, Marina di Varazze e Venezia, con l’impegno di posizionarne almeno altri dieci entro la fine dell’anno.

A cura di Matteo Tonani

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