Audi – Ducati: Audi compra moto Ducati

Ducati diventa tedesca
Audi compra Ducati Motor Holding per 860 milioni di Euro. Manca solo il via libera dai consigli del gruppo Volkswagen poi la casa bolognese prenderà passaporto tedesco, per la gioia del boss, Ferdinand Piech, al quale l’Italia deve piacere tantissimo visto che in portafoglio il gruppo tedesco ha già Lamborghini, Bugatti, Giugiaro e via Porsche ha acquistato il circuito di Nardò in Puglia, mentre lo stesso Piech non ha mai nascosto di avere in garage diverse moto Ducati. Adesso ne potrà avere quante ne vuole, pagando 860 milioni di Euro, debiti compresi (e non dimentichiamo il suo interesse verso Alfa Romeo).

Accordo da Gruppo Volkswagen e Investindustrial via Audi per 860 milioni di Euro debiti compresi
Com’era facile prevedere alla fine Andrea Bonomi, proprietario del fondo che detiene il 70% delle azioni di Ducati Motor Holding, è riuscito a trovare un punto d’incontro con il gruppo di Wolfsburg. Se poteva essere possibile la vendita di una parte delle azioni italiane, perché “dispiacerebbe non partecipare alla prossima fase di crescita dell’azienda” aveva detto Bonomi, Piech e soci l’hanno spazzata via: infatti l’operazione ha interessato il 100% dell’azienda di Borgo Panigale. Così dopo averla salvata dal pericolo fallimento e portata sul tetto del mondo nel 2007 vincendo il mondiale MotoGP con Casey Stoner, Andrea Bonomi deve dire addio alla Ducati.
Oggi si svolge il CdA sia del Gruppo VW che di Audi, durante i quali verrà illustrato l’accordo dopodiché seguirà l’approvazione così giovedì mattina Herr Piech potrà finalmente annunciare all’assemblea dei soci (ed al mondo intero) l’ingresso nel mondo delle due ruote attraverso uno dei marchi più famosi.
Non si può  dire che Piech sia un uomo di pazienza. La sua determinazione è celebre: infatti tentò già nel 2006 di acquistare Ducati quando il fondo americano Texas Pacifi Group decise di lasciare.

Ducati rimane indipendente come Lamborghini
Ha avuto tempo per pensarci Piech a Ducati tanto che sa già che strategia attuare, ovvero quella già in corso per Bugatti e Lamborghini: Borgo Panigale rimane indipendente e mantiene la base operativa (anzi, ancora prima della cessione, si parlava di un nuovo impianto a Bologna) e Audi contribuirà allo sviluppo a livello tecnologico ed economico.
Se qualcuno si chiede cosa pensano i sindacati, questi si sono sentiti rassicurati dalle precedenti esperienze dei marchi automobilistici anche dopo un incontro con i forti colleghi tedeschi della Ig Metall (sindacato dei metalmeccanici).

Audi batte la concorrenza di Mercedes
L’idea di Andrea Bonomi in origine era quella di trovare un partner forte al quale cedere il controllo ed insieme al quale proseguire lo sviluppo. Solo che Piech ha puntato dritto all’intero pacchetto, non voleva condividere niente con nessuno. Tanto che ha chiesto a Investindustrial di trattare in esclusiva tagliando fuori la concorrenza. Non quella di BMW, che ha subito smentito l’interesse, né quella dell’indiana Hero. Mercedes per esempio, che grazie all’accordo di marketing ancora in piedi con il team Ducati MotoGP ha cercato di farsi avanti. Ma nulla ha potuto contro l’offerta da 860 milioni di euro di Audi per il 100% di Ducati debiti (si parla di circa 200 milioni di Euro) compresi.
Wilkommen, Tucati! Adesso bisognerà eliminare il tag “moto italiane” parlando di Ducati?

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