BMW K1300S

BMW K1300S. Passata l’euforia della stagione dei Saloni, Colonia e Milano in primis, si cominciano a conoscere sempre più nel dettaglio i modelli 2009 ammirati negli stand delle case. La BMW Motorrad ha cominciato dalla serie K, presentando le innovazioni che hanno portato alla nascita delle K 1300 S e K 1300 R. Per conoscere nel dettaglio la GT che completa la gamma K occorre invece ancora un po’ di pazienza. La 1300 S sarà disponibile nei concessionari a partire dalla prima settimana di febbraio, con un prezzo di listino di 17.050 euro. Dal punto di vista estetico la nuova K1300 S non ha subito grandi cambiamenti rispetto alla versione precedente, se si escludono alcuni accorgimenti come le prese d’aria sulla carena per facilitare lo smaltimento del calore e altri piccoli ritocchi che hanno riguardato il gruppo ottico anteriore e la forma del serbatoio, che si sono adeguati alla conformazione del nuovo air box. L’intenzione era proprio quella di mantenere più possibile intatte le linee che il pubblico ha dimostrato di apprezzare nella K1200. Le novità più importanti sono però “sotto” il vestito molto più di quanto faccia intuire l’aumento di cilindrata, che passa dai 1.157 cm3 della K1200 ai 1.293 della K1300. L’incremento di cilindrata è infatti più una conseguenza che un obiettivo, dal momento che i tecnici BMW hanno modificato il motore soprattutto per incrementare il valore di coppia, già notevole, e di rendere la curva di erogazione di quest’ultima il più possibile lineare a tutto vantaggio della guidabilità. Ora la nuova serie K1300 S può vantare un valore di 140 Nm (12,28 Kgm) a 8.250 giri/min contro i 130 della 1200 allo stesso numero di giri, mentre per quanto riguarda la potenza si passa a 175 Cv (erano 167) a 9.250 giri/min. Per ottenere questo risultato si è lavorato soprattutto sulla corsa dei pistoni, cresciuta di ben 5,3 millimetri mentre l’alesaggio cresce di un millimetro, quindi si è modificato il cielo del pistone che nel suo insieme è stato alleggerito, dal momento che l’aumento della corsa determina anche una maggiore velocità del pistone stesso e infine sono stati rivisitati i condotti di aspirazione per adeguarli sia all’aumento di cilindrata sia al nuovo air box. Ora la curva di coppia appare più omogenea e, a detta dei collaudatori, si può riprendere in sesta a trenta all’ora senza strappi o incertezze. Anche l’impianto di scarico, dotato di valvola parzializzatrice, contribuisce al raggiungimento dei risultati descritti, oltre a permettere l’adozione di un terminale più piccolo e quindi meno invasivo da un punto di vista estetico e più leggero. Anche il comparto cambio/trasmissione cardanica (unica sportiva ad adottare questo sistema di trasmissione finale) ha subito migliorie legate sia alla maggiore coppia da trasmettere alla ruota sia per ottenere una trasmissione esente da usura e a rendimento praticamente costante. Come accennato anche l’air box ha subito delle modifiche, sia nelle dimensioni che nel posizionamento: ora è collocato direttamente sopra ai corpi farfallati per evitare perdite di carico. Le ultime modifiche riguardano la ciclistica; il telaio in lega di alluminio è stato rivisto nelle quote per aumentare maneggevolezza e stabilità, così come è stata modificata l’avancorsa, che ora è di 104,4 mm. Il forcellone anteriore Duolever è stato alleggerito di quasi mezzo chilo pur mantenendo inalterate le proprie caratteristiche torsionali ed è stato rivisto sempre con l’obiettivo di garantire una maggiore guidabilità della moto e una migliore ripartizione dei pesi tra anteriore e posteriore. Infine il monoammortizzatore posteriore è stato rivisto e dotato di un nuovo sistema elettronico di gestione (denominato ESA II) a cui si aggiunge la possibilità di modificare la rigidezza della molla. Come da tradizione BMW appare ben fornita la lista di optional e personalizzazioni che possono essere richieste e che vanno dagli accessori touring al controllo di trazione, mentre l’ABS è di serie (comunque disinseribile). Ora, non ci resta che aspettare la prova su strada per toccare con mano se modifiche e miglioramenti introdotti sono riscontrabili anche nella guida su strada.

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