Ducati in vendita: chi la compra tra BMW, Mercedes AMG, Volkswagen e gli asiatici

Ducati in vendita per 1 miliardo di Euro
Ducati dal 2006 è di proprietà del fondo di private equity Investindustrial, a sua volta nella mani della famiglia Bonomi.
Di questa mattina la notizia bomba, per i ducatisti, che la Ducati è in vendita per un miliardo di euro.
Per chi mastica di finanza invece non è tanto una sorpresa perché, come tutti i private equity, prima o poi per far fruttare l’investimento bisogna vendere.
E Ducati per Investindustrial (un nome un programma) rappresenta al momento un investimento molto soddisfacente perché quel miliardo di euro di valore equivale a tre volte tanto la cifra spesa per acquistarla dal fondo texano Texas Pacific Group.
A riportare la notizia è Il Sole 24 Ore che riporta le dichiarazioni di Andrea Bonomi, presidente di Investindustrial, al Financial Times: “Ducati è attualmente un’azienda perfetta, ma per un’ulteriore crescita ha bisogno di un partner industriale di classe mondiale. Quest’anno lavoreremo per trovare quel partner”, ha detto Bonomi alla prestigiosa rivista economica londinese.

Com’è Ducati ora
Vediamo di rispondere a questa domanda che molti si saranno posti e si staranno ancora chiedendo. Ducati rappresenta al momento il 10,5% nel mercato mondiale di moto sportive (+2,5% rispetto al 2010).
Le sue moto sono famose in tutto il mondo grazie al suo famoso motore desmodromico bicilindrico e da una ricerca della perfezione sia estetica che tecnica.
Ducati Motor Holding sta per chiudere il 2011 con circa 42.000 moto vendute e un fatturato prossimo ai 480 milioni di Euro, un incremento del 20% rispetto al 2010.
Il suo mercato principale è diventato l’America del Nord (USA, Canada e Messico): il 2011 si è chiuso con vendite salite del 43% rispetto il 2010.
Quindi Ducati Motor Holding SpA è una azienda sana. Sanissima.
Inoltre, è campione del mondo Superbike 2011 e quest’anno torna all’assalto in MotoGP con Valentino Rossi, che ha espresso il desiderio di correre un altro anno (oltre a questo che sarebbe l’ultimo previsto dal contratto) con la Desmosedici. Quindi, anche a livello sportivo la casa di Borgo Panigale vanta un’immagine fortissima.

Chi compra Ducati?
Ducati cerca così un partner forte per una sua ulteriore crescita. Tradotto: Ducati è in vendita.
L’anno scorso, rivela il FT, Investindustrial ha dato mandato a Deutsche Bank e a Goldman Sachs di sondare una quotazione di Ducati alla borsa di Hong Kong. In alternativa, si sta valutando anche la vendita dell’azienda. A chi?
Si stanno facendo diversi nomi ed è spuntato quello degli indiani di Mahindra. Per Ducati sarebbe uno sbocco sicuro su uno dei mercati emergenti, potendo contare anche sulle conoscenze tecniche degli ingegneri indiani.
Possibile ad un concorrente? Difficile.
BMW sarebbe perfetto, per entrambi. Ducati troverebbe il partner che cerca e il colosso tedesco consoliderebbe la sua posizione sul mercato, andando a sopperire in quei segmenti di mercato (leggi naked, custom e soprattutto supersportive) dove è più debole rispetto alle turistiche, dove è leader con la BMW R 1200 GS. Nascerebbe un vero colosso delle due ruote.

Ducati e Mercedes e Volkswagen
Ma rimanendo entro i confini europei, non sarebbe nuovo l’interesse di Mercedes e Volkswagen per Ducati.
Mercedes è una pista percorribile perché è attuale sponsor di Ducati in MotoGP con il marchio AMG ed insieme stanno dando vita ad attività di co-marketing e una possibile acquisizione non sarebbe insensata.
“AMG e Ducati sono partner perfetti. Le due aziende condividono gli stessi valori e sono entrambe espressione di passione per le competizioni, massime prestazioni ed esclusività. Sono molto felice di questa collaborazione a lungo termine che ci consentirà di coinvolgere in maniera innovativa i nostri comuni clienti”, aveva affermato Ola Källenius, Amministratore Delegato di Mercedes-AMG GmbH, il giorno dell’accorod.
Inoltre, avevamo già citato la notizia che Mercedes avrebbe già valutato in passato l’acquisto di Ducati.
In più, Ducati per Mercedes rappresenterebbe quella gallina dalle uova d’oro per un duplice scopo: da una parte controbattere per le rime al dominio BMW Motorrad anche nelle moto, andando a sfidarla alla pari.
Dall’altra, Ducati consentirebbe a Mercedes di ridurre le emissioni globali di CO2 e di andare per tanto a ridurre anche i contributi previsti per il livello di emissioni perché le emissioni delle moto sono inferiori a quelle delle auto: BMW ci è riuscita anche attraverso la produzione dei due ultimi scooter, il BMW C 600 Sport ed il BMW C 650 GT.
Mercedes non è mai stata molto brava a gestire delle collaborazioni. Ma qui si tratterebbe di una acquisizione e, chissà, lascerebbe libertà di decisione al managemente a Borgo Panigale (che se ne intende molto di più).
Ma da Stoccarda a Wolfsburg il passo è breve: il presidente di Volkswagwen, Ferdinad Piech, non h mai nascosto il suo interesse facendo sapere di possedere numerose bicilindriche desmodromiche.
Fallito l’accordo con Suzuki, ora VW sta cercando un partner diverso per allargare il business nel mondo delle due ruote.
Ducati farebbe al caso sia di Mercedes che di Volkswagen perché consentirebbe ad entrambe di avvicinare la concorrenza di BMW.
Inoltre, VW ha dimostrato di sapere far funzionare molto bene le sue collaborazioni.
Staremo a vedere come risponderanno gli intenzionati ad acquisire Ducati.
Con la viva speranza però che non ne stravolga la sua natura.
E la sua storia.

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