FIM, Vito Ippolito: la telemetria di Marquez a Sepang rimarrà segreta

Un’ ultima notizia che non può far piacere, che si voglia dar ragione a Marquez o a Rossi. Perché i fatti di Sepang, oltre ad aver fatto arrabbiare molti appassionati, hanno anche gettato un’ombra di dubbio sulla MotoGP. Scoperchiare il vaso è un’operazione che spetta a FIM e a Dorna, che devono far vedere agli amanti di questo sport che le gare non sono cinema, che non c’è finzione.

Invece tutto l’opposto, le famose telemetrie della Honda RC213 di Marquez rimarranno segrete. Mentre leggiamo il comunicato di domanda e risposta al Presidente Vito Ippolito, le sirene del bar si fanno sempre più forti: “la Honda ha pagato FIM per non farle uscire”, oppure “Rossi ha fatto una figuraccia ma la MotoGP vive di lui”. Indipendentemente da quello che potrebbero -ed il condizionale è d’obbligo- mostrare queste telemetrie, tenerle nascoste risulta l’ennesimo errore di una gestione che continua a sembrare il gigante con i piedi d’argilla.

In ogni caso poi, il modo in cui è stata esercitata la pressione sul freno di Marquez non può essere spiegato dalla telemetria: il dubbio rimarrebbe, è stata una violenta pinzata dello spagnolo, o un calcio al freno da parte di Valentino? 

Ecco l’intervista che Vito Ippolito, Presidente di FIM, ha rilasciato a www.motogp.com:

Potrebbe darci un rapido giudizio sulla stagione sportiva 2015?
“è innegabile che il numero di spettatori e lo share televisivo hanno continuato a crescere. Ma è solo una conseguenza del lavoro costante che stiamo facendo per rendere le corse più belle. Abbiamo lavorato molto su questo, ed i risultati sono incoraggianti. È anche bello che nuovi paesi comincino ad ospitare vari tipi di competizioni. Anche questo, infondo, è uno degli obbiettivi su cui stiamo continuando a lavorare.

Durante l’anno ci sono anche state delle situazioni difficili. Cosa ci può dire a riguardo?
“è vero, ci sono stati momenti difficili, e direi che sono cose che fanno parte dello sport. La cosa più importante è che siamo riusciti a trovare la giusta situazione a questi inconvenienti, o almeno a limitare i danni come per la Sei Giorni di Enduro in Slovacchia. Direi che è più o meno lo stesso per il finale di stagione della MotoGP, un campionato che è stato fantastico e drammatico allo stesso tempo”.

In questi due casi si può dire che ormai è tutto risolto?
“Si. Nel caso del Sei Giorni, la FIM ha deciso di riportare i punteggi a come sarebbero stati senza questi inconvenienti. Alla fine, è stato dichiarato vincente il team australiano. In ogni caso, questas è stata anche l’occasione per rivedere alcune regole di questo campionato.”
“Per la MotoGP, la disputa è stata portata anche al TAS, ed ora la decisione è stata presa. È vero che sul finale di stagione le polemiche intorno al caso Rossi-Marquez hanno raggiunto dei livelli incredibili. Per questo motivo abbiamo chiesto a tutte le persone coinvolte, tra cui anche i team, di mettere una pietra sopra a queste controversie. Durante l’ultima gara a Valencia, Honda HRC ci ha informati che la telemetria relativa all’incidente era disponibile. Ora questi dati sono in nostro possesso, ed Honda e FIM hanno deciso insieme di non mostrarle per non alimentare ulteriori polemiche.”

Tra le domande che a questo punto è lecito farsi la più “pesante” è una: quanto conta la direzione dei soldi in una scelta simile? Speriamo almeno che, dall’inizio del mondiale MotoGP 2016, moto e gare prenderanno il posto delle chiacchiere.

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