I 10 tipi di motociclista Made in Italy

1. Il pulizia. 
Il pulizia ha lo stesso profilo psicologico del tuo buon vicino di casa, tranquillo ed educato, che si rivela poi essere un pezzo da novanta dell’Isis. La sua moto è una media tutta originale, ha tutti i tagliandi in regola e non supera le colonne di auto in fila al semaforo. Perfetto conducente per le signorine, conosce le buone maniere ed un giro con lui è sempre rilassante, senza contare che ha sempre il vestiario adatto, ma attenzione: basta un attimo e Dr. Jekill si trasforma in Mr. Hyde calandosi a limitatore in 30 secondi di follia omicida in cui piega a tutta forza scoprendo di saper fare impennate capaci di sbiancare Max Biaggi. Ma poi torna normale sfiorando i 49Km/h in centro.
-Sig. Anderson quando ancora nessuno lo chiamava Neo.  Moto: Kawasaki er-6n 

2. Il patologica. 
Il patologica ha allestito la sua moto nuova di concessionaria con uno scarico Aftermarket (rigorosamente omologato) ed ha fatto lo stesso con specchietti, frecce, catena e quant’altro. 
Ha ordinato delle nuove carene, una nuova leva della frizione, e le gomme sono avvolte nel nylon prima che nelle termocoperte. Il cavalletto alzamoto è ormai un componente aggiuntivo della sua prediletta, ha una boccetta con gli ottani per il carburante ed ogni tanto accende la moto stando attento a non togliere tutto il telo protettivo. Ha rimappato la centralina, cosa che gli ha concesso di sfiorare i 317Km/h sul banco prova che ha nel garage. La leggenda narra che nelle notti di eclissi lunare il patologica esca a fare un giro, ma nessuno ci metterebbe la mano sul fuoco. 
-The Rain Man   Moto: Ducati Panigale R

3. Il folgore. 
Il folgore è colui che istiga il pulizia a derapare, colui che per addormentarsi si spara due episodi di fast&furious in Dolby Surround con la morosa a fianco che cerca di dormire. Si sbuccia le ginocchia nelle sue pieghe al limite e lo riconosci per la canottiera bianca ed i jeans strappati su di una superbike da 200CV. Casco sole e luna di tu-sai chi, che se fosse per lui correrebbe in pista senza per sentire l’arietta a 290Km/h in staccata al Mugello. Il suo racconto di default è qualcosa del tipo: “ho preso la rotonda in piega a 110, poi c’era uno scemo con lo scooter allora gli sono entrato all’esterno col piedino fuori e anche se la bestia ha scodato un po’ l’ho ripresa, infilato il semaforo all’arancione, giusto il tempo per vedere che c’era la polizia e allora ho aperto  fino ai 240 (ho dovuto, capisci), comunque io prendo una birra media, voi?”
-Francis Begbie ha scoperto la moto.  Moto: Yamaha YZF R1  

4. Il Bear Auto Grills.

 Quest’uomo sale a giugno su di una sport adventure 1200 con triade di valige, doppio navigatore, interfono satellitare al casco, manopole riscaldabili ma anche raffreddabili, sella massaggiante elettronica, ABS, DTC, 4 Airbag, cerchi in lega, sensori di parcheggio e radio mp3 tua da…ah no aspettate. È una moto. Il Bear Auto Grills ha la moto al posto del coltello, dalla quale scenderà a settembre dopo lunghe traversate ai confini del mondo conosciuto, e nonostante tutto bisogna essergli riconoscenti poiché quando capita di farci un giro insieme lui conosce, ha visto e sa. Ad ogni Autogrill può chiedere il solito senza venire mai frainteso, (da qui il nome) e la sua moto è un Transformer che quando cambia forma fa il ragioniere in banca. 
-Viaggio al centro della terra in moto  Moto: Honda Crosstourer

5. Il Poser.
Il poser ti racconta della sua moto, ti dice che ne ha cambiate quattro salendo sempre con la cilindrata, che l’ultima fa i 200km/h e che è una passione che gli ha trasmesso suo padre quand’era bambino. Pare un tipo equilibrato e decidete di fare un giretto insieme. Fino a qui tutto bene, per citare il film “l’Odio”, che è quello che proverete non appena, all’appuntamento per fare due pieghe, vedrerte che la “moto” del poser è in realtà uno scooterone con marmitta Akrapovic senza dBKiller. mentre lui vi saluta sorridente con il Momo Design, l’occhiale a goccia e una borsetta a tracolla vi chiederete come abbia fatto a trovare delle gomme slik per quell’affare. Il poser non ha ancora raggiunto lo step di ammettere d’avere un problema per risolverlo. 
-Jim Carry in The Burgman Show  Moto (ehm): Yamaha T-Max

6. Il Magnate. 
Il magnate non è, come recita l’enciclopedia Treccani, “una persona di grande potere economico, grande industriale”. Il magnate è uno che sale sulla moto per andà a fa magnate colossali in trattoria. A differenza del Bear Auto Grills il magnate non divora i chilometri, ma lo spezzatino con patate, i ravioli al forno e  la controtagliata di filetto insieme alla sua banda di amici. Lo trovate con una sport tourer tra il comodo e lo sportivo, perché sarebbe anche un velocista se la pancia glielo permettesse. Monta gomme Michelin perché le ha in dotazione gratuita, essendo una delle colonne portanti per la stesura della guida sulla ristorazione. 
-i cavalli per lui sono come i cinghiali per Obelix, e può divorarne più di quanti possa erogarne la sua moto.  Moto: Honda Twin Africa
7. Il Selettivo
Estremista, il selettivo considera la marca della sua moto l’unica degna di essere chiamata tale. I due grandi filoni di questo genere, un po’ come nutella e senape sullo stesso panino, si odiano da morire tra loro prima di odiare tuttti gli altri. Da una parte c’è la moto italiana regina del bicilindrico ed appartiene a tutti coloro che odiano i giapponesi quasi quanto i tedeschi. Dall’altra  parte c’è appunto la tedesca, per chi ha già l’auto aziendale dello stesso marchio è il top, “ma proprio il top capisci?” che a volte è il top per abbellire il garage. Il monomarca tuttavia è una patologia che si riscontra anche nelle altre case, ed implica una grande limitazione simile a quella che prova un vegano alla sagra della porchetta, oltre ad un’altrettanto grande guardaroba pieno di calzini, mutande, accappatoi, magliette, cappellini, polsini, portachiavi, modellini e quant’altro marchiato dalla Casa.
-Non puoi capire finché non ne hai una   Moto: La migliore

8. Il Tenente Nulla
il Sig. Tenente Nulla ne sa di moto, è scafato e nessuno mette in dubbio le sue qualità di motociclista, in quanto sa perfettamente quello di cui sta parlando perché tra l’altro da giovane era il re delle elaborazioni. Quando va a correre in pista da cross si diletta in salti di otto metri, l’unico suo problema è che di nome fa Nulla e di cognome Tenente, e tutti sanno che dargli una moto in mano sarebbe come affidare una Porsche ad una casalinga asiatica sui sessant’anni. Nessuna speranza di rivederla viva, ne la donna ne la Porsche. Nulla Tenente però avrebbe ingigantito talmente tanto la sua fama di biker che piuttosto di farsi scoprire perfetto incapace andrebbe a sbattere con la vostra prediletta, magari con un “eh si ma la mia ha il gas a sinistra”
-Terapia dapioco, come se fosse antani  Moto: tutte e nessuna

9. Xena.
La principessa guerriera del nuovo millennio stà in sella ad un bolide da 200CV ed esce dalle curve di Misano prima che possiate capire che è entrata. Vedete che è una ragazza perché ha una lunga treccia che le esce dal casco mentre piegando come non ci fosse domani lascia intravedere il suo “stile” particolare. A volte però ci si mette un po’troppo d’impegno, e gli uomini che la guardano si sentono un po’ colpiti nell’orgoglio nel vedere i tempi sul giro migliori dei loro. Beh, al posto di arrabbiarsi perché va forte bisogna cercare di starle dietro, almeno per vedere per bene tutte le curve. Attenti a non fare un dritto però!
-la cavalcata delle valchirie a gas spalancato   Moto: GSX-R 750

10. l’Easy Rider:
Giubba di pelle riempita di pezze, il clan, i tatuaggi ed una scorta di birra che fa di lui ed i suoi amici l’Oktoberfest itinerante tra le province italiane. A volte però sotto questi fuorilegge della moto si nascondono dei simpatici tranquilloni con famiglia e, perché no, una spiccata abilità per sport come il ping-pong o la pallavolo. Sono soggetti interessanti, l’unico problema lo trovate quando vi scappa qualche commento negativo sulla loro prediletta. Potrebbero riempirvi di bottigliate, o magari tirarvi dietro una pallina da ping-pong. L’importante da sapere è che non la prenderanno bene.
-Buoni o Cattivi    Moto: Harley-Davidson 883 Sportster

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