Moto e cambio rovesciato: perché si utilizza, che vantaggi offre e come montarlo

Il cambio rovesciato per la moto viene inserito prevalentemente su sportive e naked con lo scopo di migliorare le prestazioni in pista. Intendiamoci: non è guidando con il cambio al contrario che finirete per correre in MotoGP, si tratta di un accorgimento utile ma non rivoluzionario. Per fare un esempio, Max Biaggi corse sempre con cambio tradizionale ma la cosa non gli impedì di vincere svariati titoli mondiali. Ad ogni modo questa modifica è prettamente meccanica e nella maggior parte dei casi non richiede un importante esborso in termini economici.

Su moto con cambio standard la prima si inserisce verso il basso e tutte le altre marce verso l’alto. Con il cambio rovesciato la sequenza viene capovolta: la prima in alto, le altre in basso. Ovviamente anche in scalata il cambio lavorerà al contrario. Nelle moto sviluppate appositamente per le corse la folle è in prima posizione, prima di ogni rapporto. Questo per evitare che la posizione neutrale venga inserita per errore tra prima e seconda, indipendentemente dal verso del cambio.  In questo articolo però vedremo solamente perché e come rovesciare il cambio mantenendo inalterate le posizioni dei rapporti.

I vantaggi del cambio rovesciato

Pensate un momento di essere in piena piega con la vostra moto, in pista. Avete il ginocchio sinistro a terra e state uscendo da un lungo curvone come la Bucine, ultima curva prima del rettilineo al Mugello.

Dovete inserire una marcia in piena accelerazione, diciamo la terza (dipende dalla moto) e fareste fatica a mettere il piede sotto al pedale. Un semplice colpetto verso il basso rende il tutto più semplice e sicuro. Vi sparate sul rettilineo del Mugello, l’asfalto scollina e vi trovate in una violenta staccata per affrontare la San Donato.

Immaginate di dover cambiare marcia in questa lunga curva a destra, anche se l’esempio del Correntaio sarebbe più corretto. Essendo piegati a destra il piede sinistro rimane sulla pedana e, per andare a cercare il pedale del cambio, meno movimento viene effettuato e meglio è. Un colpetto al pedale rende la cosa più rapida e, ancora una volta, più sicura. Un altro modo in cui ci può tornare utile avere il cambio rovesciato è quando andiamo erroneamente a cambiare il rapporto.

Mettere una marcia di troppo, male che vada, ci farà perdere trazione o andare “un po’ lunghi” se intendevamo scalare. Togliere una marcia di troppo potrebbe causare un fuorigiri, magari con bloccaggio della ruota posteriore e conseguente Highside una volta che la moto riprende aderenza. Le moto di serie utilizzano il cambio in configurazione standard principalmente per convenzione, dato che basterebbe rovesciarli su ogni moto nuova per invertire la tendenza.

Come montare il cambio rovesciato

Se state leggendo questo articolo per capire come si rovescia il cambio vi consigliamo di portare la moto dal vostro meccanico. Questo perché, a parte casi in cui servirebbero diverse modifiche -pedane, quickshift, asta di rinvio- si tratta di una procedura semplice e veloce ma un po’ rischiosa.

Per capire in un’occhiata se sulla vostra moto è possibile effettuare questa operazione basterà osservare attentamente l’asta del cambio. Se vi sembra possibile -o addirittura semplice- smontare le asticelle che portano alla scatola della trasmissione ed invertire il movimento della leva potete procedere.

Muovendo a vuoto il pedale del cambio potete capire quale movimento viene innescato: prestate attenzione a mantenere intatta l’escursione e la distanza, altrimenti potreste creare uno scompenso ai movimenti del cambio e di conseguenza rovinarlo. Per questo, la cosa migliore è portare la vostra moto in un’officina e affidarla a chi ha competenze ed esperienza. Se si tratta solo di “rovesciare il cambio senza rovesciare la moto” si tratta di un’operazione che difficilmente vi costerà più di 30€.

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