Motore a V, in linea, Superquadro e Boxer
Cilindri in linea: è una delle soluzioni più utilizzate per moto (ed auto), perché permette di utilizzare meno componenti ed è molto affidabile, ma risulta ingombrante se si tratta di un motore con più di 4 cilindri e quindi non adatto ad una moto.
Il motore si dice poi frontemarcia quando è posizionato in modo che l’albero giri trasversalmente rispetto al senso di marcia, così da controllare maggiormente l’anteriore.
Motore a V: in questo caso i cilindri non sono più in linea ma hanno un inclinazione, che può essere più o meno accentuata. In un V2, dove 2 indica il numero dei cilindri, di solito l’inclinazione è di 90° sull’angolo della V. In alcuni casi però, i cilindri vengono disposti con inclinazione ad L, un esempio è la casa di Borgo Panigale.
Rispetto ai motori in linea occupano meno spazio, ma le vibrazioni causate dal poco bilanciamento impongono l’uso di un contralbero, oltre al fatto che la produzione è più dispendiosa.
Motore Boxer (cilindri contrapposti): Usato soprattutto dalla Casa dell’Elica, questo tipo di motore offre un ottimo bilanciamento ed un baricentro abbassato. I cilindri infatti stanno “di fronte” e lavorano in orizzontale. Nel Boxer, mentre il cilindro di destra arriverà a fine corsa a destra, quello di sinistra andrà a fine corsa a sinistra. In questo modo la moto è molto ben bilanciata, ma lo svantaggio è chiaramente nel
costo di produzione, oltre al fatto che si tratta di un motore ingombrante di lato e quindi poco aerodinamico che non può essere avvolto completamente dal telaio.
costo di produzione, oltre al fatto che si tratta di un motore ingombrante di lato e quindi poco aerodinamico che non può essere avvolto completamente dal telaio.
Superquadro: questo termine si riferisce direttamente al pistone, e non al motore per intero. Il Superquadro si ottiene con il rapporto tra l’alesaggio, ovvero il diametro del pistone e la corsa, cioé tutta l’escursione che compie il pistone. Il vantaggio di questo tipo di pistone è che può girare a regimi elevatissimi, dove sviluppa anche la sua coppia massima. Quindi diventa un motore estremamente performante agli alti, con coppia e cavalli massimi molto vicini tra loro, anche se poco sfruttabile ai medio/bassi regimi.
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