Prova Vent Scrambler 125: la piccola offroad adatta anche nel traffico

Presentata durante l’ultima edizione di EICMA, Vent Scrambler 125 è pronta a giocarsi la partita nel settore delle moto di piccola cilindrata con le sue carte migliori che sono il carattere, la qualità costruttiva e tanta sostanza a disposizione dei più giovani ma non solo. Leggete il resoconto dopo il nostro test drive e scoprite perché.

Vent Scrambler 125: le caratteristiche

Vent Scrambler 125 è una moto adatta ad un pubblico trasversale alla ricerca di un mezzo maneggevole e divertente da guidare in città o fuoriporta, per andare al lavoro o per qualche puntata nell’offroad. Il motore è un monocilindrico 124,66 cm3, 4 tempi raffreddato a liquido, con sei marce, ed è capace di erogare una potenza di 10, 5 kW (poco più di 14 cavalli). È inserito in un telaio perimetrale in acciaio a doppia culla di colore nero. La forcella è a steli da 41 mm, mentre dietro c’è un monoammortizzatore idraulico regolabile nel precarico. Per quanto riguarda l’impianto frenante, all’anteriore è montato un bel disco da 320 mm con pinza flottante a due pistoncini, dietro un disco da 220 mm con pinza flottante. I cerchi sono da 19″ all’anteriore e da 17″ al posteriore. Vent Scrambler 125 è omologata per il trasporto passeggero ed è equipaggiata di serie con un portapacchi posteriore in tinta con il parafango, funzionale e perfettamente integrato nella linea dello stesso. La praticità del portapacchi consente di sfruttare l’attacco per arricchire la moto con una borsa morbida sul lato sinistro e portare con sé gli oggetti più utili di media e piccola grandezza. Il peso è di soli 114 chilogrammi, il serbatoio ha una capacità di 7,3 litri, compreso 1,5 litri di riserva (il cruscotto non ha indicatore del carburante, ma solo della riserva).

Vent Scrambler 125: la nostra prova

Il colpo d’occhio di questa Vent Scrambler 125 è molto bello. La moto, per quanto piccola di cilindrata si presenta con un grande carattere. Le colorazioni di ispirazione racing e il telaio nero aiutano. Il nome avrebbe fatto pensare a un mezzo con un altro assetto, ma in realtà siamo davanti a una moto che ha un’impostazione da motard, ma le ruote tassellate ci fanno capire che c’è molto di più. A domanda diretta, dalla casa si dicono che il nome Scrambler sta a indicare come questa moto sia dedicata a un pubblico trasversale, allora saliamo in sella, la accendiamo e vediamo cosa è in grado di fare. Le dimensioni sono davvero compatta, l’altezza della sella è di 83 centimetri da terra e questo significa poter mettere i piedi ben saldi a terra quando ci si ferma. Il manubrio è della giusta larghezza per non affaticare le spalle, nonostante l’assenza (ovvia) di protezione dall’aria. Tutto è molto essenziale, ma di buonissima fattura, come i comandi, i cablaggi o il piccolo cruscotto, ridotto all’osso, ma ben visibile. Non avere indicata la marcia inserita (fatta eccezione per la folle) potrebbe essere un problema per i neofiti da una parte, ma dall’altra insegna a sentire il motore e affidarsi alle proprie sensazioni. Gli specchietti retrovisori tondi sono un tocco retro molto piacevole.

Il piccolo motore monocilindrico 125 è frizzante e presente. La risposta del gas è sempre buona, ma è alzando i giri che ci si diverte davvero: i 14 cavalli di potenza non sono molti in senso assoluto (per legge non se ne possono avere di più) ma sono più sufficienti per fare esperienza tra le curve e divincolarsi nel traffico senza avere troppi pensieri (e potenza) da gestire. Vent Scrambler 125 fa dell’agilità la sua migliore qualità. Più che corta è proprio compatta e anche la larghezza complessiva ne facilita la guida. Il motore ha un sound che va verso le frequenze medio-alte, sempre piacevole in moto così e più si alzano i giri più si fa a sentire. Nonostante il peso ridotto, le vibrazioni sono davvero poco e questo ci sorprende in positivo. A proposito di sorprese: le gomme tassellate si apprezzano sugli sterrati non troppo impegnativi, ma anche sull’asfalto danno grande feeling, anche in caso di strada bagnata. Le sospensioni sono ben tarate e la moto non affonda sull’anteriore, nemmeno nelle staccate violente. A un primo assaggio il freno anteriore sembra un po’ spugnoso, ma questo effetto è dato dalla presenza del sistema CBS che, in sostanza, unisce il freno posteriore a quello anteriore: in pratica basta azionare quello posteriore e si ci arresta in poco spazio e senza scomporsi.

Sembra strano a dirsi vedendola dall’esterno, ma utilizzando questa Scrambler 125 su vari terreni ne abbiamo apprezzato anche la sua versatilità. È adatta a un pubblico di 16enni che sognano in grande (e vi assicuriamo che sono tanti quelli che ci hanno chiesto informazioni durante lo shooting fotografico e il test), ma anche a quegli adulti in cerca un’alternativa allo scooter, magari montando un portapacchi posteriore. Certo, esteticamente questa scelta potrebbe essere discutibile, ma guidandola nel traffico vi verrà voglia di non scendere più.

Poi c’è il fattore prezzo che la fa apprezzare. Vent Scrambler 125, disponibile sul mercato in colorazione bianca con inserti rossi e blu dall’aspetto racing, è in vendita a un prezzo al pubblico di 3.990 euro f.f. decisamente interessante per una moto Made in Italy (viene prodotta a Introbio, in Valsassina) nel progetto e nella cura dei dettagli.

Abbigliamento per il test:
Casco: Helmo Milano Audace Monza
Giacca: Bering
Guanti: Acerbis
Scarpa: Xpd

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