SBK 2009 – Brno – Gare

Gara1. Il circuito della Repubblica Ceca è il palcoscenico per il possibile sorpasso di Spies su haga nella classifica mondiale. L’americano, sempre spinto dalla madre, appare carico e deciso a vincere, ma ci sono altri piloti che hanno intenzione di non concedergli vita facile. Innanzitutto l’Aprilia guidata da Max Biaggi ha dimostrato di essere qui molto competitiva e il pilota romano molto determinato. L’altro romano, Michel Fabrizio, sulla Ducati Xerox, ha un rapporto particolare con questa pista dove ha conquistato il suo primo podio e che ama particolarmente, oltretutto insegue Spies nella classifica mondiale e non vuole mollare proprio ora. Haga, leader del mondiale, torna invece dolorante in sella, sotto antidolorifici, incapace di lottare per la vittoria, ma intenzionato a limitare i danni quanto più possibile.

Alla partenza è invece un sorprendente Corser su BMW a portarsi davanti a tutti, con Rea e Spies che lo seguono. Biaggi  e Fabrizio, dietro a Spies, cominciano a voler spingere forte per raggiungere il prima possibile la testa della gara senza lasciare al texano la possibilità di fuggir via. Spies in effetti ci mette poco a superare Corser e ci mettono altrettanto poco i 2 romani a seguirlo in seconda e terza posizione, ma Fabrizio sembra averne di più e supera il più anziano concittadino.  Al quinto giro avviene la tragedia e praticamente la gara finisce: Fabrizio va fortissimo, sembra ignorare i giri veloci dell’americano e fa segnare lui quello migliore, staca fortissimo e tenta un inserimento sull’interno di una curva, si affianca a Spies, ma è troppo veloce e perde l’anteriore della moto rovinando a terra e falciando letteralmente Spies. Nella ghiaia Fabrizio corre subito a scusarsi con Spies che, indiavolato lo caccia via.Biaggi si ritrova così in testa alla gara in solitaria, davanti a Checa, che nel frattempo ha superato il compagno di squadra della Ten Kate Johnatan Rea: questo è proprio il tipo di gara che il veterano della capitale predilige e quindi amministra i 2 secondi di vantaggio fino a fine gara, portando l’Aprilia a vincere la sua prima gara, ma ammazzando un po’ il divertimento.

L’attenzione quindi, gioco forza, si sposta sulla lotta per la sesta posizione che vede Haslam precedere un redivivo Tamada, davanti al dolorante Haga. Smrz, sul circuito casalingo, dietro al giapponese della Ducati Xerox, fa scintille e presto supera Noriyuki. Haga riesce a liberarsi del connazionale tamada, mentre Smrz dopo alcuni giri si mette alle spalle haslam sulla Honda Stiggy.
Oltre a ciò da segnalare solo la caduta di Xaus, che riporta la frattura del femore, nei primi giri e quella di Hopkins all’undicesimo giro. Fallisce così il tentativo di sorpasso in classifica generale da parte di Spies su Haga e tutto viene rimandato a gara 2.

1   3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 40’18.306 (160,863 kph)
2   7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 3.631
3  65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 9.948
4  67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 12.952
5  11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 14.599
6  96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 19.359
7  91 Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 19.680
8  41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 20.731
9  14 Lagrive M. (FRA) Honda CBR1000RR 21.923
10 100 Tamada M. (JPN) Kawasaki ZX 10R 27.807
11  10 Nieto F. (ESP) Ducati 1098R 35.263
12  23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 36.535
13   9 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 38.586
14  71 Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 40.061
15  77 Iannuzzo V. (ITA) Honda CBR1000RR 40.280
16  99 Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 40.641
17  25 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 1’10.529
18  94 Checa D. (ESP) Yamaha YZF R1 1’14.874
19  88 Resch R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 1’42.979
20  51 Cihak M. (CZE) Suzuki GSX-R 1000 K9 1’43.111
RET  66 Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 
RET  53 Polita A. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K9 
RET 121 Hopkins J. (USA) Honda CBR1000RR 
RET  56 Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 
RET  19 Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 
RET  84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 
RET  57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 
RET 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR

Gara2. Spies parte subito davanti a tutti e allunga per non rischiare brutti scherzi, ma Fabrizio o segue, a sua volta seguito da Corser, in gran forma a Brno, e ancora da Biaggi. Al secondo giro Biaggi si è subito portato alle spalle del romano di casa Ducati, avendo superato Corser, messo così nel mirino di Checa, a sua volta seguito da Haga. Checa ci mette poco ad archiviare la pratica Corser, mentre Fabrizio cerca di ricucire il distacco incassato dal texano Yamaha. Makoto Tamada, eccellente in gara 1, finisce fuori pista e non riesce a controllare la moto sull’erba, abbandonando così la gara con una caduta tanto stupida quanto priva di conseguenze per il pilota.

Biaggi, forse galvanizzato dalla vittoria precedente o forse grazie ad un’Aprilia incredibilmente competitiva, riduce la distanza che lo separa da Fabrizio, mentre Haga tenta di superare Corser per mettersi al sicuro dagli attacchi di Byrne. Davanti il terzetto costituito da Spies, Fabrizio e Biaggi, distanziati l’uno dall’altro da meno di un secondo, sono abbastanza lontani dall’inseguitore Rea, subito seguito dal compagno di squadra Ten Kate Carlos Checa, mentre finalmente Haga riesce liberarsi da Corser, subito attaccato da Byrne, a sua volta spinto da Sykes. Spies allunga sui due romani che nel frattempo hanno cominciato a girare molto vicini, con Biaggi che recupera terreno su Fabrizio. Anche Kagayama abbandona la gara per una caduta che per poco non coinvolge anche Hopkins e poco dopo anche Scassa subisce la stessa sorte. Al nono giro Biaggi è pronto per il sorpasso e lo effettua, ma Fabrizio non ci sta e recupera la posizione, ma il duello rimane aperto e Biaggi continua a punzecchiare il concittadino aspettando il momento giusto per superarlo senza possibilità di replica.

Nonostante sia stato graziato dalla caduta di Kagayama, al decimo giro Hopkins ottiene la seconda caduta in 2 gare, record veramente poco invidiabile. Continuano i tentativi di Biaggi, ma ancora Fabrizio replica riportandosi davanti all’Aprilia. Nelle retrovie Sykes cerca di superare Corser, mentre Spies, approfittando dei tafferugli tra romani, pensa solo a tenere il gas aperto; eppure i romani sono sempre lì. Dietro Sykes riesce a superare Corser, mentre Smrz supera Byrne. Biaggi esce lungo in una traiettoria e Fabrizio prende un attimo di respiro, ma presto ricomincia la baguarre fra i due piloti capitolini.

Non si contano i sorpassi di Biaggi su Fabrizio, ma per riuscire la Aprilia finisce sempre larga dovendo poi rilasciare la seconda posizione alla Ducati di Fabrizio. Al quindicesimo giro, finalmente Biaggi riesce a superare in modo pulito ed efficace Fabrizio che non riesce stavolta a replicare ed è costretto a lasciare strada al più agguerrito Max. Biaggi non pago, addirittura si mette alla caccia di Spies e riesce in poco tempo a ridurre il distacco, mentre Fabrizio non è in grado di tenere il passo. Spies si guarda indietro, convinto di trovare il solito distacco sugli inseguitori, invece vede il cupolino indemoniato dell’Aprilia a pochi centimetri dai propri scarichi, mentre Fabrizio è rimasto indietro. Spies continua a strizzare la sua R1 e a guardarsi incredulo alle spalle, trovando sempre la moto del romano attaccata alla sua, che lo studia, lo aspetta per sferrare l’attacco che però non sembra arrivare.

Ultimo giro, situazione invariata con la R1 davanti a Biaggi che precede distaccato Fabrizio; Biaggi sembra aver deciso che un primo e un secondo posto siano sufficienti e sembra non voler più punzecchiare l’americano che infatti va a vincere gara 2. Le Honda Ten Kate di Rea e Checa chiudono quarta e quinta davanti ad Haga, Sykes, Byrne, Smrz e Corser. Spies riesce così a recuperare la caduta di gara 1, ma per il sorpasso su Haga in campionato, dovrà ancora aspettare settembre per limare gli ultimi 7 punti che li separano.

1  19 Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 40’15.420 (161,055 kph)
2   3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 0.213
3  84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 0.657
4  65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 8.311
5   7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 8.915
6  41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 21.175
7  66 Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 21.384
8  67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 21.599
9  96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 21.726
10  11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 25.180
11  56 Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 25.612
12  91 Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 25.622
13   9 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 26.246
14  14 Lagrive M. (FRA) Honda CBR1000RR 31.098
15  57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 32.706
16  23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 33.173
17  10 Nieto F. (ESP) Ducati 1098R 34.953
18  77 Iannuzzo V. (ITA) Honda CBR1000RR 57.751
19  94 Checa D. (ESP) Yamaha YZF R1 1’00.273
20  88 Resch R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 1’29.794
RET  53 Polita A. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K9 
RET  99 Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 
RET  51 Cihak M. (CZE) Suzuki GSX-R 1000 K9 
RET 121 Hopkins J. (USA) Honda CBR1000RR 
RET  71 Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 
RET  25 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R 
RET 100 Tamada M. (JPN) Kawasaki ZX 10R 
NP 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR

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