Suzuki GSR750 e GSX-r600 e 750

Suzuki GSR750 m.y. 2011 – Suzuki presenta una novità 2011 particolarmente interessante per il mercato italiano, pronti a sfidare la nuova Kawasaki Z750R presentata in anteprima proprio in Italia. Ma quali sono le caratteristiche di questa naked che abbiamo potuto ammirare al salone di Colonia? Della GSR che conosciamo ha mantenuto l’attenzione alla linea e all’immagine di moto sportiva: dal frontale partono linee molto marcate che confluiscono verso la coda, al parafango anteriore seguono il guscio del faro con il gruppo strumenti integrato, la forcella a steli rovesciati, gli specchietti retrovisori, modellati come le fiancatine sul radiatore e la carenatura dell’avantreno molto aggressiva.

Insomma, tutto appare molto curato e ogni dettaglio sembra studiato per comunicare potenza e dinamismo. Il nuovo faro anteriore è a riflettore multiplo con abbagliante/anabbagliante, lampada alogena e lente principale chiara. Le doppie luci di posizione integrate, con lenti blu, sono incorporate nell’insieme, una su ogni lato della lente principale del faro. 

Ma la GSR750 è innanzi tutto una moto che mette in primo piano il suo motore, e infatti i progettisti sono partiti proprio da qui: il propulsore compatto e leggero della GSX-R750, che è stato modificato per assicurare una risposta più fluida al gas e al contempo limitando al minimo le emissioni inquinanti.
Le modifiche sono state incentrate sui profili degli alberi a camme e su una revisione del disegno dei condotti di aspirazione e scarico. Il risultato è un motore ritagliato sulle prestazioni richieste alla GSR750, con una coppia piena e lineare sin dai bassi regimi.

Tecnicamente questo propulsore è un quattro cilindri a quattro tempi DOHC raffreddato a liquido con alesaggio e corsa di 72 mm x 46 mm e quattro valvole per cilindro, con pistoni leggeri in lega di alluminio pressofuso. Tutte le modifiche hanno portato a una migliore efficienza termica, il che significa una migliore risposta del motore ai bassi e medi regimi, accelerazioni superiori, risparmio di carburante e riduzione di emissioni.

Anche il telaio è nuovo, realizzato con una combinazione di tubi in acciaio con sezione a D (nella parte anteriore) e con sezione circolare (nella parte posteriore), che garantiscono rigidità e precisione nella guida. 
Il telaio, di colore nero, è stretto nella sezione intermedia (dove confinano sella e serbatoio) per consentire al pilota di appoggiare con maggiore facilità i piedi a terra quando necessario. La forcella a steli rovesciati KYB con steli da 41 mm e foderi anodizzati di colore dorato, consente la regolazione del precarico dall’esterno, mentre il forcellone in acciaio nero con sezione rettangolare monta un mono ammortizzatore KYB, che opera mediante un leveraggio progressivo. 
La GSR750 è equipaggiata con cerchi in lega leggera di alluminio a tre razze. La ruota anteriore monta due dischi flottanti da 310 mm, con pinze idrauliche a due pistoncini Tokico e la ruota posteriore un freno con disco singolo da 240 mm e pinza a pistoncino singolo Nissin.
È disponibile come optional il sistema ABS, con una nuova e più compatta unità di controllo.

Suzuki GSX-R750 e GSX-R600 m.y. 2011. Se la GSX-R è sempre stata identificata come una supersportiva, con gli interventi per i modelli 2011 i progettisti Suzuki hanno realizzato due moto da pista che si possono usare in strada. La caratteristica di questi modelli è che hanno in comune la stessa avanzata tecnologia del motore già collaudata in gara, con una più ampia erogazione di potenza, una migliore risposta del gas, emissioni inferiori e un consumo di carburante ridotto di circa il 10%.

La nuova GSX-R750 è più leggera di 8 Kg, con una massa di soli 190 kg. E la nuova GSX-R600 è addirittura 9 Kg più leggera, per una massa totale di soli 187 kg. 

Entrambi i nuovi modelli sono dotati di un nuovo telaio a doppio trave in alluminio più compatto e leggero che ha consentito di centrare meglio la massa combinata moto/pilota fra le due ruote, migliorando le prestazioni in curva e riducendo la distanza fra sella e manubrio.

Il motore, raffreddato a liquido, utilizza il sistema Suzuki di immissione dell’aria pressurizzata SRAD (Suzuki Ram-Air Direct) ed è dotato di gestione digitale del motore. Il motore di entrambi i modelli è di tipo superquadro, ha cioè un alesaggio più ampio e una corsa più corta, per un rapporto alesaggio/corsa che contribuisce a una migliore efficienza e consente regimi di giri più elevati. La centralina elettronica consente al pilota di scegliere una delle due mappature disponibili, regolando così l’iniezione e i sistemi della valvola secondaria e dell’accensione. Le due mappature, indicate come A e B, consentono di scegliere fra massima potenza e accelerazione, e prestazioni più controllate.

Per la prima volta, entrambi i modelli Suzuki GSX-R750 e GSX-R600 montano il rivoluzionario sistema di sospensione anteriore con forcella BPF rovesciata Showa sviluppata per le gare. Il mono-ammortizzatore posteriore Showa consente la regolazione esterna dello smorzamento per il ritorno e la compressione, nonché dell’altezza della guida.

Un sistema di ammortizzatore di sterzo elettronico utilizza la centralina per monitorare la velocità della moto e regolare autonomamente lo sterzo in modo da renderlo più leggero alle basse velocità e in manovra e più duro in gara e alle alte velocità.

Le nuove Suzuki GSX-R750 e GSX-R600 sono entrambe equipaggiate con freno anteriore con dischi interamente flottanti da 310 mm e nuove pinze monoblocco a quattro pistoncini Brembo con montaggio radiale. Il freno posteriore con disco singolo da 220 mm funziona con una nuova pinza a pistoncino singolo Nissin.

I poggiapiedi sono regolabili in tre diverse posizioni lungo un intervallo orizzontale e verticale di 14 mm, per garantire il massimo comfort al pilota con una posizione di guida più rilassante su strada, nonché la migliore piega in curva con una posizione di guida più racing.

Il nuovo quadro strumenti più compatto e leggero incorpora di serie un laptimer/cronometro e l’indicatore dei giri motore sequenziale e programmabile. Entrambe le nuove dotazioni sono molto utili nei tracciati di gara.

Entrambi i nuovi modelli Suzuki GSX-R750 e GSX-R600 fanno mostra di un rinnovato styling aerodinamico e di una linea più filante e compatta. Lo sviluppo della carrozzeria nella galleria del vento è stato eseguito con il pilota a bordo, con l’obiettivo di fornire alle nuove GSX-R una carrozzeria più piccola, leggera e meno strutturata, senza perdere in efficienza aerodinamica.

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