La Volonaut Airbike, la cosiddetta “moto volante”, è pronta per entrare ufficialmente nel mercato. Dopo settimane di indiscrezioni e un primo video contestato per i suoi effetti troppo elaborati, l’azienda ha pubblicato un secondo filmato, senza tagli né editing, per dimostrare la reale capacità di volo del veicolo.
Nel video, la Airbike decolla, vola e si stabilizza autonomamente, senza alcun intervento visibile di piloti o supporti esterni. Le riprese, realizzate da terra e con audio originale, mostrano per la prima volta il rombo autentico dei motori a reazione in funzione, silenziando definitivamente gli scettici.
L’ideatore della Airbike è Tomasz Patan, inventore e ingegnere polacco. Il veicolo si basa su una struttura realizzata con materiali ultraleggeri, prevalentemente fibra di carbonio, e componenti stampate in 3D, per ottenere un peso sette volte inferiore a quello di una moto tradizionale.
A differenza degli altri velivoli a decollo verticale, la Airbike non utilizza eliche esterne, ma è alimentata da propulsori a getto che le permettono di superare i 190 km/h. Un sistema elettronico di stabilizzazione automatica, simile a quello impiegato nei droni professionali, consente al mezzo di mantenersi in volo stazionario (hovering) e garantisce un’esperienza di guida assistita anche in fase di manovra.
Le luci posteriori integrate, invece, migliorano la visibilità notturna e permettono il tracciamento visivo durante i voli di prova o dimostrativi.
Volonaut, con il secondo video, ha anche annunciato il prezzo del prototipo, confermando quanto anticipato nelle scorse settimane: l’Airbike sarà accessibile solo a pochi eletti. Anche se non è stato diffuso un listino ufficiale, le stime parlano di un prezzo ben superiore al milione di euro, posizionando la moto tra i mezzi volanti privati più costosi mai progettati.
Si tratta, al momento, di un prototipo in fase avanzata, ma non ancora certificato per la circolazione pubblica. Il mezzo è pensato per uso sperimentale, test privati e ricerca, ma la visione dell’azienda resta ambiziosa: rendere la mobilità urbana verticale una realtà concreta nei prossimi anni.
Con questo progetto, Volonaut si inserisce in un settore ancora di nicchia ma in forte sviluppo: quello dei veicoli a decollo verticale personale (eVTOL). Le potenzialità per applicazioni in ambito sicurezza, emergenza e mobilità urbana sono alte, ma restano sfide tecniche, normative e infrastrutturali.
Nel frattempo, l’Airbike resta una dimostrazione concreta che la mobilità personale del futuro potrebbe davvero prendere il volo, letteralmente. Per ora, però, solo i milionari potranno permettersela.