Yamaha: le possibili novità in arrivo per 2016, 2017 e 2018

Yamaha, negli ultimi anni, è stata protagonista di una forte ascesa sul mercato. Il merito è stato dapprima della riuscitissima Serie MT , che ha coniugato ottima qualità ad un prezzo anticrisi, e successivamente di una serie di scelte azzeccate. La nuova Yamaha R1 è tra le più apprezzate nei paddock di tutto il mondo, e dopo la vittoria alle 8 Ore di Suzuka si prepara a ritornare in Superbike, dove correrà esclusivamente per vincere.

Inutile poi ricordare il trionfo in MotoGP, che sarà stato anche offuscato dalle polemiche ma ha visto la Casa di Iwata imporsi come squadra da battere per il prossimo anno. Il 2015 è stato l’anno delle moto classiche -Scrambler, Heritage o Café Racer che siano- per tutti, ma anche questa volta in Yamaha si sono impegnati per offrire moto all’altezza. Ecco quindi che su base MT arrivano la XSR 700 e la XSR 900, e per chiudere il cerchio arrivano altre due Masters of Torque, MT-03 ed MT-10, quest’ultima su base R1. 


Ecco cosa aspettarci da Yamaha nel 2016, 2017 e 2018

MOTO A TRE, MA ANCHE A QUATTRO…
La Casa di Iwata sta spingendo molto sui propri progetti a tre ruote, battezzati LMW (Leaning Multi Wheel) visto il successo del Tricity e la possibile evoluzione delle moto in senso più ampio. Dopo numerosi concept -alcuni li vedete nella gallery- ad EICMA è stata presentata l’MWT-9, una vera e propria moto a tre ruote. A storcere il naso, in primis, sono stati gli smanettoni: cosa me ne faccio di un mezzo pesante, che va relativamente piano e non mi da la stessa adrenalina di una moto da 200CV?
 
Mozione accolta: Yamaha ha voluto sottolineare agli scettici che le lor idee non si fermano qui, anzi. Immaginatevi un tre ruote che sfiora i 350Km/h, piega fino a 65° ed ha una coppia esplosiva che porta fuori dalle curve in un attimo. Il rischio e l’adrenalina, che è uno dei motivi per cui molti di noi vanno in moto, ci sarebbe lo stesso. E magari la guida risulterebbe più appagante, sicura in strada e fulminea in pista. Ovviamente una moto a tre ruote con queste specifiche non esiste, ma è possibile che qualcuno stia lavorando per rimediare. Noi almeno, un giro ce lo faremmo senza troppi scrupoli. 
 
Altra ruota altro regalo, la Concept Car di Yamaha presentata al Salone di Tokyo ci ha fatto sbattere le mascelle per terra. Linea aerodinamica, frontale aggressivo ed interni che ricordano Bugatti.
Il tutto spinto dal propulsore -immaginate se ce ne fossero due- della YZF-R1, sui 750Kg di peso. Se Yamaha approfittasse del successo degli ultimi anni per entrare nel mondo dell’auto, siamo sicuri che riceverebbe numerosi consensi. c’è la possibilità di vedere qualche sviluppo su questo fronte entro il 2018.

L’XT-09

è un nome di fantasia
, ma -specialmente dopo l’arrivo di Honda Africa Twin- è lecito aspettarsi che anche Yamaha percorrerà la via dell’on-off, quindi con una moto capace di andare su strada come su sterrati non troppo estremi. Pian piano infatti, si stà riscoprendo l’amore per moto un po’meno estreme delle grosse Crossover che, alla fine, di strada non escono quasi mai.

È possibile quindi che finito (o almeno congelato) l’interesse per le Classic, si torni a moto capaci di tutto senza numeri impressionanti in fatto di cavalleria. Le on-off potrebbero essere il prossimo step del mercato, che negli ultimi anni ha visto Supersportive, Naked, Crossover ed ora Classic alternarsi sul palco delle più amate.

Pensate poi se si riuscisse a fare una solida base di marketing legata all’offroad, se fosse accattivante almeno quanto le ultime capsule collection Sport Heritage, il risultato sarebbe di certo grandioso. Che poi lo stile post-apocalittico in stile Mad Max piace a molti…


MOTOGP

La stagione 2015
ha dato ragione a Yamaha, che è riuscita a portare in pista la moto più completa. Con piloti come Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, sempre in lotta per il mondiale, il trionfo della casa di Iwata è stato a tutto tondo. I contratto con entrambi i piloti, però, scadono alla fine del 2016.

Se Rossi potrebbe -va sottolineato il condizionale- lasciare la MotoGP a fine stagione, Lorenzo da parte sua si stà guardando intorno. Già l’anno scorso si era offerto a Ducati, rifiutato però a causa dell’ingaggio improponibile, ed il prossimo anno anche il maiorchino potrebbe lasciare la casa di Iwata per tentare l’approccio in altri Team.

Difficile però che Jorge Lorenzo lasci Yamaha nel caso in cui il dottore se ne vada: l’aria nel box sarebbe ben più respirabile per lo spagnolo, che in questo caso si ritroverebbe ad essere la prima guida sulla M1. 

DOVE R SEI? 

Le medie supersportive sono ferme da un po’, forse da troppo. Complice un mercato che si sta evolvendo in altre direzioni e la linea particolarmente riuscita del modello attuale, la Yamaha YZF-R6 continua a sopportare gli anni con noncuranza. Sarebbe bello vederne l’evoluzione, perché la media dei Tre Diapason è una delle moto più riuscite per affrontare la pista divertendosi e dando “da pensare” anche alle mille manico permettendo.

Probabilmente il mercato delle medie aspetta di rinascere letteralmente col turbo, ma se altre case come Suzuki e Kawasaki hanno comunicato un certo interesse per la materia, Yamaha sembra aver lasciato la pratica in sospeso. O magari vuole solo che sia una sorpresa…

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