In appena dodici mesi la Zxjc 500 RR ha superato le 10.000 unità vendute in Cina, diventando una delle sportive di media cilindrata più richieste del mercato asiatico. Un risultato sorprendente per un marchio appena nato, ma dietro al successo c’è il nome di Zhang Xue, ex volto di Kove, che ha lanciato la nuova moto a settembre 2024 al Salone di Chongqing. Ora, con la produzione a pieno regime, l’obiettivo è il mercato europeo, dove la 500 RR punta a un pubblico attratto da prestazioni da “quattro cilindri giapponese” a un prezzo da scooter.
Cuore della Zxjc 500 RR è un inedito quattro cilindri in linea da 500 cc, accreditato di 85 CV a 13.500 giri/min e 46 Nm di coppia, per una velocità massima di circa 240 km/h e un’accelerazione 0-100 km/h in 3,4 secondi. Il peso a secco è di 168 kg, un dato che, unito al layout ciclistico compatto (interasse di 1.390 mm), promette agilità e dinamismo in curva.
La 500 RR non punta solo sulla potenza, ma propone un pacchetto tecnologico ricco, con ABS cornering, controllo di trazione, cinque riding mode, quickshifter bidirezionale, launch control e cruscotto TFT a colori da 5 pollici con navigazione e connettività. Le sospensioni sono regolabili, mentre l’impianto frenante prevede pinze radiali. Sulle versioni di fascia alta è disponibile anche il forcellone monobraccio, elemento distintivo che ha contribuito a farle guadagnare il soprannome di “Ducati cinese”.
Il prezzo è l’arma più potente: in Cina si parte da circa 3.500 euro per la versione base (Youth), fino a 4.300 euro per la RR top di gamma. Un valore che potrebbe raddoppiare in caso di sbarco in Europa, per via dei costi di omologazione Euro 5+, rete assistenza e distribuzione, ma che rimarrebbe comunque molto competitivo rispetto alle alternative giapponesi ed europee.
Il progetto della 500 RR nasce rapidamente dopo l’uscita di Zhang Xue da Kove, brand che aveva rilanciato proprio grazie al ritorno del quattro cilindri con la 450RR. L’avventura con Zxjc (abbreviazione di “Zhang Xue” e “Jinyichangbo”) inizia ufficialmente a fine 2024 e si concretizza in pochi mesi, con una gamma già in espansione che comprende anche: la 820 RR a tre cilindri da 150 CV e 300 km/h, la 820 ADV, una 450 Rally da Dakar, la 500 F vintage-style e una cruiser 650 V con trasmissione a cinghia.
Un catalogo pensato per l’Occidente, a partire dal design e dalle finiture, fino alle strategie di marketing e post-vendita.
I test dinamici condotti in Cina evidenziano un’impostazione sportiva, un motore brillante agli alti regimi, cambio fluido coadiuvato dal quickshifter, e freni all’altezza della potenza disponibile. Se da un lato non raggiunge la raffinatezza delle supersportive europee di alta gamma, dall’altro accorcia il divario tecnico con i marchi storici, ponendosi come alternativa concreta nella fascia medio-bassa del mercato sportivo.
Il lancio europeo è il prossimo traguardo, ma non privo di ostacoli. L’omologazione Euro 5+, l’organizzazione di una rete di assistenza e la gestione della logistica sono sfide complesse ma non impossibili, specie se il marchio dovesse stringere accordi con importatori già operativi. Secondo le stime, la versione europea potrebbe arrivare a 7.000–8.000 euro, restando comunque concorrenziale.