F1 2019, GP di Russia: le pagelle di Sochi

Se pensavate che le Mercedes avessero imboccato una parabola discendente per via dei recenti successi della Ferrari… vi sbagliavate di grosso. Su una pista come quella di Sochi storicamente favorevole al team di Brackley, le Frecce d’Argento sono tornate a fare la voce grossa, imponendo la proprio supremazia sul resto della griglia.

Complice il ritiro di Sebastian Vettel, le due W10 EQ Power+ sono state le vere protagoniste del GP di Russia, mentre la Scuderia del Cavallino Rampante è stata costretta a correre ai ripari con un Charles Leclerc che, tuttavia, non è riuscito a tenere il passo del duo Hamilton-Bottas. Conquistata la testa della corsa, il Campione del Mondo in carica non ha sbagliato praticamente nulla, transitando per primo sotto la bandiera a scacchi davanti al suo compagno di squadra, per una doppietta che ristabilisce, almeno al momento, gli equilibri che abbiamo visto più volte nel corso della stagione.

LEWIS HAMILTON – VOTO 10

Non sono stato fortunato, semplicemente sono stato al posto giusto nel momento giusto. Qualificarmi in seconda posizione mi ha permesso di stare vicino alle Ferrari, in particolare a Vettel quando è rientrato ai box: poi l’ho scavalcato quando si è ritirato… lui sì che è stato sfortunato!”, queste le prime parole di Lewis Hamilton, che a Sochi ritrova il sorriso centrando la sua 82esima vittoria in carriera. Un successo che gli consente di allungare ulteriormente in Classifica Piloti, dove ora ha ben 73 punti di vantaggio su Bottas, e che è figlio di un gran lavoro durante tutto il weekend russo, il quale spazza via, di fatto, il “passo falso” di Singapore. Ben fatto!

VALTTERI BOTTAS – VOTO 9

Di nuovo un’altra prestazione consistente da parte di Valtteri Bottas, che a Sochi ha interpretato al meglio il suo ruolo di “scudiero” della Mercedes, proteggendo il suo capitano da un Leclerc che le ha provate tutte pur di andare a caccia della sua terza vittoria stagionale… senza riuscirci. Con una strategia che ha previsto il cambio gomme da Medie a Soft, il finlandese ha ritrovato il passo (e la motivazione) per tornare a lottare per le posizioni che contano. Peccato solo per aver perso tempo nella prima fase di gara dietro alla McLaren di Sainz, altrimenti avrebbe potuto fare ancora meglio…

CHARLES LECLERC – VOTO 8+

Dopo la strabiliante qualifica del sabato, tutti si aspettavano un Charles Leclerc pronto ad artigliare a Sochi il suo terzo successo in carriera… invece qualcosa è andato storto. Con il ritiro del compagno di squadra, la strategia della Ferrari è passata nelle mani del giovane pilota nato a Monaco, che dietro a Hamilton ha richiesto a gran voce di passare su un treno di gomme Soft per affrontare al meglio l’ultima parte di gara. Una scelta approvata dal muretto Ferrari, ma che sfortunatamente non ha pagato: tornato in pista dietro a Bottas, Leclerc non è riuscito a trovare un varco utile per tornare a lottare con il Campione del Mondo in carica, il che lo ha costretto ad accontentarsi del gradino più basso del podio. A Suzuka il riscatto?

SEBASTIAN VETTEL – VOTO DNF

Vincente a Singapore… ritirato in Russia. Sebastian Vettel è arrivato a Sochi con grande motivazione e voglia di fare bene, al fine di ripetere immediatamente il successo ottenuto sul Marina Bay e continuare questo suo momento positivo. Le cose, invece, sono andate esattamente al contrario: dopo 26 giri da protagonista la sua Ferrari ha sventolato bandiera bianca, costringendolo a un mesto ritiro causato dall’esaurimento repentino dell’energia presente nelle batterie della power unit prodotta a Maranello. Un vero peccato, perchè i presupposti per fare bene c’erano tutti…

MAX VERSTAPPEN – VOTO 7

La verità? Il suo miglior tempo nelle libere del venerdì ci aveva illuso parecchio. Max Verstappen a Sochi come al solito ha tirato fuori il massimo dalla sua Red Bull, che tuttavia ci ha dato la sensazione di essere ancora parecchio inferiore in termini di potenza rispetto a Mercedes e Ferrari. In queste condizioni, purtroppo, la RB15 non è in grado di lottare alla pari con le sue rivali, a meno che la pista richieda un carico aerodinamico tale da enfatizzare il telaio della monoposto prodotta a Milton Keynes. Stavolta i lunghi rettilinei di Sochi hanno penalizzato l’olandese, privandolo della soddisfazione di salire sul podio. Chissà se Suzuka sarà più amichevole nei suoi confronti…

ALEXANDER ALBON – VOTO 8

A causa del botto nel primo turno di qualifica, la sua gara sembrava irrimediabilmente compromessa: sostituzione del fondo, del cambio e di altre componenti della power unit… e partenza dalla pitlane. Peggio di così non poteva andare ad Alexander Albon, che tuttavia non si è abbattuto ma, al contrario, ha tenuto alto il suo morale per portare a casa il miglior risultato possibile. In questa situazione il pilota thailandese ha dato fondo al suo talento, mettendo insieme la sua miglior gara della stagione che è terminata al quinto posto sotto la bandiera a scacchi. Caro Helmut Marko, credi che questa prestazione sia sufficiente per un altro anno in Red Bull?

McLAREN – VOTO 8

Un altro Gran Premio ad alto livello: la McLaren si sta confermando gara dopo gara come la quarta forza del Mondiale di Formula 1 2019, grazie alle ottime prestazioni dei suoi piloti titolari. Ancora una volta il capitano Carlos Sainz porta a casa punti importanti per il team di Woking, impreziositi dalla performance del giovane Lando Norris, sempre più una certezza in Top 10 al volante della sua MCL34 motorizzata Renault. Avanti così!

RENAULT – VOTO 6

Un solo punto messo in cassaforte dalla Renault in quel di Sochi, centrato da quel Nico Hulkenberg che l’anno prossimo non sarà più al volante della monoposto Made in Enstone. Il compagno di squadra Daniel Ricciardo, invece, non è riuscito a completare nemmeno un giro, perchè subito dopo la partenza un contatto con la Haas di Romain Grosjean ha provocato la foratura della posteriore destra sulla sua vettura. Di nuovo tanta sfortuna per il pilota australiano, che dovrà assolutamente trovare la motivazione giusta per rimediare nel prossimo appuntamento in programma, quello in Giappone sul circuito di Suzuka.

RACING POINT – VOTO 7

A Sochi la monoposto “in rosa” del Mondiale di F1 2019 torna nella Top 10 grazie all’impegno di Sergio Perez. Il pilota messicano non aveva brillato in qualifica, visto che l’eliminazione in Q2 lo aveva costretto a scattare dalla 12esima casella in griglia. Nel GP di Russia, tuttavia, è riuscito ad esprimere al meglio il suo potenziale, trovando il passo giusto per artigliare una consistente settima posizione al traguardo. Fuori dalla zona punti, invece, il compagno di squadra Lance Stroll, solo 11esimo.

HAAS – VOTO 6

Alle prese con una monoposto ancora in difficoltà con il setup aerodinamico, la Haas a Sochi riesce a centrare un posto nei primi dieci, grazie a un Kevin Magnussen di nuovo combattivo e bravo a chiudere il Gran Premio in nona posizione, che gli regala due punti iridati. No comment, invece, per il francese Romain Grosjean, ritirato nel corso del primo giro per un contatto con la Renault di Ricciardo.

TORO ROSSO – VOTO 6

Nessuno dei due titolari sono arrivati in zona punti… ma almeno ci hanno fatto divertire per i sorpassi di cui si sono resi protagonisti! Alla ricerca di conferme per il prossimo anno, magari nella squadra di punta dell’universo Red Bull, Daniil Kvyat e Pierre Gasly se le sono date di santa ragione in Russia, con il pilota russo che alla fine ha avuto la meglio. Il francese, tuttavia, si era già distinto nelle libere del venerdì, con un ottimo sesto tempo due decimi più veloce rispetto a quello ottenuto dal rivale Alexander Albon. Che siano dei segnali utili a far ricredere la scelta operata durante la pausa estiva da parte del team di Milton Keynes?

ALFA ROMEO – VOTO 5

Un disastro: dopo due appuntamenti positivi a Spa e a Monza, il team Alfa Romeo Racing ha incassato in Russia un altro “colpo basso”, con entrambi i piloti fuori dalla Top 10. Sull’Autodromo di Sochi Kimi Raikkonen fallisce già in partenza, con uno start anticipato che termina subito con lo stallo del motore Ferrari della sua monoposto, mentre Antonio Giovinazzi rimane coinvolto nell’incidente tra Ricciardo e Grosjean al primo giro, riportando dei danni che lo costringono a un pit-stop fuori programma. E mentre il finlandese viene penalizzato con un drive through, il pilota di Martina Franca viene rallentato nel cambio gomme per un controllo a telaio e sospensioni, che lo fanno scivolare nei bassifondi della classifica. Fortuna cercasi in vista di Suzuka…

WILLIAMS – VOTO 4

Non so quale sia stato il problema, so solo che a un certo punto la mia macchina non voleva saperne di girare e sono finito dritto contro il muro”, questo il commento di George Russell, che in Russia ha concluso prima del previsto il suo Gran Premio finendo contro le barriere di protezione poco dopo il ritiro di Sebastian Vettel. Un incidente che ha fatto riflettere la Williams, al punto da intimare a Robert Kubica il ritorno preventivo ai box il giro successivo. Risultato? Due forfait in un’unica gara: peggio di così…

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