Rivolta degli autotrasportatori in Sicilia: l’isola bloccata dal “Movimento dei Forconi”

Erano state annunciate come le “Cinque giornate di Sicilia” ed effettivamente il “Movimento dei Forconi” sta guidando una vera e propria rivolta di autotrasportatori, pescatori, edili e disoccupati che ha messo in ginocchio la regione. Ovunque vi sono posti di blocco e gli accessi delle principali aree di commercio siciliane, come ad esempio il porto di Messina, gli accessi autostradali di Palermo e Catania o l’area del petrolchimico di Priolo, sono presidiati.

Anche a Gela, Caltanissetta ed Agrigento vi sono manifestazioni accese, mentre a Lentini un venditore ambulante ha accoltellato un autista di un camion, ferendolo al volto. Alle porte di Palermo invece sfiorata la strage sui binari ferroviari dove duecento pescatori con le loro famiglie avevano invaso la tratta, pensando che il macchinista del treno rallentasse. Cosa che non è avvenuta, anche se per fortuna sono riusciti a mettersi tutti in salvo dopo una fuga precipitosa.

Nel frattempo però questa situazione a dir poco turbolenta che non prevede tregue sino a venerdì ha avuto solamente l’effetto di scatenare il panico nei consumatori, che hanno dato l’assalto ai distributori di carburante per assicurarsi il pieno, soprattutto nel caso questi disordini continuino anche oltre venerdì. Intanto il Movimento dei Forconi annuncia che “È una rivoluzione pacifica e non vogliamo danneggiare i siciliani, ma fare capire a tutti che devono essere trovate soluzioni a questa crisi. Staremo qui notte e giorno fino a venerdì”.

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