BMW Creative Lab 2014, Serena Bonomi è la vincitrice della seconda edizione

Il Bmw Creative Lab 2014, seconda edizione della prestigiosa rassegna di design dedicata i giovani talenti di tutto il mondo, che abbiano studiato in Italia, ha visto quest’anno l’affermazione di una giovane bresciana.

Tra dieci finalisti, scelti tra sessanta partecipanti, Serena Bonomi, 24 anni, ha convinto la giuria di esperti con il progetto “Link collection” nell’ambito del tema “Apparel design for smart mobility”. Una giuria qualificata, composta da Sonja Schifer (direttore del Munich Studio Bmw DesignworksUsa), Andrea Cannelloni (presidente Napapijri), Michele Capuani (architetto), Moreno Ferrari (Fashion designer), Aldo Colonnetti (filosofo) e Roberto Olivi (Communications Bmw Italia).

Serena sarà premiata con uno stage di 12 mesi nelle due aziende ideatrici del concorso: sei mesi nel Bmw DesignworksUsa Munich Studio e sei in Napapijri VF International, celebre azienda dell’abbigliamento outdoor. Padre bresciano e madre trentina, Serena Bonomi è nata a Brescia, dove vive; dopo aver  frequentato il Liceo scientifico “Leonardo” ha studiato allo IED (Istituto europeo di design) di Milano. Il tema del concorso, richiedeva ai giovani di trovare soluzioni per l’abbigliamento che si interfacciano con una mobilità moderna e sostenibile e che consentono di muoversi in modo funzionale, passando dall’auto ai mezzi pubblici, dalla bicicletta agli spostamenti a piedi, in perfetto comfort termico e stilistico.

Il progetto “Link collection” di Serena è un’analisi delle diverse attività che entrano in gioco durante un viaggio in automobile, andando oltre la sola dimensione estetica. Lo spirito dei viaggiatori è evocato attraverso una collezione di giacche realizzate combinando elementi e pannelli intercambiabili, che adattano il singolo capo alle diverse occasioni. Il “Link” è dunque un collegamento iconico, ispirato ai concetti di viaggio di Bmw ed allo stile dei capi di Napapijri, che accompagna il viaggiatore nel suo percorso.

Molto interessanti anche gli altri progetti finalisti: “Con-Tact” (di Francesca Pievani) con indumenti pensati per garantire l’igiene negli spostamenti urbani, grazie a “maniglie” per afferrare ad esempio i sostegni nella metro e ad un cappuccio con isolamento acustico che può fungere anche da cuscino; “Edi & Eta Beta” (Emmanuel Zonta) con capi realizzati recuperando il tessuto di una mongolfiera e con una serie di asole per appendere tasche di vario formato a seconda delle necessità; “Flash jacket” (Alice Alfaroli) ovvero giacche sportive ed eleganti realizzate con materiali luminescenti che rendono perfettamente visibili anche di  notte evitando l’effetto tuta antiinfortunistica; “Monarch system” (di Uros Krstic), una giacca sportiva che in pochi secondi si trasforma in zainetto; “Kokoon” (Alfredo Carreno), un giubbetto che protegge i bambini dall’inquinamento grazie ad una sciarpa-mascherina filtrante.