BMW ElectrifYou: la visione elettrica secondo la Casa dell’Elica arriva in Italia

Al fine di incentivare la mobilità elettrica del futuro e di rispettare gli impegni presi in termini di emissioni di CO2 massime per il 2020 e il 2021, il Gruppo BMW ha lanciato la campagna itinerante #ElectrifYou, che prevede un viaggio in cinque città italiane diverse dove sarà possibile toccare con mano i prodotti a zero emissioni del marchio tedesco.

Con un investimento pari a 30 miliardi di Euro per la mobilità “green” da stanziare entro il 2025, BMW e Mini hanno intenzione di introdurre in gamma ben 25 modelli elettrificati entro il 2023: al fianco della i3, prodotta in oltre 160mila unità, nel 2019 è stata avviata la produzione della Mini Cooper SE Full Electric, a cui seguiranno quest’anno la BMW iX3 e, nel 2021, le BMW iNEXT e i4.

Alcune di queste sono state protagoniste proprio dell’evento #ElectrifYou, iniziato a Roma alla fine di settembre e proseguito a Milano presso lo spazio Tenoha di Via Vigevano. Nella cornice di zona Porta Genova è stata presentata innanzitutto la concept car BMW iNEXT, prototipo anche conosciuto come “Vision” e dall’estetica allo stesso tempo appariscente e innovativa per un marchio come quello tedesco. Si tratta di una vettura molto ambiziosa, che nella versione di serie dovrebbe raggiungere un’autonomia di 600-700 km a seconda della power unit installata, la cui potenza varierà da poco più di 300 cavalli per il modello entry-level ad oltre 600 per la top di gamma.

Al suo fianco BMW ha reso disponibile per un test drive le versioni elettrificate dei suoi SUV più apprezzati, come l’X1 (xDrive25e), l’X2, l’X3 30e e l’X4 45e, così come la Serie 3 berlina 330e, la Serie 5 berlina 530e e la Serie 7 745e, senza dimenticare la già citata i3 e l’ultima edizione della i8 Roadster. Quest’ultima, assieme alla Mini Cooper SE Full Electric (presente anche in versione Countryman), è finita sotto le nostre grinfie, in modo da valutare in maniera completa quelle che sono le peculiarità dell’elettrificazione Made in BMW. Com’è andata? Continuate a leggere!

BMW ElectrifYou Mini Elettrica BMW i8

BMW i8 ROADSTER: QUANDO LA COMODITÀ INCONTRA LE PRESTAZIONI

La i8 non è una novità nel mondo automotive: è stato uno dei primi esperimenti (ampiamente riusciti) di proporre una vettura ibrida plug-in sul mercato ad alte prestazioni, arrivata tra noi nel 2014 e poi sottoposta a un corposo aggiornamento due anni più tardi, quando è stata introdotta la variante Roadster al fianco di quella Coupé. Un’auto audace sia nelle forme da vera sportiva, con linee curatissime al fine di minimizzare la resistenza aerodinamica all’avanzamento, che nella tecnologia che ha caratterizzato i suoi equipaggiamenti. La i8, per esempio, ha proposto i gruppi ottici con tecnologia al Laser, così come interni realizzati in materiali rigenerati, senza dimenticare il tre cilindri 1.5 Litri da 231 cavalli associato alla power unit elettrica da 143 cavalli, che in totale portano le prestazioni di questa vettura a ben 374 cavalli e 570 Nm di coppia massima.

Numeri assolutamente interessanti, che però nascondono la “seconda anima” della i8: quando si utilizza la modalità Sport, infatti, la Roadster che abbiamo provato mostra immediatamente di che pasta è fatta, diventando molto reattiva sia agli input allo sterzo che sul pedale dell’acceleratore. La presenza dell’unità elettrica garantisce partenze e ri-partenze quasi istantanee, mentre l’assetto ribassato aiuta nell’inserire la i8 rapidamente in curva così come a mantenere delle traiettorie pulite e senza sbavature.

BMW i8 Roadster

Una dinamica di guida da vera e propria sportiva, che immediatamente cambia faccia quando si sposta il selettore sulla modalità “Normal” o “Eco Pro”, associata al pulsante dedicato E-Drive: in questo modo la i8 si rilassa e rende la vita facile e comoda a chi sta dietro al volante, mettendo in luce una tendenza “turistica” che ci ha lasciato veramente a bocca aperta. La guida diventa fluida e scorrevole e il sound del motore, curato dall’impianto Hi-Fi in grado di replicare il rombo di un V6, diventa un sibilo quasi impercettibile, segno che la power unit sta funzionando a dovere.

Le prestazioni, in ogni caso, non mancano: anche in versione scoperta con la capote in tela ripiegata (da utilizzare fino a 50 km/h), la i8 Roadster assicura un’autonomia in full electric di 53 km, con una velocità massima di 105 km/h (120 con il pulsante E-Drive attivo). La top speed con il motore termico, invece, è di 250 km/h, per uno 0-100 coperto in 4,6 secondi. Gli unici difetti che abbiamo riscontrato? L’ingresso a bordo, un po’ scomodo per via della scarsa altezza da terra (solo 1,30 metri), la visuale posteriore, per la quale è meglio affidarsi alla telecamera di retromarcia, e la precisione del cambio, che ogni tanto lascia a desiderare.

BMW i8 Roadster

MINI COOPER SE FULL ELECTRIC: FEELING DA GO-KART E GUIDA CON UN PEDALE!

Dalla tranquillità (in modalità E-Drive) della i8 Roadster… all’agilità sopraffina della nuova Mini Full Electric: scesi dalla prima e saliti sulla seconda il passo è stato notevole, non solo perchè l’entrata nell’abitacolo è più comoda e il baricentro della vettura non è così vicino al suolo, ma anche (e soprattutto) per il feeling che abbiamo ricevuto una volta avviato il motore e dato la prima accelerata. Dopo tanto tempo, Mini ha finalmente lanciato sul mercato la Cooper S con power unit elettrica, capace di 184 cavalli e 270 Nm di coppia massima che si sentono immediatamente ad ogni ripartenza.

La velocità massima di cui è capace questa vettura è di 150 km/h, mentre lo 0-100 dichiarato è coperto in 7,3 secondi… anche se, una volta dietro al volante, sembrano molti di meno. La volontà di Mini per la Cooper SE è stata quella di una vettura in tutto e per tutto simile alla versione a benzina per quanto riguarda la dinamica di guida… ma assolutamente diversa in fatto di motore, capace di reagire istantaneamente ai comandi del pilota. La parola d’ordine è, appunto, Reattività, e in questo la Full Electric che abbiamo provato ha passato il test a pieni voti.

BMW ElectrifYou Mini Elettrica BMW i8

Ogni volta che si dà gas la Cooper SE scatta in avanti come un felino, per lo più piantato a terra grazie a un setup perfettamente bilanciato tra avantreno e retrotreno. Le dimensioni compatte e l’estrema reattività (di nuovo) dello sterzo, inoltre, confermano inoltre quel feeling da “go-kart” che è proprio di tutte le Mini: la presenza di un freno motore potente ma allo stesso tempo regolabile è la ciliegina sulla torta, perchè con la mappatura più aggressiva la Cooper SE si può guidare praticamente con un pedale.

Con questi presupposti, il divertimento alla guida della Mini Full Electric è praticamente assicurato, e in questo senso aiuta anche un equipaggiamento composto dalla batteria da 28,9 kWh ricaricabile all’80% in corrente continua in soli 35 minuti. Con il caricatore di bordo a corrente alternata da 11 kW, invece, i tempi sono un po’ più lunghi (2 ore e mezza per lo stesso quantitativo di energia, un’ora in più per la capacità completa). Non mancano i Mini Driving Modes, che addolciscono l’erogazione reattiva del motore elettrico, così come un abitacolo ultra-tecnologico con strumentazione digitale da 5,5 pollici e sistema infotainment provvisto di touchscreen da 6,5”, aumentabile fino a 8,8” se si sceglie il pacchetto opzionale Connected Navigation Plus. Di serie, invece, è possibile gestire tramite l’app alcune funzioni della vettura, come l’apertura e la chiusura delle portiere, l’autonomia residua delle batterie e la pianificazione del percorso in sinergia con il navigatore.

Gli unici difetti di questo “go-kart” un po’ cresciuto? L’assenza di alcuni importanti sistemi di assistenza alla guida ADAS di livello 2 e l’autonomia, che sulla carta dovrebbe raggiungere quota 250 km… ma nella realtà si limita a una media di 180-200 km. Sicuramente sufficienti per divincolarsi velocemente in mezzo al traffico, ma probabilmente scarsi se si vuole affrontare un viaggio sulla media-lunga distanza.

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