Colonnine di ricarica Fast per auto elettriche in autostrada in forte ritardo

Nonostante la Legge di Bilancio 2021 avesse imposto l’obbligo per le Concessionarie Autostradali di provvedere ad installare infrastruttura di ricarica elettrica entro il 30 giugno 2021 non sono state ancora attivate nonostante la stessa offerta di Enel X di pensarci lei a sue spese come troverete nell’intervento sottostante di Francesco Venturini – CEO di Enel X postato su Linkedin e che riprendiamo integralmente.

Neppure  Free To X (società del Gruppo Autostrade per l’Italia) è riuscita a fare grandi cose se pensiamo che delle 100 stazioni super veloci in autostrada dalla prima inaugurata il 12 maggio ne ha fatta seguire solo un’altra tanto che le trovate nelle stazioni di servizio di Secchia Ovest e Flaminia Est…  Lo stesso numero uno del Gruppo Volkswagen si era lamentato col consorzio IONITY – formato dai maggiori produttori automobilistici tedeschi ma non solo – per i ritardi nell’attivazione di punti di ricarica (specialmente in Italia…).     Insomma pare proprio che in Italia si sia bravi con i blablabla ma poi passare dalle parole ai fatti diventa una chimera e gli stessi tempi di attivazione delle colonnine fa letteralmente rabbrividire se pensiamo che la media supera l’anno di attesa…

Qui sotto trovate l’intervento di Francesco Venturini, Chief Executive Officer Enel X.

“L’Italia, il Paese del bla, bla, bla…”
Ricapitoliamo:
1- Legge di Bilancio 2021: obbligo per le Concessionarie Autostradali di provvedere ad installare infrastruttura di ricarica elettrica entro il 30 giugno 2021 – DISATTESA
2- L’ART, Autorita di Regolazione dei Trasporti (ndr Si, che ci crediate o no, esiste), il 27 maggio 2021 (cinque mesi dalla pubblicazione della legge) avoca a se la competenza di stabilire come debbano essere fatte le gare per l’installazione della infrastruttura e si prende 9 mesi (fino a febbraio 2022) per studiare la cosa – SEMBRA UNO SCHERZO MA NON LO È…
3- Alla scadenza dei termini di legge (ndr. 30 giugno 2021) Enel X si propone a TUTTI i concessionari per infrastrutturare, con ultima tecnologia disponibile, a sue spese ed aperta a tutti gli operatori di mercato, TUTTE le Aree di Servizio in Italia – È FATTA!…
4- Risponde l’AISCAT (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori) che, sebbene i Concessionari abbiano pedissequamente adempiuto alla legge, purtroppo la competenza non è loro ma del Ministero delle Infrastrutture e dell’ART. E poi c’è il tema delle scadenze delle concessioni, insomma, è complicato… – INNOCENTI
5- Interviene quindi il MIT, Ministero delle Infrastrutture e della “Mobilità Sostenibile”, che, chiamato in causa per fare il suo mestiere (ndr. Vigilare sul comportamento dei Concessionari), evidenzia che “Peraltro, sulla base dell’art. 1 comma 697 della Legge 30 dicembre 2020 n. 178, è fatta salva la facoltà da parte degli operatori esterni dì presentare autonome candidature alle società concessionarie, attesa l’estraneità del concedente (ndr. MIT) rispetto all’iter individuato dalla medesima norma”. Insomma la legge c’è, voi potete pure proporvi, ma noi non c’entriamo nulla. – NON C’ENTRATE NULLA???

Altro che PNRR, transizione ecologica, sviluppo economico, eguaglianza sociale… solo bla, bla, bla…
#blablabla

Davvero un intervento competente e purtroppo molto amaro, specie in un momento in un cui è tanto di moda parlare di transizione ecologica…   Meno chiacchiere, convegni e piu’ fatti quotidiani!

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