Concessionari Auto: già pronti al dopo Coronavirus ma serve un aiuto dal Governo

Infomotori.com ha raccolto le sensazioni e strategie di alcuni tra i maggiori concessionari italiani che, con la loro rete distributiva, rappresentano la colonna verticale della filiera automotive italiana. Fassina, Trivellato, Plinio Vanini (Autotorino), Ruggero Carraro e degli stessi distributori UNRAE con Michele Crisci fortemente preoccupato dopo il crollo del mercato auto a marzo con un -85% e con il migliore scenario di vedere ripartire completamente l’attività distributiva a fine maggio.

In una fase particolarmente critica come l’attuale caratterizzata dal fin troppo noto COVID-19  la salute va al primo posto seguita dalla salute dell’economia del Paese stesso che in Italia poggia su diversi pilastri fra cui sicuramente l’agroalimentare, il turismo, edilizia, il tessile ed indubbiamente l’automobile che si sta già preparando al dopo Coronavirus che ha colpito duramente in una fase già particolarmente delicata a causa della trasformazione della mobilità da endotermica ad elettrica.

Infomotori.com dal 1997 informa i propri lettori sulle novità motoristiche nonchè sulla mobilità a 360 gradi e dal 2017 ha aperto un canale preferenziale coi concessionari italiani più attivi, professionali e lungimiranti  attraverso la sezione Top Dealers Italia  che rappresenta il vero termometro del comparto essendo davvero la prima linea del comparto a due e quattro ruote.

Per avere un quadro chiaro della situazione da chi sta sulla “prima linea del fronte” abbiamo chiesto il pensiero di alcuni fra i maggiori protagonisti attraverso le seguenti  domande con cui vogliamo noi stessi sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della distribuzione automobilistica che regge una quota fondamentale del PIL e che non sempre in passato è stata sostenuta e riconosciuta da Amministratori Pubblici e gli stessi mass media.

Infomotori.com sarà sempre al fianco degli automobilisti e dei Concessionari e già prima di questo caos o lo abbiamo dimostrato aprendo gratuitamente il nostro canale usato ai tutti i loro annunci con la sola richiesta che avessero in Codice Eurotax per garantire uniformità ed autorevolezza invitando i nostri lettori ad approfittare della nostra sezione usato bonificata da furbi e commercianti poco professionali o ancora privati che per legge non garantiscono neppure un minuto dopo aver venduto la loro vettura…

Il Gruppo Fassina

Ado Fassina, Amministratore dell’omonimo Gruppo


Ed ecco le sei domande
partendo da Ado Fassina, Amministrartore dell’omonimo Gruppo che si sviluppa nel lombardo veneto fondato dal padre, grande pilota di rally nonchè imprenditore di profonda visione.

Ecco quindi cosa ne pensa Ado Fassina:

1.  Come state fisicamente e quale lo spirito con cui Lei ed il suo Gruppo sta affrontando la situazione?

Fortunatamente stiamo tutti bene. Stiamo affrontando questa critica situazione con lo spirito di sempre. Massimo ottimismo per il futuro.

2.  Che idea vi siete fatti e che scenario vedete o intravedete da qui alla fine del primo semestre?

Credo che questa situazione genererà un forte calo di fatturato per lo meno nel secondo e nel terzo trimestre del 2020, ma non vediamo l’ora di poter tornare al lavoro con maggiore forza ed entusiasmo di prima.

3.  Cosa vi serve subito da parte dello Stato per resistere e rilanciare l’attività dopo il fermo obbligatorio?

Accesso agevolato al sistema creditizio. Concreti supporti economici a fondo perduto non solo dal Governo Italiano ma anche dall’Unione Europea.

4.  Filiali e sede centrale vi stanno aiutando? e cosa domandate in particolare per la ripartenza da coloro che rappresentate sul vostro territorio?

Chiediamo che gli obiettivi vengano considerati raggiunti a prescindere dai consuntivi almeno per tutto il 2020.
Chiediamo che il margine variabile venga garantito.

5.  Che previsione vi siete fatti per il 2020 a livello generale e voi pensate di riuscire a fare meglio ed in che maniera?

“Crediamo che con le nostre sole forze (senza i sostegni indicato sopra) sarà molto difficile chiudere un bilancio senza perdite importanti. Credo che questa situazione accomuni tutti i dealer (soprattutto quelli con i fatturati più importanti).

6. Che messaggio vi sentite di inviare ai vostri collaboratori ed ai vostri clienti ?

Ai nostri collaboratori diciamo di rimanere tranquilli e di pensare positivo perché questa situazione è solo temporanea.
Ai nostri clienti che erano in procinto di sostituire la loro auto vorrei dire di non procrastinare l’acquisto e quindi di sostituire la loro auto
non appena terminerà questo lockdown. È assolutamente indispensabile sostenere la domanda non solo di auto ma di tutti i beni in generale.

Questo il sentimento di uno dei Gruppi di distribuzione con sede a Milano che rappresenta numerosi brand che vanno dalla FCA alla Bentley.

Il gruppo Trivellato

Il Gruppo Trivellato

Analoghi quesiti li abbiamo posti a Luca Crisà, Direttore Strategie e Innovazione per il Gruppo Trivellato, uno delle punte di diamante della distribuzione nel Nord Est di Mercedes Benz Italia.

1.  Come state fisicamente e quale lo spirito con cui Lei ed il suo Gruppo sta affrontando la situazione?

In un contesto straordinariamente difficile come quello attuale, il Gruppo Trivellato mette in atto nuove iniziative e azioni concrete per supportare tutti i clienti che, pur nell’emergenza sanitaria, stanno prendendo in considerazione la possibilità di acquistare un nuovo veicolo e desiderano mettersi in contatto con un consulente di vendita.

Per questa ragione è attivo un servizio dedicato a clienti per comunicare senza che nessuno debba uscire di casa: un processo di preventivazione che consente di svolgere on line la trattativa commerciale, così come avviene normalmente negli showroom.

Il personale di vendita può quindi essere al servizio del cliente per configurare un veicolo, predisporre il preventivo e presentare l’offerta commerciale completa di finanziamento. La concretizzazione delle trattative avverrà di persona, appena possibile e in conformità ai decreti governativi.

Abbiamo deciso di supportare l’iniziativa con una campagna studiata per i canali digital attraverso il claim “Online Conviene!” : un modo per sottolineare l’importanza di osservare scrupolosamente le indicazioni circa la necessità di restare a casa, senza tuttavia rinunciare alla proattività né a uno sguardo ottimista verso il futuro.

2.  che idea vi siete fatti e che scenario vedete o intravedete da qui alla fine del primo semestre?

Saremo sicuramente costretti a rivedere gli obiettivi che ci eravamo posti per il 2020. Siamo ormai a marzo e questa situazione non ci aiuterà a chiudere il primo semestre dell’anno nel migliore dei modi. Siamo però fiduciosi che si arrivi ad una soluzione il prima possibile grazie anche all’aiuto delle istituzioni.

3.  cosa vi serve subito da parte dello Stato per resistere e rilanciare l’attività dopo il fermo obbligatorio?

E’ necessario un sostegno normativo in grado di favorire il reperimento di liquidità che compensi il calo dei fatturati e che non comprometta la continuità aziendale e la sopravvivenza stessa delle imprese.

Occorre fin da ora farsi trovare pronti per la ripartenza e mettere in campo misure di sostegno alla domanda. Dall’ampliamento degli incentivi per la sostituzione del parco auto, alla reintroduzione del super ammortamento per le aziende e incentivi per i veicoli commerciali.

4.  filiali e sede centrale vi stanno aiutando e cosa domandate in particolare per la ripartenza da coloro che rappresentate sul vostro territorio?

Assieme alle nostre associazioni di categoria, siamo in contatto con le case che fin dal primo giorno hanno assicurato il loro supporto ed aiuto in questa difficile situazione per il nostro settore. Con grande senso di responsabilità le case che rappresentiamo sul territorio hanno messo a nostra disposizione provvedimenti di aiuto e supporto per noi e per i nostri clienti.

5.  che previsione vi siete fatti per il 2020 a livello generale e voi pensate di riuscire a fare meglio ed in che maniera?

E’ difficile fare previsioni oggi, però in Trivellato non concepiamo altro risultato che l’uscirne più forti di prima.

Noi, come sempre, ci metteremo forza, determinazione e coraggio, perché vogliamo ricominciare a premere sull’acceleratore.

6. che messaggio vi sentite di inviare ai vostri collaboratori ed ai vostri clienti ?

Stiamo attraversando un periodo molto difficile e complesso. Forse come non mai nella nostra vita aziendale e privata di questi ultimi 70 anni. Le nostre certezze stanno venendo meno, la preoccupazione per i nostri cari, per i nostri figli a  volte si trasforma in angoscia. Ma abbiamo la fortuna di esser nati da gente che ha nei suoi geni il coraggio, la dignità e la caparbietà. Non ci fa paura nulla. I nostri genitori ed i nostri nonni hanno superato tragedie molto più dolorose e difficili di questa, e ne sono  usciti a testa alta e più forti di prima. Ora spetta a noi avere coraggio e senso del dovere.

Dalle parole dei protagonisti emerge determinazione e volontà di reagire pur rendendosi chiaramente conto che solo con un gioco di squadra nazionale ed europeo sarà possibile vincere questa battaglia che prima deve battere la malattia e quindi far ripartire l’economia e lo stesso comparto automotive.

Sulla stessa lunghezza d’onda abbiamo trovato le dichiarazioni di Ruggero Carraro che, col Gruppo Carraro, è un altro protagonista del settore distributivo che alla stampa ha dichiarato: “Ripartiremo,  dovete voler bene alle vostre aziende” proseguendo poi con “stiamo vivendo un momento molto particolare ed io mai avrei immaginato di dover affrontare un’emergenza del genere. Sono comunque fiducioso riguardo una ripartenza a breve, pertanto ripartiremo da dove abbiamo lasciato il nostro lavoro. Anzi sono convinto faremo ancora meglio.”

Il gruppo Autotorino

Plinio Vanini 2020

Plinio Vanini, Gruppo Autotorino

Lo stesso Plinio Vanini, Presidente del Gruppo AutoTorino (ndr. fra i maggiori in Italia con oltre 1.700 dipendenti e più di 50 sedi sparse in tutto il Nord Italia) ha lanciato un accorato appello sui mass media a nome della stessa categoria ed in sintonia con la stessa Federauto che riunisce la maggioranza dei  Concessionari d’Auto dichiarando “Allo Stato chiediamo supporto alla liquidità: è emergenza vera”.  “Siamo oltre il limite della sopravvivenza” è l’accorato appello rivolto al Governo di fare presto perchè la situazione è davvero preoccupante invitando le stesse Fabbriche a ridurre la produzione come invitava a fare anni addietro lo stesso Amministratore Delegato di FCA, Sergio Marchionne ed oggi si costruiscono troppe auto e l’offerta è nettamente superiore alla domanda!

Questo quanto pensano i Concessionari che sono il vero termometro del mercato e la stessa prima linea che tiene in piedi l’intera filiera produttiva poichè a loro è dato il pesante incarico di comprare e quindi rivendere la produzione delle fabbriche attraverso la redistribuzione mondiale affidata alle varie Filiali nazionali che in Italia sono riunite principalmente sotto l’UNRAE (che riunisce tutte le case estere)  e proprio il loro Presidente – Michele Crisci –  poche ore fa ha dichiarato che  “La risoluzione in tempi non brevi della drammatica crisi sanitaria da COVID-19, con gli effetti che la chiusura avrà sull’economia, e il tracollo, senza precedenti nella sua dimensione e velocità, del mercato auto che abbiamo visto nelle scorse settimane lasciano presagire una pesantissima caduta del mercato auto nel 2020, che potrebbe chiudere, nel migliore dei casi, intorno a 1.300.000 unità, un terzo in meno rispetto al 2019”.

 

Michele Crisci, Presidente UNRAE

“L’impatto di un blocco di 2 o 3 mesi – continua il Presidente Michele Crisci sarebbe comunque devastante per l’intero settore automotive in Italia e in particolare per la filiera della distribuzione e assistenza, con il concreto rischio di chiusura di numerose imprese del comparto, per mancanza di fatturato e conseguente crisi di liquidità, e di perdita di una quota consistente dei 160.000 occupati”. “UNRAE – prosegue Crisci – chiede quindi al Governo l’adozione di misure assolutamente improrogabili a sostegno di un settore che contribuisce al 10% del PIL e genera circa 80 miliardi di Euro annui di gettito fiscale, al fine di evitare la crisi irrisolvibile di numerose imprese del comparto e scongiurare la perdita di migliaia di posti di lavoro. Tra i provvedimenti da adottare già in sede di Decreto Cura Italia – conclude il Presidente – occorre intervenire immediatamente con misure di sostegno finanziario per proteggere la liquidità dei concessionari ed evitare il crollo dell’intero sistema”

Infomotori seguirà ovviamente con attenzione il decorso della crisi raccontando i fatti ma anche con azioni concrete partendo dall’offrire gratuitamente gli annunci usato degli stessi Concessionari che abbiano il Codice Eurotax che danno la massima garanzia agli stessi acquirenti che sono anche i nostri preziosi lettori.

No Panic quindi ma grande preoccupazione e necessità di un gioco di squadra per mantenere in vita una struttura basilare già duramente colpita dalla crisi economica del 2008.

Noi stessi siamo fiduciosi ed ottimisti anche se il percorso non sarà sempre in discesa…

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