Coronavirus e DPCM di maggio: cosa cambia per il mondo dell’auto

Nella serata di ieri il premier Conte ha annunciato che, dal 4 maggio, le misure di contenimento rese necessarie per affrontare l’emergenza Coronavirus subiranno un leggero allentamento. Questo permetterà a molti settori produttivi di ripartire, tra i quali quello dell’automotive: ma cosa cambierà effettivamente per gli automobilisti?

Innanzitutto le attività produttive del settore potranno riprendere il proprio lavoro: tra queste quelle con Codice Ateco 45 (Commercio all’ingrosso e al dettaglio per riparazione di autoveicoli e motocicli) e Codice Ateco 29 (Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi). La ripartenza, ovviamente, sarà soggetta ad operare nella massima sicurezza, per cui rimarrà l’obbligo di utilizzare la mascherina assieme al mantenimento della distanza di sicurezza tra i lavoratori, così come l’igienizzazione delle vetture prima del contatto con il pubblico.

Coronavirus riapertura automotive

Per chi ha necessità di viaggiare, invece, rimane l’obbligo di portare con sè l’autocertificazione, che dovrà attestare tale spostamento per comprovate esigenze lavorative, familiari, di salute o di ritorno presso il proprio domicilio. Per coloro che utilizzano veicoli aziendali o a noleggio, l’azienda di riferimento deve assicurare la pulizia e sanificazione giornaliera. Da tener presente che, in viaggio, si potrà usufruire degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande solamente presso le stazioni di servizio ubicate sulle autostrade, tramite la modalità da asporto. Al di fuori delle principali linee di comunicazione, invece, questi esercizi rimarranno chiusi.

Passando al servizio di autotrasporto merci, gli autisti sono tenuti a rimanere a bordo del proprio veicolo nel caso in cui siano sprovvisti di guanti e mascherina; in ogni caso, potranno portare il mezzo in questione nell‘area di carico/scarico, purchè il conducente rimanga a bordo e mantenga la distanza di sicurezza di un metro dagli altri operatori. Tutta la procedura di carico/scarico delle merci e di presa/consegna dei relativi documenti dovranno avvenire in modo da evitare i contatti tra le varie parti prese in causa.

Coronavirus autotrasporti

Per quanto riguarda i servizi di trasporto non di linea, comprendenti Taxi e NCC, sarà necessario osservare tutte le disposizioni di carattere generale fin qui esposte, oltre ad evitare che il passeggero occupi il posto disponibile vicino al guidatore. Sui sedili posteriori, invece, non potranno essere trasportati più di due passeggeri, sempre muniti degli indispensabili DPI per prevenire il contagio. In tutte le vetture che possono trasportare più persone, bisognerà mettere in atto un modello che preveda la presenza di non più di due passeggeri per ogni fila di sedili.

Le ultime disposizioni riguardano le consegne a domicilio di alimenti e vivande, effettuate dai Riders: le merci vanno consegnate senza alcun contatto con il destinatario e senza la firma di avvenuta consegna. In caso contrario, sarà necessario utilizzare i dispositivi di protezione individuale, vale a dire guanti e mascherina.

Coronavirus riders

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