Dieselgate danni sempre più alti, dice lo stesso nuovo presidente Volkswagen Group

Ripercussioni pesanti, sul Gruppo VW, quelle derivanti dallo scandalo Dieselgate. E’ lo stesso neo-presidente Volkswagen a dichiararlo. Matthias Müller, CEO del colosso tedesco, ha confermato ad un gruppo di giornalisti che i 6,5 miliardi di euro inizialmente accantonati erano destinati ai richiami delle vetture (ben 11 milioni in tutto il mondo). Questa cifra doveva servire appunto solo per i richiami, ma lo scandalo si è rivelato molto più esteso e profondo, e con le class action future, i risarcimenti, le operazioni di marketing per riparare i danni fatti, il conto sarà sicuramente salato, tanto che c’è chi parla di circa 50 miliardi di euro complessivi.

Credit Suisse, ad esempio, stima i danni da 23 miliardi di euro (nella migliore delle ipotesi) a 78 miliardi, tenendo conto del peggior scenario possibile. Insomma, regna l’incertezza e fare una stima precisa dei danni presenti e futuri causati dal Dieselgate è estremamente arduo anche per un istituto competente come Credit Suisse. In questi giorni, poi, arrivano le prime querele per il reato di truffa nei confronti del Gruppo VW, come riporta il Corriere della Sera.

Le querele sono state depositate dall’avvocato torinese Giorgio Faccio presso le procure di Torino, Milano, Cuneo e Lamezia Terme. L’azione – spiega il legale – consentirà ai proprietari di veicoli del Gruppo di agire per ottenere il risarcimento dei danni per il Dieselgate.

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