Il California Air Resources Board, ha bocciato il piano di richiamo presentato da Volkswagen in seguito al Dieselgate. La casa tedesca aveva previsto un intervento sulle vetture incriminate, ma la proposta è stata rifiutata tramite un comunicato stampa ufficiale del CARB.
Le motorizzazioni coinvolte sono i 2.0 TDI presenti sulle vetture vendute in California tra il 2009 e il 2015, mentre per i 3.0 TDI di alcuni modelli Audi e Porsche si attende la decisione che arriverà il 2 febbraio 2016. La nota del CARB sentenzia: “Questa proposta rappresenta un passo avanti, ma non ancora la soluzione definitiva”. Intanto la Enviromental Protection Agency (EPA), prosegue le indagini e le valutazioni tecniche per riportare i mezzi coinvolti, nei livelli legali di emissione.
Il rifiuto della proposta è avvenuto per vari motivi: principalmente per la mancanza di dettagli tecnici riguardo gli interventi, necessari per una corretta valutazione e proprio per la tipologia degli interventi, non adatti a garantire le prestazioni globali del veicolo, il rispetto delle emissioni e la sicurezza. Volkswagen si è anche vista notificare la violazione di tredici leggi californiane, tra cui il non superamento dei test di omologazione, la falsa certificazione, e la vendita di veicoli che non rispettano la legge sulle emissioni.