Fusione FCA-Renault, 50/50 per Fiat-Chrysler e Groupe Renault

La notizia circola con sempre maggiore insistenza e ha del clamoroso: FCA e Renault si fondono e danno vita a un Gruppo automobilistico tra i più grandi al mondo. Per Fiat-Chrysler e Groupe Renault si tratta di un’operazione di vitale importanza, che prevede 5 miliardi di sinergie e che nessun stabilimento venga chiuso. Per compensare la disparità di valore in Borsa tra i due gruppi automobilistici, agli azionisti di Fca andranno 2,5 miliardi di dividendo oltre alle azioni Comau. La proposta di fusione arriva da FCA, che ha presentato a Renault un piano assai dettagliato e articolato, come normale avvenga per operazioni di tale genere: il portafoglio di marchi che un tale Gruppo potrebbe vantare sarebbe molto eterogeneo e appetibile per i clienti e la copertura del mercato sarebbe pressochè totale. Si andrebbe dalle più nostrane citycar, Panda e 500, fino alle vetture di lusso, ma anche SUV e crossover, berline, 4×4, commerciali… Insomma, un’offerta completa in tutti i segmenti chiave del mercato.

Un solido bilancio combinato consentirà una allocazione flessibile del capitale e una solida politica di dividendi. La proposta di Fca fa seguito a iniziali dialoghi operativi tra le due società per identificare prodotti e ambiti geografici in cui si potrebbe collaborare, in particolar modo nello sviluppo e nella commercializzazione di nuove tecnologie. In seguito a tali dialoghi, molti manager dei vertici dei due Gruppi hanno chiarito e ritenuto che una eventuale aggregazione migliorerebbe in maniera sostanziale l’efficienza del capitale e la velocità nello sviluppo dei prodotti e dei veicoli offerti e proposti in gamma. Stando a quanto dichiarato da FCA in una nota, il Gruppo «crede fermamente che l’aggregazione, che avrebbe la dimensione, l’esperienza e le risorse per destreggiarsi con successo nell’industria automobilistica in rapida evoluzione, creerebbe nuove opportunità per i dipendenti di entrambe le società e per i principali stakeholder».

L’aggregazione verrebbe effettuata come operazione di fusione sotto una capogruppo olandese. Il consiglio di amministrazione della società risultante dalla fusione sarebbe inizialmente composto da 11 membri con una maggioranza di consiglieri indipendenti e con un numero uguale di consiglieri, 4 ciascuna, in rappresentanza di Fca e Groupe Renault ed uno designato da Nissan. Gli azionisti avrebbero comunque la possibilità di acquisire loyalty  voting rights e la società capogruppo sarà quotata sulla Borsa Italiana (Milano), Euronext (Parigi) e al New York Stock Exchange.

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