Giorgio Paglini, Concessionaria Renault Dacia ci racconta la sua ripresa

Renault Paglini per gli amanti della marca francese residenti in provincia di Varese e di tutta la Lombardia è sinonimo di Renault con una quota di mercato pre-Coronovirus impressionante pari infatti al 14,5% contro il già incredibile 10% a base nazionale. Un ottimo termometro quindi per capire la situazione attuale ed avere qualche scenario per il futuro. Renault Paglini non ha caso è fra le Top Dealers Italia della Lombradia e per conoscere meglio la loro storia vi rinviamo alla loro scheda di presentazione. Ma vediamo in 10 minuti cosa ci ha detto uno dei massimi esperti del settore che nel corso della sua vita professionale ha visto molte cose belle e qualche momento decisamente critico.

INFOMOTORI: Come sta procedendo la ripartenza? Vi aspettavate qualcosa di diverso rispetto a quello che state registrando in queste settimane?
GIORGIO PAGLINI: “Siamo ripartiti il 4 maggio con un trend simile a quello che ci attendevamo con vendita nuovo ed usato in lenta ripresa. Molto meglio è andata con il post vendita sia per il forzato blocco che ha ingrossato il numero di interventi programmati, sia lo stesso cambio pneumatici senza dimenticare la revisione che è vero è stata prorogata, ma va comunque fatta.”

IM: Quale è stata l’area che vi sta dando maggiori soddisfazioni e quella che invece vi preoccupa maggiormente ?
GP: “come anticipato e come è normale che sia specie per Concessionarie come le nostre abituate a grandi volumi, stare fermi per due mesi ha creato gravi problemi su stock e nuovo che necessitano di tempo per stabilizzarsi e pensiamo che siano necessari anche aiuti da parte dello Stato perché la situazione è davvero complessa. Molto meglio sul post vendita che aiuta certamente a generare cassa ed occupare personale ma senza la parte nuovo e commerciale una Concessionaria delle nostre dimensioni fatica non poco”.

IM: Per giugno che previsioni ipotizzate e dove vi concentrerete maggiormente?
GP: “Confidiamo in una costante ripresa anche se per tornare ai volumi 2019 riteniamo che sia fondamentale un intervento dello Stato. Da parte nostra siamo ottimisti per natura, il Gruppo Renault ha validi prodotti e noi siamo radicati sul territorio ma dopo un simile blocco bisogna che giunga una scossa esterna. Forse più importante a livello psicologico che economico: un segna le di fiducia! Logicamente ci focalizziamo con maggiore attenzione sul service”.

IM: Il Digitale sta davvero cambiando il modo di lavorare (smart working) e vendereauto (smart selling). Potete segnalarci il vostro servizio digitale più apprezzato dai vostri clienti?
GP: “Già prima del Coronavirus la nostra Concessionaria si stava sempre più digitalizzando e logicamente il blocco totale ha notevolmente accelerato i processi di smart working sia internamente che verso il pubblico. Le videoconferenze coi nostri collaboratori sono cresciute esponenzialmente in questo periodo di Smart Working. E’ stato utile come forma mentis per tutti potersi poi approcciare con naturalezza con gli stessi clienti a cui abbiamo proposto una serie sempre più articolata di servizi on line,che hanno portato anche a qualche precontratto digitale finalizzato in Concessionaria pur essendo dotati anche di firma digitale per i pagamenti. Quindi lo Smart Selling è già una realtà restando l’acquisto di una vettura un elemento fortemente emozionale che il digitale può certamente agevolare riducendo lo stesso numero di visite potendo raccogliere molte informazioni direttamente da casa”.

IM: Se venisse a trovarvi Aladino e vi chiedesse di esprimere un solo desiderio che cosa gli chiedereste?
GP: “Se non si fosse fortunatamente risolto prima della vostra domanda avremmo chiesto al Genio della Lampada di far da paciere fra Renault e Nissan la cui alleanza è assai
importante e strategica per il nostro Gruppo e le tensioni certo non aiutano. La situazione si è risolta e lo stesso arrivo di un nuovo CEO in Renault come Luca De Meo sicuramente porterà ottimi risultati.”

IM: Durante il lock-down avete avuto diverso tempo per pensare. Quali nuove soluzioni/idee vi sono venute in mente?
GP: “Certamente abbiamo avuto modo di prestare maggiore attenzione ad alcuni settori come il nostro database di clienti superiore alle 30.000 unità migliorando gli stessi processi considerando che il nostro primo patrimonio è la nostra clientela che mostra un elevato tasso di fidelizzazione che vogliamo ovviamente aumentare. L’attuale situazione ci ha banche portato e porta a sviluppare processi di riduzione dei costi poiché la nostra struttura è basata su determinati volumi che il COVID-19 ha completamente spiazzato. Un grosso impegno lo stiamo mettendo nell’Assistenza con un servizio garantito 6 giorni su 7 spingendo molto anche sulle revisioni perché la giusta proroga sta portando tutti a procrastinare lo stesso controllo rischiando però di arrivare alla scadenza con lunghe code che si possono tranquillamente evitare prenotando senza fretta in queste settimane, sabato compreso!”

Ringraziamo quindi Giorgio Paglini per la sua disponibilità e franchezza che ben sintetizza che è sempre più necessario un intervento da parte dello Stato per rilanciare il mercato automotive, considerando che tutti i maggiori Paesi europei hanno manifestato tale intenzione a partire da Francia, Germania e Spagna. Il nostro viaggio verso i maggiori operatori del settore prosegue con nuove interviste!

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