Kia e Aic: a lezione dai bambini

Kia ha un rapporto particolare con lo sport, visto come ambito di educazione e di crescita e non solo come vetrina. Un atteggiamento che ha portato la casa automobilistica a supportare sia i grandi eventi sia progetti legati ai valori dello sport e del calcio… e l’esito di quest’anno si chiama Kia Camp, un’iniziativa realizzata in collaborazione con l’Associazione Italiana Calciatori.

Nel 2012 l’impegno di Kia ha permesso la realizzazione di un centro sportivo per la comunità Exodus di don Mazzi, mentre quest’anno il tema è la lotta al razzismo: “Integrazione e rispetto: a lezione dai bambini“. Proprio così, a “lezione dai bambini”, come ha sottolineato Damiano Tommasi, Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori: “I bambini sono capaci di giocare partite che non finiscono mai senza bisogno di arbitro, facendo le regole man mano che si gioca… quindi siamo proprio noi adulti che abbiamo bisogno di imparare da loro“.

I Kia Camp consistono in 10 tappe in giro per l’Italia, con partenza da Roma il prossimo 30 novembre, dove per un week end i ragazzi delle scuole calcio individuate potranno confrontarsi con la teoria e la pratica del calcio, giocare e anche approfondire i temi legati al fair play, al rispetto dell’avversario e delle differenze. Ai ragazzi coinvolti, tutti tra i 7 e i 12 anni, verrà inoltre richiesto di proporre un progetto volto a diffondere il più possibile questi valori, una giuria selezionaerà le proposte e il vincitore potrà volare in Brasile con un accompagnatore per assistere a una partita della nazionale italiana ai mondiali del 2014.

Giuseppe Bitti, Amministratore Delegato di Kia Motors Italia, ha invece sottolineato l’immediata corrispondenza di intenti tra l’attenzione al sociale della casa automobilistica e l’AIC: “A livello globale siamo legati a UEFA dal 2008, siamo stati major sponsor di Euro2012 e lo saremo anche per l’edizione del 2016 in Francia, mentre il nostro legame con FIFA e i Mondiali è iniziato con l’edizione sudafricana e proseguirà in Brasile nel 2014. Inoltre, l’interlocutore privilegiato della nostra comunicazione è sempre stata la famiglia, e ci è sembrato naturale pensare a una iniziativa che potesse coinvolgere i bambini e lo sport. Partendo da questa idea, abbiamo progettato i Kia Camp in collaborazione con A.I.C, per promuovere la pratica sportiva dei più piccoli secondo i valori fondamentali del Fair Play e dell’integrazione. Pensiamo che questi valori cardine non debbano essere applicati solamente nello sport, ma in tutte le attività che affrontiamo ogni giorno; e riteniamo che i bambini, e le bambine, con la loro alta ricettività, siano i migliori interlocutori possibili per diffondere, all’interno delle famiglie, questi valori.

Sempre in tema di mondiale (anzi, di mundial e di Brasiliani che ancora lo sognano di notte) anche il “testimonial” di questa iniziativa: l’indimenticabile Paolo Rossi. Che prima scherza sulla sua immagine “giovanile” che è stata selezionata (anche se in realtà non è poi così diverso dal vivo) e poi dichiara la sua soddisfazione nel poter sostenere una simile iniziativa: “Il calcio è una vera e propria scuola di vita, ti insegna il gioco di squadra, il rispetto per compagni e avversari, a lottare per superare i tuoi limiti. Tutti valori che possono essere applicati nella vita di tutti i giorni al di fuori del rettangolo di gioco. La possibilità, offerta dai Kia Camp, di far apprendere ai bambini i valori del Fair Play e dell’integrazione attraverso il gioco e il confronto è sicuramente un’idea vincente.

Un’ultima nota sulla maglia che verrà consegnata ai ragazzi che riporta il testo della Carta dei diritti dei bambini tra cui, sottolinea Tommasi, spicca quello più apprezzato dai bambini: il diritto a NON essere un campione.

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