Lancia Delta HF Integrale

Lancia Delta HF Integrale: non solo un’icona dei rally
Regina, dominatrice dei rally da un lato, arma definitiva per affrontare curve e tornanti nella variante stradale: la Lancia Delta HF Integrale si è guadagnata lo status di icona, entrando di diritto nel ristretto olimpo delle automobili immortali.
Il trend che ha portato diverse case a fari rinascere illustri modelli, vedi la Fiat 500, la Mini by BMW, la Volkswagen Maggiolino che la casa tedesca ha ribattezzato così la sua ultima Beetle per il mercato italiano, potrebbe influenzare anche la casa italiana. Inoltre, il gruppo Fiat potrebbe aver capito il successo di una simile operazione dopo la vicenda Lancia Stratos. Inoltre, sarebbe una bella risposta italiana alla notizia del ritorno di Mini alle corse.
Ma se la nuova Lancia Stratos è purtroppo ufficialmente morta, dal momento che la Ferrari ha bloccato la produzione attraverso Pininfarina, non è ancora tramontato il sogno di molti appassionati e nostalgici che desiderano rivedere la storia Lancia Delta tornare sulle strade.
Se davvero Lancia riproponesse la Delta HF Integrale, dovrebbe fare leva sull’altra faccia del mito Lancia che ora si basa sulla raffinatezza e l’eleganza: sfoggiare l’anima sportiva che ha portato il marchio Lancia nelle vette del WRC per sei anni consecutivi, legandosi ad assi del voltante come Miki Biason e Juha Kankkunen, diventando l’auto irriverente e sportivissima dell’universo Lancia.
Infomotori propone ai suoi lettori due diverse visioni di quella che potrebbe essere la nuova generazione della Delta HF Integrale.

Lancia Delta HF Integrale studio 1
Si potrebbe riutilizzare il pianale della turistica e lussuosa Delta attuale leggermente accorciato rispetto alla lunghezza di origine prossima ai 4,50 metri. Se la carrozzeria ricalca solo in parte proprio la nuova Delta, per il resto deriva direttamente dalla leggendaria Delta HF Integrale degli anni ’90: i gruppi ottici anteriori tondi e sdoppiati come sull’originale, anche se ora sono bixeno adattivi. Il cofano è tormentato da tre vistosi sfoghi per l’aria, mentre una vorace bocca si apre sullo scudo anteriore. Ai lati del paraurti troviamo i fendinebbia. Tocco di classe (e di amarcord) le maniglie delle portiere molto anni ’80, che dominano la vista laterale tra muscolosi passaruota e relativi sfoghi per arroventati dischi freno.
Il posteriore richiama linee retrò capaci di sposarsi alla perfezione con il morbido design del lunotto. Forme sinuose riprese anche dal generoso alettone, immancabile su una Delta HF! Dulcis in fundo citiamo i cerchi in lega multirazze bruniti in magnesio da 18 pollici: disegno classico e sportivo allo stesso tempo, perfettamente in tema con la vettura.

Lancia Delta HF Integrale seconda interpretazione
Cattiva eleganza. È così che si contraddistingue la possibile futura generazione della Lancia Delta HF Integrale. Sfruttando in pieno il pianale dell’attuale modello ma con accorgimenti estremamente sportivi. Il frontale è cattivissimo con ampie prese d’aria nel paraurti accompagnate da fila di luce diurne a LED. I cerchi sono imponenti, passaruota superbombati (con tanto di prese d’aria dietro quelli anteriori), linea laterale rivista in funzione di un appeal e un assetto racing più impattante ed, infine, il posteriore abbellito da uno spoiler deciso e una coppia di scarichi integrati nel paraurti, per un risultato che ci convince appieno.

Gli interni della possibile nuova Lancia Delta HF Integrale
Oltre ad essere sportiva, grazie alle sue misure l’attuale Lancia Delta assicurano un’abitabilità eccellente per la categoria. Per entrambe le versioni quindi l’abitacolo deve saper rispecchiare la sportività del suo look con la filosofia di esclusività alla quale si ispira il marchio. Le sedute sportive sono rifinite in materiale pregiati come l’rivestimenti interni esclusivi o la pelle e gli inserti in acciaio (leggi i pedali) ed in carbonio (leggi plancia).

Motori della Lancia Delta HF Integrale
Eleganza sì ma performance soprattutto. Il motore deve rispecchiare la leggenda ed i successi che seguono questa mitica vettura. Ed il motore non può che essere potente ed erogare una potenza superiore ai 200CV. Potrebbe essere il TBi da 235 CV che equipaggia la Alfa Rome Giulietta Quadrifoglio Verde abbinato al nuovo cambio automatico a doppia frizione, capace così di ridurre i consumi mantenendo allo stesso tempo le performance.

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