Loris Casadei – Infomotori

Nel mondo ci sono pochi oggetti che hanno mantenuto esclusività, prestigio, qualità divenendo delle autentiche pietre di paragone.Fra le auto sicuramente la 911 della Porsche rappresenta un’icona di Vera Classe e la stessa marca tedesca unisce in se’ i valori più forti del buon gusto e della tecnologia. Per la tedesca Porsche l’Italia è un mercato decisamente importante sia per la presenza di concorrenti diretti come Lamborghini, Ferrari e Maserati, sia per la passione degli italiani verso le vetture sportive. A “Vera Classe” sembrava quindi giusto ed interessante conoscere il principale artefice – insieme a questi modelli da sogno – del successo di Porsche in Italia: Loris Casadei, Direttore Generale appunto di Porsche Italia. Loris Casadei, 59 anni, forlivese, quattro figli è direttore generale di Porsche Italia dal 1997, anno in cui l’azienda è diventata filiale diretta della Porsche AG. Casadei conosce molto bene il mondo dell’auto. Vi è entrato circa 25 anni fa dopo varie esperienze nel settore finanziario e di controllo di gestione. Loris Casadei è una persona amabile con cui è un piacere parlare di qualsiasi argomento, mostrando una apertura mentale non certo comune, tipica delle persone di talento che preferiscono far parlare i fatti. Per tal ragione parleremo poco di auto e tanto di Vera Classe! Porsche Italia ama la musica e l’arte sponsorizzando importanti manifestazioni, specialmente a Padova, sede della filiale italiana della Casa di Stoccarda: ci può spiegare il motivo? Si può spiegare di guidare una Porsche solo guidandola. Avere passione è indispensabile per acquistare una pura vettura sportiva, ricordare a tutti il piacere della vita e il piacere di provare emozioni è quindi per noi indispensabile. L’esplorazione delle emozioni a tutto campo fa parte della nostra filosofia, ecco perchè promuoviamo e supportiamo questo tipo di eventi sia rivolti ai nostri clienti, sia al grande pubblico. Restando nel campo artistico ci ricorda l’ultima mostra che ha visitato e quale sarà la prossima? “L’arte Orafa” a Padova, prossimamente “Carlo Cardazzo” alla Guggenheim a Venezia. E con la cucina che rapporto ha? Ottimo: sia attivo sia passivo! Può svelarci il suo piatto preferito? Certo! Il mio piatto preferito è il risotto con curry uva passa, pinoli e mele. La ricetta non ve la do. E con che vini preferisce accompagnare tali pietanze? Lambrusco modenese o reggiano o un buon Primitivo dolce. Immagino che per lavoro debba viaggiare parecchio: quale Paese e quale città ha davvero nel cuore e quale Stato vorrebbe visitare con tranquillità? La Svezia per molti anni è stata la mia seconda patria. Vorrei invece tempo per poter conoscere l’India ed in particolare l’India del nord.

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