McLaren “mette le ali” alle sue supercar grazie al supporto di Lockheed Martin

Auto sportive ancora più affilate e aerodinamiche, simili in tutto e per tutto dal punto di vista ingegneristico ad alcuni dei jet supersonici più famosi della storia: McLaren ha deciso di giocare il proprio “asso nella manica” per il suo futuro, caratterizzato da una collaborazione con la mitica divisione degli Skunk Works della Lockheed Martin che, nel XX secolo, ha dato vita ad aerei sperimentali conosciutissimi come l’SR-71 Blackbird (capace di volare ben oltre Mach 3), il bombardiere tattico F-117 Nighthawk e il caccia da superiorità aerea F-22 Raptor.

Si tratta di una partnership che verterà sull’applicazione in ambito automotive dei software in sviluppo presso gli Skunk Works originariamente previsti per i velivoli sperimentali, in grado quindi di dare una marcia in più a supercar del calibro della Artura e di tutte quelle che verranno prodotte da McLaren nei prossimi anni. Simbolo di questo connubio di sviluppo tecnologico è stata l’esposizione presso la sede principale di Palmdale, in California, del ricognitore ipersonico SR-72 Darkstar proprio vicino alla Artura – già visto nel celebre film Top Gun: Maverick. Non c’è altro da aggiungere: McLaren è pronta a spiccare letteralmente il volo!

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