Il processo di transizione verso una mobilità sostenibile in Italia prosegue a ritmo contenuto, ma il mese di luglio 2025 ha mostrato segnali positivi sul fronte dei veicoli elettrificati. In particolare, le auto ibride plug-in (PHEV) e le elettriche pure (BEV) hanno incrementato la propria presenza sul mercato, confermando un interesse crescente da parte di consumatori e aziende.
Le auto elettriche (BEV) hanno raggiunto una quota del 4,9% nel mese, in aumento rispetto al 3,4% registrato a luglio 2024. Ancora più rilevante la crescita delle ibride plug-in, salite al 7,5% del mercato, spinte anche dalle recenti modifiche normative sui fringe benefits. In totale, i veicoli ricaricabili (ECV) hanno rappresentato il 12,4% delle immatricolazioni di luglio.
Nel mese di luglio 2025, le auto ibride (HEV) mantengono un ruolo predominante nel mercato italiano, rappresentando complessivamente il 44,6% delle immatricolazioni. La crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è di 4,5 punti percentuali, confermando il consolidamento di questa alimentazione. La quota delle full hybrid si attesta al 13,6%, mentre le mild hybrid raggiungono il 31,0%.
Prosegue il buon andamento delle vetture plug-in hybrid (PHEV), che con 8.918 unità immatricolate toccano una quota di mercato del 7,5%, in aumento di 3,6 punti percentuali su base annua. Le auto elettriche pure (BEV) si posizionano invece al 4,9% del totale, in rialzo di 1,5 punti percentuali rispetto a luglio 2024. Nei primi sette mesi dell’anno, la quota complessiva dei BEV è pari al 5,2%, mentre quella delle PHEV è del 5,6%.
Il mercato automobilistico italiano registra un nuovo calo nel mese di luglio 2025, con 118.493 immatricolazioni, in flessione del 5,1% rispetto allo stesso mese del 2024. Il segmento dei privati evidenzia un arretramento più marcato, con un -13,5%, confermando le difficoltà strutturali del settore.
Nei primi sette mesi del 2025, le immatricolazioni totali si fermano a 973.396 unità, con una contrazione del 3,8% rispetto al periodo gennaio-luglio 2024. Il confronto con il 2019 resta particolarmente negativo, segnando un calo del 21,3%, pari a oltre 263.000 vetture in meno.
Alla luce dei risultati del secondo trimestre e di un quadro macroeconomico incerto, UNRAE ha rivisto le stime per l’intero anno: le nuove previsioni indicano 1.515.000 immatricolazioni nel 2025, con un calo del 2,8% sul 2024 e una riduzione di quasi 44.000 unità. Rispetto al 2019, la perdita prevista è del 21,0%, equivalente a oltre 400.000 veicoli in meno.
Nel mese di luglio 2025, la quota dei privati nel mercato automobilistico italiano scende al 56,4%, con una contrazione di 5,3 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2024. Il calo risulta evidente anche nel dato cumulato, fermo al 52,5%, in flessione di 3,6 punti.
Le autoimmatricolazioni registrano un leggero incremento, salendo al 14,9% (+1,5 p.p.), mentre nel cumulato dei sette mesi si attestano al 10,7%, in calo di 0,7 punti percentuali. Il noleggio a lungo termine continua a crescere, raggiungendo il 20,5% del mercato mensile (+2,7 p.p.) e il 23,6% nel periodo gennaio-luglio (+3,2 p.p.), sostenuto principalmente dall’incremento delle società Captive, a fronte di un calo delle Top Player.
Anche il noleggio a breve termine mostra segnali di ripresa, con una quota dell’1,6% nel mese (+0,3 p.p.) e del 7,7% nel cumulato (+0,8 p.p.). Le società recuperano terreno, portandosi al 6,7% delle immatricolazioni mensili (+0,9 p.p.) e al 5,8% nei primi sette mesi dell’anno (+0,3 p.p.).
Nel mese di luglio 2025, tutte le principali alimentazioni tradizionali segnano una perdita di quota nel mercato italiano. Le auto a benzina scendono al 23,3%, con un calo di 5,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel dato cumulato gennaio-luglio, la quota si attesta al 25,7%, in flessione di 4,3 punti.
Il diesel prosegue la sua discesa, fermandosi al 9,5% del mercato mensile, con una contrazione di 3,4 punti percentuali e una perdita di quasi un terzo dei volumi. Nei primi sette mesi dell’anno, la quota scende al 9,8%, in calo di 4,5 punti. In diminuzione anche il GPL, che a luglio si posiziona al 10,2% (-1,2 p.p.) e al 9,2% nel cumulato, con una lieve flessione di 0,2 punti percentuali.
Nel mese di luglio 2025, l’analisi per segmenti mostra una flessione delle berline del segmento A, al 9,1%, e dei SUV della stessa fascia, scesi all’1,6%. Nel segmento B, le berline calano al 17,9%, mentre i SUV guadagnano terreno, raggiungendo il 30,3% di quota. Situazione opposta nel segmento C, dove crescono le berline al 4,3%, mentre i SUV scendono al 19,9%.
Tra le vetture del segmento D, le berline registrano un forte calo allo 0,6%, a fronte di un incremento degli SUV, che salgono all’8,5%. Nell’alto di gamma, le quote restano stabili: le berline al 0,2%, i SUV all’1,7%. Le station wagon rappresentano il 2,6% del mercato, gli MPV il 2,4%, mentre le sportive si attestano allo 0,9%.
Sul piano geografico, il Nord Ovest mantiene la leadership con una quota del 30,4% a luglio (e del 29,3% nei primi sette mesi dell’anno). Il Nord Est scende al 25,2% (-1,5 p.p.), ma il dato resta influenzato dal contributo del noleggio; escludendolo, la quota scenderebbe al 22,4%. Il Centro Italia sale al 28,2% (+3,3 p.p.), mentre Sud e Isole calano rispettivamente al 10,6% e al 5,7% (9,3% e 4,9% nel cumulato).