La Nissan Micra torna protagonista nel mercato europeo con una versione completamente elettrica, segnando un’importante evoluzione per la compatta giapponese. Dopo aver fatto la storia negli anni ’90 — diventando la prima giapponese a vincere il titolo di Auto dell’Anno nel 1993 — oggi si presenta con una veste rinnovata e sostenibile, costruita sulla piattaforma AmpR Small condivisa con Renault. La nuova Micra sarà disponibile nelle concessionarie da febbraio 2026, con un listino che parte da 29.500 euro, ma che, grazie agli incentivi, può scendere fino a 18.500 euro.
Con dimensioni compatte ma moderne (3,97 metri di lunghezza, 1,83 di larghezza, 1,50 di altezza e un passo di 2,54 metri), la Micra elettrica si posiziona nel cuore del segmento B, ma guarda con ambizione al futuro della mobilità urbana. Nonostante l’evidente parentela stilistica con la Renault 5, la compatta Nissan riesce a distinguersi grazie a dettagli di design unici, firmati dal Centro Stile Nissan di Londra. Particolari come i fari orizzontali incorniciati da LED semicircolari e il posteriore con tratti originali ne definiscono la personalità.
L’omaggio alla cultura giapponese è evidente in vari elementi nascosti, come la stilizzazione del Monte Fuji tra i sedili anteriori e gli ideogrammi incisi sullo sportellino della ricarica, che richiamano il nome “Nissan” attraverso la rappresentazione numerica giapponese (NI = 2, SAN = 3). Sul profilo laterale, le somiglianze con la “cugina” francese sono più marcate, ma restano alcune differenze sottili e significative.
All’interno, la tecnologia è protagonista: la plancia è quasi identica a quella della Renault 5, con due schermi da 10,1 pollici per strumentazione e infotainment. Il sistema operativo è basato su Google, con Google Maps integrato, possibilità di scaricare app dal Play Store e comandi vocali con assistente “Hey Google”. Alcune scelte ergonomiche restano discutibili, come i comandi disposti in verticale sul lato destro del piantone, ereditati anch’essi dalla R5.
In termini di spazio, la nuova Micra offre una buona abitabilità anteriore, mentre sul retro i passeggeri potrebbero trovare difficoltà a posizionare comodamente i piedi sotto i sedili anteriori. Il bagagliaio da 326 litri si dimostra comunque pratico e versatile, con schienali abbattibili 60/40.
Sono due le varianti di batteria disponibili: da 40 kWh (122 CV) e da 52 kWh (150 CV). La versione provata è quella più potente, che garantisce una ricarica veloce fino a 100 kW in corrente continua (contro gli 80 kW della batteria più piccola). Secondo i dati ufficiali, la nuova Micra può raggiungere un’autonomia media di 416 km, leggermente superiore a quella della Renault 5 (410 km), grazie anche a un frontale più aerodinamico.
Durante il test drive su percorsi misti extraurbani e autostradali, la Micra ha dimostrato di possedere un buon equilibrio dinamico, supportato da sospensioni multilink al posteriore, che offrono stabilità in curva senza compromettere il comfort. È presente la modalità one pedal feeling, che consente di guidare utilizzando quasi esclusivamente l’acceleratore, ideale per l’ambiente urbano.
Il comportamento su strada, pur condividendo gran parte della base tecnica con la sorella francese, offre una piacevolezza di guida ben calibrata, con uno sterzo leggero e sospensioni dall’assetto morbido. Le differenze tra le due vetture, però, sono più visive che dinamiche.