Nuovo Opel Movano – Test Drive

Il nostro test si è sviluppato in due fasi. La prima ci ha portato su strada, dove abbiamo potuto apprezzare l’ottimo lavoro svolto per rendere accoglienti e pratici gli interni di Opel Movano. Abbondante la presenza di vani portaoggetti, sia sulle portiere che sulla plancia: bottiglie d’acqua, cellulare e macchina fotografica quasi si perdono tra le mille opzioni di stivaggio. La posizione di guida, con volante più verticale, si avvicina a quella di una monovolume, mentre la visibilità è garantita dall’ampio parabrezza e dagli specchietti sdoppiati che “coprono” anche gli angoli solitamente ciechi. La plancia è ergonomica, dotate anche di un pratico portadocumenti estraibile. I comandi della radio sono riportati anche sul volante, mentre il cambio in posizione rialzata è comodo da azionare e non ruba spazio.

Una volta messo in moto il 2.3 da 100 cavalli, apprezziamo subito la buona insonorizzazione. Anzi, a dire il vero la rombosità al minimo scompare al salire dei giri. Tonica la frizione, dalla corsa piuttosto lunga, mentre il cambio è preciso ma un pò contrastato, caratteristica che sembra sparire con l’uso: testando un veicolo con qualche chilometro sulle spalle (in pista, ne parleremo dopo) abbiamo riscontrato un comando più morbido. Il motore non è un fulmine, da il meglio fino a 3.500 giri e si ferma poi a 4.000. Sfruttando i sei rapporti, con 1a, 2a e 3a molto ravvicinate, si ottiene comunque un discreto spunto. Per lunghe percorrenze autostradali è preferibile la versione da 146 cavalli, che raggiunge e mantiene senza sforzo medie da Codice e spinge con forza anche sotto carico.

In pista, presso un centro ADAC, abbiamo potuto testare sia la frenata a furgone carico che l’intervento dell’ESP (di serie sui trazione posteriore). Beh, gli spazi d’arresto hanno dell’incredibile: da 100 orari siamo sui livelli di una buona vettura, considerando però che abbiamo 200 kg caricati. Eccellente anche la stabilità del veicolo, davvero irreprensibile. Per testare l’ESP utilizziamo la versione più “critica”, ovvero il furgone a passo lungo con trazione posteriore e 600 kg di carico. Lo slalom mette in luce l’intervento deciso del controllo elettronico, che dapprima tenta di stabilizzare il veicolo frenando le ruote, per poi “tagliare” deciso la potenza quando la manovra si fa più rischiosa. Il risultato? Opel Movano è un veicolo a prova di pazzo!

Ora non resta che attendere i prezzi, in arrivo a maggio. Sarà proprio il listino a fare la differenza rispetto ai protagonisti di casa Fiat-PSA, Iveco, Mercede-Volkswagen e Renault, viste le qualità indubbie messe in mostra dal nuovo Opel Movano.

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