Pininfarina Sergio Concept

Pininfarina Sergio Concept
Anticipata da alcuni teaser, è stato svelato al Salone di Ginevra 2013 il concept Pininfarina Ferrari Sergio. Una show car che si ispira al passato della Casa di Maranello con un approccio futuristico.
Il nome è un tributo alla storia di uno dei più famosi designer italiani che ha legato il suo nome all’industria automobilistica ed in special modo alla Ferrari. Un omaggio che ha trovato il pieno sostegno del presidente Ferrari, Montezemolo, e di tutta l’azienda modenese. 

Pininfarina Ferrari Sergio Concept, barchetta biposto del futuro
La Pininfarina Ferrari Sergio Concept è un concept di una barchetta biposto, da sempre modello inteso come oggetto esclusivo capace di trasportare su strada il concetto di sportività, la gioia della guida, la passione di chi pensa all’automobile come ad un’ineguagliabile fonte di emozioni, il piacere di ammirare le forme essenziali di una fuoriserie disegnata da Pininfarina.
L’indissolubile legame tra Pininfarina e Ferrari, nato nel 1952, ha creato alcune delle auto sportive più apprezzate del dopoguerra. Tornare al fascino della barchetta Ferrari biposto, compatta, decisamente sportiva, è del resto la base perfetta per legare con un filo ideale il passato al futuro della Pininfarina.
La Pininfarina Ferrari Sergio Concept è una barchetta radicale, esclusiva ed essenziale che respinge elementi superflui ed è orientato alle performance. Una scoperta che fa riferimento esplicito alle vetture da corsa: infatti la Ferrari Sergio Concept non contemplare un cupolotto per la protezione degli occupanti, per i quali sono invece previsti due caschi.

Pininfarina Sergio Concept, espressione della tradizione Ferrari
La Pininfarina Sergio Concept trasuda la tradizione Ferrari: infatti la meccanica di questa barchetta concept è quella della Ferrari 458 Spider, immutata anche nel passo e nelle carreggiate mentre lo stile è una libera interpretazione del concetto di design secondo Pininfarina. I designer del carrozziere italiano hanno scavato nella storia e pensato a precedenti prototipi su base Ferrari, come per esempio la Mythos del 1989 e la Rossa del 2000. Un approccio che rimanda anche alle fuoriserie di Pininfarina su base Ferrari, come la Testarossa Spider realizzata per l’Avv. Agnelli nel 1987 o la Ferrari F360 Modena Barchetta del 2000 destinata al presidente Montezemolo.
La Pininfarina Ferrari Sergio Concept è una visione moderna della due posti scoperta a motore posteriore centrale che riprende le volumetrie ed i trattamenti di superfici delle migliori realizzazioni di Pininfarina per Ferrari degli anni ‘60 e ’70.

Design della Pininfarina Ferrari Sergio Concept
Come ha sempre dimostrato, anche questo concept Pininfarina suscita emozione e la sua realizzazione non si basa su un nuovo, ipotetico prodotto di grande serie, ma sulla creazione di un oggetto eccezionale in grado di esprimere il DNA Pininfarina.
La Sergio si distingue per uno stile estremamente semplice e limpido, memorizzabile al primo sguardo.
Le proporzioni estreme si esprimo in una interpretazione scultorea della classica barchetta: l’avantreno ha  un volume dinamico collegato al posteriore proiettato in avanti tramite un innesto longitudinale nero che diventa quindi la linea guida del design. Attraverso il passaggio estremamente fluido da un corpo all’altro si è ottenuta così una forma omogenea nella sua accentuata muscolarità.
Il  legame con i modelli Ferrari anni ’60 è visibile grazie ai parafanghi protuberanti e sensuali ispirati a quelli delle auto sportive e da competizione di quell’epoca. La leggerezza estrema della Ferrari Sergio Concept è diretta conseguenza della ricerca aerodinamica.
Come da tradizione Pininfarina, il design non è fine a se stesso ma integra funzionalità e senso estetico. Lo sviluppo anteriore semiflottante con lo spoiler sotto il frontale esprime forza estetica ed è al tempo stesso funzionale per la stabilizzazione del carico aerodinamico e dello scambio termico. Così pure il deflettore aerodinamico davanti all’abitacolo crea un parabrezza virtuale tramite la deviazione del flusso d’aria, proteggendo i passeggeri dalle turbolenze. Il rollbar, disegnato come una superficie alare, è accordato perfettamente all’evoluzione del flusso proveniente dalla parte anteriore, aggiungendo un ulteriore effetto di deportanza. Infine, il nolder posteriore e l’estrattore chiudono il disegno dell’auto in maniera efficace e funzionale. Sempre in tema di aerodinamica, anche lo specchietto retrovisore assume una forma fluida che, accordata con il flusso in uscita dal deflettore anteriore, aiuta a deviare l’aria dalle teste dei passeggeri.
Per esaltare la purezza dello stile Pininfarina, tutte le parti tecniche della Sergio (maniglie, alettoni, fori prese aria) sono concentrate nelle parti scure della carrozzeria, lasciando così libere le parti verniciate in rosso.
Nella tradizione delle barchette sportive, anche le portiere della Sergio hanno un’apertura a rotazione verticale per facilitare l’accesso e salvaguardare, al tempo stesso, la rigidità massima della struttura sulla fiancata, come nelle auto da competizione.
Sul frontale, la Sergio riprende e sviluppa in chiave futuristica il tema classico di Pininfarina dell’integrazione dei fari in un unico elemento trasversale trasparente, come nella Dino Berlinetta Speciale del 1965. In particolare, i proiettori cilindrici in alluminio con luci a LED sono incastonati in un blocco cristallino di plexiglas che ne diffonde la luce.
Nel posteriore le luci reinterpretano i temi circolari propri della storia Pininfarina-Ferrari trasformandoli in elementi funzionali aperti le cui forme garantiscono al tempo stesso la funzione illuminante e lo scarico dell’aria calda in uscita dai radiatori dell’olio.
Il cofano motore posteriore riprende la grafica a fori circolari iconica di altre realizzazioni storiche di Pininfarina. Lo stesso trattamento è applicato allo specchio di poppa per facilitare il raffreddamento del vano motore e rappresenta al meglio la perfezione e l’atemporalità assoluta insita nel DNA Pininfarina.
Per il colore carminio della carrozzeria, è stata fatta una ricerca sul rosso d’origine della Dino Berlinetta Speciale, molto intenso e profondo, arrivando a svilupparne una versione moderna con l’inclusione di particelle metallizzate e un effetto profondità multistrato.
I cerchi costituiscono un elemento di contrasto rispetto al resto della vettura. Alle superfici morbide della carrozzeria contrastano, infatti, forme più tecniche improntate alla ricerca di leggerezza e performance. La loro finitura in colore dorato è un evidente rimando alle berlinette da corsa anni Settanta, anche se il trattamento è in chiave moderna con le superfici delle razze in alluminio spazzolato a mano.

Abitacolo della Pininfarina Ferrari Sergio Concept
La Sergio è calata sulla meccanica di una Ferrari 458 spider completamente ricarrozzata, nel rispetto della tecnologia d’origine e delle sue performance ed adottando plancia, struttura sedili, tunnel centrale e volante preesistenti di serie. L’abitacolo, improntato all’essenzialità e alla funzionalità estrema, si sviluppa come naturale estensione delle superfici esterne: la parte nera dell’esterno scivola nell’auto e crea la vasca in cui sono integrati i componenti tecnici di serie.  Anche il cofano motore scende verso l’interno fino ad avvolgere la parte posteriore dei sedili. I pannelli porta integrano le funzioni di maniglia, tiraporta e bracciolo e sono disegnati come elementi flottanti separati dalla vasca.   
Un elemento di innovazione è costituito dai poggiatesta flottanti ed aerodinamici collegati al rollbar anziché al corpo dei sedili, diventando quasi elementi dell’esterno più che dell’interno. Oltre a garantire la massima purezza delle linee, questa soluzione funge anche da carenatura delle teste nella parte posteriore.
Davanti al pannello porta, in un piccolo incavo del canale, sono alloggiati i due caschi. Realizzati su disegno specifico della Pininfarina Extra in collaborazione con Newmax, i caschi della Sergio sono personalizzati con il colore dell’esterno vettura.
I sedili sportivi sono rivestiti in cuoio grigio chiaro anticato associato  ad un tessuto dalla trama tecnica con richiami di colore bronzato. Queste finiture si accordano al colore titanio d’origine delle parti tecniche di serie. Sui sedili, poi, i tessuti sono completati dall’inserimento di borchie metalliche che richiamano il tema stilistico dei dettagli dell’esterno.

Studi aerodinamici per una sportiva leggera e confortevole
Per trasformare la Ferrari 458 Spider nel Pininfarina Ferrari Sergio Concept sono state apportate modifiche di carrozzeria supportate da calcoli e prove nella Galleria del Vento di Grugliasco per ottimizzare le prestazioni aerodinamiche.
La nuova carrozzeria in carbonio ha portato ad un risparmio di peso di circa il 10% in rapporto alla carrozzeria originale in alluminio, a tutto beneficio delle prestazioni.
Rispetto alla vettura d’origine, poi, sono stati inseriti cerchi in lega leggera monodado da 21 pollici, con disegno specifico, e un mozzo derivato dalla versione 458 Challenge; nuovi fanali posteriori a led; nuovi gruppi ottici anteriori specifici inseriti nel paraurti; porte specifiche, di piccole dimensioni, senza vetri e con apertura inclinata verso l’alto di 45 gradi; nuovo top plancia; sedili modificati, con nuovi poggiatesta fissi, scollegati dal sedile. Sono stati invece eliminati il tetto, il parabrezza e la panchetta posteriore.
È stato eliminato il parabrezza e per ovviare al flusso d’aria (ed alla sua pressione) diretto a pilota e passeggero è stato realizzato un profilo alare, inserito in una sagoma del cofano anteriore, che produce una duplice deviazione del flusso di aria in ingresso nell’abitacolo. La prima deviazione è realizzata dall’ala stessa, la seconda dall’aria che accelera nel canale creato tra il profilo alare e la corrispondente forma della sagomatura nel cofano. In questo modo l’aria passa al di sopra delle teste del conducente e del passeggero, aumentando notevolmente il comfort. Questo effetto aerodinamico contribuisce peraltro ad accrescere la deportanza sull’asse anteriore della vettura. Il parabrezza virtuale risulta efficace già a partire da 50km/h.
Questo carico aerodinamico è stato recuperato attraverso un’ala inserita nel paraurti anteriore. L’ala è calcolata in forma e dimensioni tali da dare il carico necessario alle varie velocità e, nel contempo, consentire un corretto afflusso di aria ai radiatori dell’impianto di raffreddamento, posti all’anteriore, in posizione centrale.
Un apposito roll-bar  a cui è stato applicato uno spoiler fisso che aumenta il carico aerodinamico sul retrotreno migliora la protezione degli occupanti.
I designer Pininfarina non hanno tralasciato alcun dettaglio (estetico e aerodinamico), nemmeno lo specchietto retrovisore centrale, la cui forma  è stata ottimizzata per raccordarsi aerodinamicamente con il flusso d’aria del parabrezza virtuale. L’aria di aspirazione del motore è convogliata dalle prese d’aria presenti nelle due fiancate. Le prese d’aria alla base del roll-bar convogliano l’aria di raffreddamento ai radiatori dell’olio.

Prestazione della Pininfarina Ferrari Sergio Concept
Complessivamente la Sergio offre delle prestazioni da vera sportiva, con una scocca dalla rigidità torsionale superiore a quella dello spider di origine, grazie alla riduzione delle dimensioni delle porte, e con una riduzione della massa totale di circa 150kg rispetto alla spider. Questo consente un’ottima maneggevolezza ed un ulteriore miglioramento dell’accelerazione, il cui valore sullo 0-100km/h, già al vertice della categoria, è stimato scendere al di sotto dei 3,4 secondi.

Caratteristiche tecniche della Pininfarina Ferrari Sergio Concept
Lunghezza massima: 4550 mm
Larghezza massima: 1940 mm
Altezza massima: 1140 mm
Volume bagagliaio: 110 litri
Power train (origine Ferrari 458 Spider): V8 4499cc.; cambio sequenziale 7M+RM
Package: 2 porte, 2 posti
Telaio: origine 458 Spider           
Cx X  S: inferiore alla vettura origine di circa il 5%                  
Massa: circa 1280 kg
Velocità massima: circa 320 Km/h
Accelerazione da 0 a 100: inferiore a 3,4 secondi

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