Provata la gamma GPL Opel: Corsa, Meriva, Astra, Insignia e Zafira Tourer

Gamma Opel a GPL
Opel rilancia l’offensiva sulle alimentazioni “alternative”, le uniche (per il momento) in grado di limitare i “danni” del rally dei carburanti ed anche di abbattere le emissioni. Da settembre, la potenziata gamma OpelGplTech coprirà ancora più segmenti: attualmente si compone di Opel Corsa GPL (3 e 5 porte), Opel Meriva e Opel Astra (5 porte e Sports Tourer), ma con l’autunno includerà anche Opel Insignia e Opel Zafira Tourer. A Rüsselsheim – lo storico “insediamento” del marchio controllato da General Motors che il Ceo Karl Frieridch Starcke ha dovuto “difendere” in seguito alle numerose indiscrezioni di stampa che parlano del suo depotenziamento – Opel mette in vetrina i veicoli dalla divisione Special Vehicles Gmbh, che nel solo 2012 conta di convertire 50 mila auto, tra cui anche diverse unità per la Polizia tedesca.

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Italia, la patria del GPL
La sola Italia assorbe il 75% dei modelli a gpl (e benzina) di Opel. La rete di distribuzione nazionale (la seconda d’Europa dopo la Germania) conta su quasi 3.000 stazioni di servizio (35.000 in Europa). Il fatto che le conversioni vengano realizzate direttamente da Opel (anche utilizzando la tecnologia italiana di Landi) assicura una garanzia biennale, oltre che una progettazione dedicata (ad esempio con valvole e sedi valvola specifiche e altro ancora) e quindi gli stessi intervalli di manutenzione dei motori benzina (30 mila chilometri). Fanno eccezione i filtri (15-18 euro) e le candele, che devono essere sottoposte a controlli, ma non necessariamente a sostituzioni. I veicoli a Gpl emettono fino al 15% di CO2 in meno e fino all’80% di ossido di azoto (NOX) in meno rispetto a quelli con motori “convenzionali”. Grazie al doppio serbatoio, è possibile raggiungere i 1.400 chilometri di autonomia.

Il poker a GPL di Opel
Opel Corsa GPL , versione ecologica della rivale diretta di nuova Renault Clio e la più venduta in Italia a doppia alimentazione, noleggi esclusi, è disponibile con il motore 1.2 GPL-Tech da 83 cavalli e nella versione 3 porte consuma 6,8 litri di GPL, pari ad emissioni 110 grammi di CO2 per chilometro. Nella versione 5 porte il consumo sali a 7,1 litri. L’autonomia a gpl è di 490 chilometri, ma se si calcola anche quello a benzina si arriva a 1.300. Opel Meriva (con FlexDoors) monta invece l’1.4 GPL-Tech Turbo da 120 cavalli (7,6 litri di gpl per 100 chilometri) che vale una percorrenza a gpl di 500 chilometri (1.375 totali). Le due versioni di Opel Astra dispongono della stessa unità, però più potente, da 140 cavalli (servono tutti): i consumi sono di 7,9 litri per la 5 porte e di 8,1 per la familiare. L’autonomia arriva a 480 chilometri in pura modalità gpl (1.400 in totale). A settembre Opel lancerà anche la nuova Zafira Tourer e le tre versioni di Insignia a doppia alimentazione. Entrambi i modelli saranno equipaggiati con l’unità 1.4 turbo GPL-Tech con motore turbo.

Impianto “gratis” fino a fine maggio
Secondo le stime di Opel, per ammortizzare il maggior prezzo di acquisto di una vettura a doppia alimentazione serve circa un anno e mezzo. Tuttavia, fino a fine maggio (ma non è detto che l’offerta non possa venire prolungata), i 2.000 euro del differenziale vengono assorbiti dalla rete. Così, ad esempio, Opel Corsa a gpl costa quanto quella a benzina, ovvero 12.350 euro. Un’offerta decisamente interessante, perché con 20 euro di gpl si possono percorre fino a 287 chilometri (solo con il metano si va più lontano). Dopo l’impennata di immatricolazioni del 2008 “drogata” dagli incentivi governativi (16% di quota), le immatricolazioni sono tornate a scendere, ma nel 2012 hanno ripreso a salire, sostenute dal rally dei carburanti: in aprile avevano raggiunto il 6%. Fiat (con Lancia) e Opel (con Chevrolet) controllano quai i due terzi di questa “nicchia” di mercato.

La conversione diretta di Opel attraverso la Speciale Vehicles Gmbh si riflette anche negli interni. Perché il comando che riguarda la doppia alimentazione è inserito a pieno titolo nel cruscotto. E anche il computer di bordo è in grado di rilevare e distinguere tra i consumi. Naturalmente, non è semplice avvicinare quelli dichiarati nel ciclo misto, ma in ogni caso il Gpl garantisce costi di esercizio più contenuti. Al volante, meglio Corsa e, soprattutto, Astra, rispetto a Meriva, anche se chi opta per questa soluzione non lo fa certo per “bruciare i semafori”. Si tratta di una scelta “razionale” sul fronte delle percorrenze e delle emissioni.

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