Quattro ruote da cinema: i veicoli che hanno reso leggendaria la saga Mission Impossible

Il 22 maggio 2025 segna una data storica per gli appassionati di cinema d’azione. Mission: Impossible – The Final Reckoning, l’ottavo e ultimo capitolo della leggendaria saga, arriva finalmente nelle sale dopo la premiere mondiale di Tokyo e la prestigiosa proiezione al Festival di Cannes.

Con un budget monstre di 300/400 milioni di dollari e i suoi 170 minuti di pura adrenalina, il finale di Christopher McQuarrie promette di chiudere in bellezza una storia iniziata nel 1996. Ma mentre Ethan Hunt si prepara al confronto finale con l’intelligenza artificiale ribelle Entity e il villain Gabriel, è il momento perfetto per ripercorrere quella che è diventata una delle tradizioni più affascinanti della saga: la scelta dei veicoli.

Non semplici mezzi di trasporto, ma veri personaggi che raccontano storie di stile, adrenalina e carattere attraverso inseguimenti che sono entrati nella storia del cinema.

La piccola italiana che ha conquistato Roma

Quando tutto lasciava pensare a una fuga spettacolare su una hypercar, Ethan Hunt ha sorpreso tutti. Al volante di una Fiat 500 gialla degli anni ’60, ha trasformato le strade di Roma in un circuito da sogno. La scelta non è casuale.

Lunga appena 297 cm, questa piccola italiana nasconde un carattere che va ben oltre le dimensioni. La Nuova 500, così chiamata quando debuttò nel 1957, ha fatto della compattezza la sua arma vincente. Nel caos romano di Dead Reckoning Part One, mentre i nemici si perdono tra vicoli stretti e piazzette affollate, la 500 si muove come un pesce nell’acqua.

La rivista Hagerty l’ha definita little yellow star, protagonista inaspettata della scena più sorprendente del film. Non è un caso che questo modello sia al secondo posto tra le city car più cercate su Subito Motori nel 2024. 70 anni dopo il debutto, continua a incarnare quello spirito di libertà urbana che solo un’italiana sa regalare.

La sequenza delle scalinate romane ha dimostrato come una vettura pensata per la città possa diventare eroina di una fuga rocambolesca. Piccola fuori, immensa per fascino: ecco perché la 500 è diventata un’icona che va oltre il cinema.

Land Rover Defender 110 Station Wagon Mission Impossible: Rogue Nation

Il gladiatore britannico dei terreni impossibili

Il Marocco non perdona errori. Strade sterrate, sabbia che penetra ovunque, temperature che mettono a dura prova qualsiasi meccanica. Per le scene di Rogue Nation, la produzione ha scelto un veterano: il Land Rover Defender 110 Station Wagon del 1990.

Sotto il cofano, il motore turbodiesel 300 TDI da 2.5 litri eroga una potenza che non impressiona sulla carta, ma che sa farsi rispettare quando l’asfalto finisce. La trazione integrale permanente e la robustezza leggendaria del Defender hanno permesso di affrontare le strade tortuose della Kasbah di Rabat come se fossero un parco giochi.

Nato come veicolo militare, il Defender ha sempre avuto nel DNA la capacità di andare dove altri non osano. Alto 201 cm e largo 179, non passa inosservato, ma è quando il terreno si fa difficile che mostra il suo vero carattere. La sequenza marocchina ha celebrato questo spirito off-road che lo ha reso leggenda.

Non stupisce che sia al secondo posto tra i fuoristrada più ricercati su Subito Motori nel 2024. Il Defender rappresenta quella filosofia britannica che fa della solidità e dell’affidabilità i suoi punti di forza. Quando finisce l’asfalto, inizia il divertimento.

BMW M3 F80 Mission Impossibile: Rogue Nation

Bavarese di razza per inseguimenti al cardiopalma

La BMW M3 F80 del 2014 ha trasformato le strade tedesche in un circuito da Formula 1. In Rogue Nation, questo gioiello bavarese ha accompagnato Ethan Hunt in sequenze che hanno fatto trattenere il fiato agli spettatori di tutto il mondo.

Il motore biturbo da 3 litri eroga 431 CV, che si traducono in prestazioni da brivido. 0-100 km/h in 4,1 secondi e una velocità massima di 250 km/h (limitata elettronicamente) rendono la M3 una delle sportive più desiderate al mondo. Gli interni in pelle bianca e la carrozzeria argento del modello cinematografico hanno aggiunto quel tocco di eleganza che solo BMW sa dare.

Ma la vera storia si nasconde dietro le quinte. Uno dei telai utilizzati per le riprese, crivellato di fori di proiettile, oggi riposa nello stabilimento BMW di Garching, vicino Monaco. Un trofeo che testimonia l’intensità delle scene girate per il film.

La M3 è al primo posto tra le sportive più cercate su Subito Motori nel 2024. Non è solo questione di prestazioni, ma di quella filosofia bavarese che fa dell’equilibrio tra potenza e controllo la sua firma distintiva. Ogni curva diventa un’occasione per dimostrare che la precisione tedesca non è solo una leggenda.

Honda CRF250 R Mission Impossibile: Dead Reckoning Part One

Due ruote verso l’infinito e oltre

La Honda CRF250 R ha scritto una delle pagine più spettacolari della saga. In Dead Reckoning Part One, Tom Cruise si è letteralmente lanciato nel vuoto dalla cima di una scogliera norvegese. Senza controfigure, senza trucchi digitali. Solo l’attore, la moto e un coraggio che ha dell’incredibile.

La CRF250 R è stata modificata appositamente per il film. Verniciata in livrea custom e privata di tutti i marchi Honda per accordi di product placement con BMW, questa cross ha dimostrato una versatilità che va ben oltre l’uso tradizionale. Dai tetti di Londra alle scogliere norvegesi, si è adattata a ogni situazione.

Motore monocilindrico da 250cc, telaio leggero e sospensioni progettate per assorbire gli impatti più violenti: la CRF è nata per dominare i tracciati off-road più impegnativi. Ma la sequenza cinematografica ha mostrato come possa trasformarsi in uno strumento di fuga urbana quando serve.

Al secondo posto tra le cross più cercate su Subito Motori nel 2024, la Honda ha conquistato una nuova generazione di appassionati. La scena del salto dalla scogliera ha richiesto mesi di preparazione e ha dimostrato che, quando si tratta di adrenalina, due ruote possono valere più di quattro.

Mission Impossible: The Final Reckoning

The Final Reckoning: l’ultimo capitolo di una leggenda

Mission: Impossible – The Final Reckoning rappresenta molto più di un semplice sequel. È la conclusione di un’era che ha ridefinito il cinema d’azione e il rapporto tra veicoli e narrazione cinematografica. Christopher McQuarrie, alla regia dal 2015, ha costruito negli anni un linguaggio visivo unico dove ogni mezzo di trasporto diventa parte integrante del racconto.

Il budget record di 300/400 milioni di dollari ha permesso di realizzare sequenze che sfidano i limiti del possibile. Dalle riprese iniziate a marzo 2022 tra Regno Unito, Malta, Sudafrica e Norvegia, fino alla conclusione nel novembre 2024, ogni dettaglio è stato curato per offrire uno spettacolo senza precedenti.

La trama vede Ethan Hunt alle prese con l’intelligenza artificiale ribelle Entity, nascosta in un sottomarino russo affondato. Ma al di là della fantascienza, il cuore pulsante rimane quello di sempre: l’uomo e le sue macchine contro l’impossibile. Il confronto finale con Gabriel promette di alzare ancora l’asticella delle sequenze d’azione.

Con 170 minuti di durata e previsioni di incasso da 80/110 milioni nel primo weekend, The Final Reckoning si prepara a scrivere l’ultimo capitolo di una saga che ha saputo evolversi senza mai perdere la sua anima. Tom Cruise, a 62 anni, continua a stupire con acrobazie che sfidano le leggi della fisica e del buon senso.

Dal grande schermo al garage di casa

La magia di Mission: Impossible non finisce quando si spengono le luci del cinema. Con The Final Reckoning che chiude una saga durata quasi 30 anni, ogni veicolo visto sullo schermo racconta una storia che continua nella vita reale, trasformando i sogni in progetti concreti.

Subito Motori ha registrato un interesse crescente per tutti i modelli protagonisti della saga. La Fiat 500 d’epoca, il Land Rover Defender, la BMW M3 e la Honda CRF: ognuno di questi veicoli è oggi accessibile a chi vuole portare un pezzo di cinema nel proprio garage.

Il fenomeno del product placement ha dimostrato la sua efficacia nel corso degli anni. Le partnership strategiche tra case automobilistiche e produzioni cinematografiche creano un legame emotivo che va oltre la semplice pubblicità. Quando un’auto diventa protagonista di una scena memorabile, si trasforma in un simbolo che parla direttamente alle emozioni.

LISTINO E OFFERTE SPECIALI
TUTTO SU Land Rover M3
Articoli più letti