I dati dei primi mesi del 2025 raccontano una storia di ripresa incoraggiante: le immatricolazioni di veicoli elettrici hanno registrato un balzo decisivo, soprattutto in Italia, dove si è toccato un +63,3% su base mensile, secondo quanto emerge dallo Smart Mobility Report 2025 dell’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano. Una crescita che sembra riflettere non solo un’offerta più ampia e competitiva, ma anche una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori.
Il cambiamento è tangibile quando si osservano le nostre strade: dai quadricicli elettrici che sfrecciano tra le ZTL alle auto elettriche che ricaricano silenziosamente nei parcheggi.
La trasformazione però non riguarda solo i veicoli privati. L’elettrificazione sta coinvolgendo tutte le componenti della mobilità: autobus pubblici e privati, veicoli commerciali, veicoli per la sharing mobility. Un ecosistema che si sta evolvendo rapidamente, supportato anche dai finanziamenti del PNRR.
Nonostante i segnali positivi, l’Italia deve ancora colmare un gap significativo. Nel 2024 la quota del mercato BEV italiano si è fermata al 7,5%, la più bassa tra quelle dei grandi mercati europei. Un dato che evidenzia come la transizione ecologica dal punto di vista della mobilità nel nostro paese continui a procedere con una certa lentezza.
Le resistenze non sono solo culturali. Sebbene si stiano diradando le preoccupazioni sui costi iniziali più elevati e sull’autonomia, la strada da percorrere nel nostro Paese è ancora lunga.
La strada verso una mobilità urbana completamente sostenibile è ancora lunga, ma le basi ci sono tutte. Le tecnologie si stanno perfezionando, i prezzi scendono e la consapevolezza ambientale cresce. Diverse case automobilistiche stanno dimostrando che è possibile coniugare design innovativo, sostenibilità e praticità urbana in veicoli pensati specificamente per le esigenze delle città moderne.
L’obiettivo è ambizioso: per restare al passo con gli obiettivi del 2030, sarà necessario mettere in circolazione circa 1 milione di nuove auto elettriche all’anno, per raggiungere i 6,6 milioni previsti dal PNIEC. Una sfida che richiede non solo incentivi economici, ma anche investimenti in infrastrutture e una comunicazione efficace sui benefici della mobilità elettrica.
L’innovazione tecnologica sta accelerando questa transizione. Dalle microcar elettriche guidabili dai 14 anni alle soluzioni di ricarica sempre più veloci e accessibili, il panorama si sta arricchendo di opzioni per ogni esigenza.
Le aziende specializzate in mobilità urbana stanno ridefinendo il concetto stesso di trasporto cittadino, con veicoli compatti, efficienti e perfettamente integrati nell’ecosistema delle città intelligenti. La sfida ora è trasformare questa evoluzione tecnologica in una rivoluzione culturale, che renda la mobilità elettrica la scelta naturale per muoversi in città.
Con le giuste politiche di supporto e una crescente offerta di veicoli accessibili, l’Italia può recuperare il terreno perduto e diventare protagonista della mobilità sostenibile europea.
Le città del futuro si stanno costruendo oggi, strada dopo strada, ricarica dopo ricarica. E la rivoluzione silenziosa che sta trasformando il modo di muoversi nelle nostre città è solo all’inizio.