Tutti i vantaggi dell’auto a metano nel 2019

Fra le alimentazioni alternative più interessanti degli ultimi anni c’è il metano, un gas naturale che siamo soliti impiegare nelle nostre cucine per azionare i fornelli. Negli anni le case costruttrici hanno volto la propria attenzione al metano per diverse ragioni, a cominciare dal prezzo competitivo per un rifornimento (siamo a circa 1€ per un chilo di carburante) e continuando con il ridotto impatto ambientale rispetto alle altre alimentazioni. Vediamo quindi quali sono, nel dettaglio, i maggiori vantaggi derivati dall’impiego di motori a CNG, Gas Naturale Compresso.

1. il metano è il carburante più economico

Come già detto, il metano è il carburante più economico attualmente a disposizione per un mezzo a motore. Rispetto alla benzina il costo per chilometro è ridotto di circa due terzi, confrontato con il GPL invece è inferiore di un terzo. Se è vero che il Gas di Petroli Liquefatti ha un minor costo alla pompa è altrettanto vero che in termini di rendimento il metano risulta molto più efficace, permettendoci quindi di fare più strada a parità di spesa.

Il metano se abbinato ad una vettura efficiente come la Volkswagen Golf TGI può competere ad armi pari con le stesse auto elettriche considerando che con la Golf a metano si percorrono fino a 422 chilometri nel ciclo WLTP spendendo 13€. Valori pressochè analoghi ad una vettura elettrica di pari dimensioni e peso.

Prendiamo infine in considerazione anche l’idrogeno, un carburante ancora poco sfruttato ma visto da molti come una reale alternativa: un litro di idrogeno costa all’incirca 1,70€, il che lo porta ad essere meno conveniente anche rispetto alla benzina.

2. il metano è un gas naturale, più pulito di benzina, Diesel e GPL

Un’auto a metano rilascia molta meno Co2 nell’atmosfera rispetto ad una a benzina, che come il Diesel emette anche polveri sottili PM10 e PM2.5, il particolato che viene spesso additato come principale responsabile dell’inquinamento delle nostre città di cui il metano è privo.
A questo si aggiunge una drastica riduzione degli agenti Nox, l’ossido di azoto che viene emesso per circa il 90% in meno rispetto ad un’auto equivalente alimentata a gasolio e del 70% in meno di una a benzina. Infine va considerato che, grazie agli scarti delle nostre cucine, dell’agricoltura e di altri frangenti in cui viene prodotto rifiuto “umido”, è possibile ricavare il biometano, che in ottica futura potrebbe coprire parte del fabbisogno della popolazione.

3. Le auto “nate” a metano non perdono prestazioni e bagagliaio

Lo abbiamo scoperto durante la prova della nuova Volkswagen Golf TGI, equipaggiata per l’appunto da un motore a quattro cilindri da 1.5 litri con 130CV alimentato a gas naturale. In questo caso specifico il motore è stato interamente sviluppato con l’obiettivo dell’ottimizzazione per l’impiego di metano: il ciclo Miller con turbo a geometria variabile, scelto dai tecnici tedeschi per la progettazione del TGI, premia il rendimento migliorando così la percorrenza chilometrica, il tutto senza rinunciare alle prestazioni.

Rispetto alle note soluzioni aftermarket, in cui i motori a benzina vengono adattati per funzionare a metano, non si verifica più una riduzione delle prestazioni. Discorso simile per il bagagliaio che viene soltanto leggermente ridotto e non in gran parte sacrificato dalla presenza di ingombranti bombole in acciaio. I serbatoi, due in materiale composito e uno più piccolo in acciaio, sono infatti integrati nella vettura. Va poi ricordato che la Golf è una vettura monofuel e quindi essendo omologata esclusivamente a metano è esente da larga parte dei blocchi del traffico in caso di innalzamento delle emissoni dei gas nei centri storici. Il quarto serbatoio a benzina inferiore ai 10 litri è infatti considerato dal codice come ausiliare.

4. La rete di distribuzione conta più di 1.300 stazioni

Col passare degli anni la rete di distribuzione è andata ad ampliarsi in maniera sempre più capillare sul territorio italiano che, ad oggi, può contare su oltre 1.300 stazioni di servizio, alcune delle quali (in particolare quelle aperte lungo le autostrade) offrono i servizi di rifornimento 24 ore al giorno. Vale la pena ricordare poi che, da aprile 2019, il decreto legge sul self service di metano è stato vagliato ed approvato dalla commissione europea e sarà presto legge in Italia.

Infine, per chi non volesse assolutamente rinunciare alla propria fornitura, esistono alcune aziende designate a portare il gas metano nelle nostre case: si può infatti installare una colonnina ad alta pressione e caricare la propria auto nel garage di casa, andando poi a saldare il dovuto direttamente attraverso la bolletta del gas. Questa è ovviamente una soluzione più interessante per le flotte aziendali che possono rifornire i mezzi a metano di notte o quando il personale è in sede partendo sempre col pieno.

5. Un’auto a metano può andare ovunque

Diversamente dal GPL il metano è più leggero dell’aria e questo permette l’ingresso delle auto a gas naturale anche nei parcheggi sotterranei. Essendo considerato un carburante pulito poi, le auto a metano possono circolare liberamente nei giorni del blocco del traffico in gran parte dei comuni d’Italia. Va infine smentito il falso mito sui problemi delle auto a metano in alta quota: noi, ad esempio, abbiamo scelto di portare una Volkswagen Golf a metano in cima al Monte Baldo, sul Lago di Garda, ad un’altezza di 2.218 metri s.l.m. senza riscontrare problemi o complicazioni di sorta. I problemi di “carburazione” sono un retaggio storico degli Anni Ottanta!

6. Grande attenzione da parte delle case costruttrici

Negli ultimi anni molti costruttori si sono impegnati nella realizzazione di auto a metano native, garantendo elevati standard di qualità e sicurezza. Per citarne alcuni, il Gruppo Volkswagen offre l’alimentazione a metano su gran parte delle proprie auto in maniera capillare e trasversale: dal primo SUV a gas metano (SEAT Arona) alla prima coupé a 4 porte di lusso (Audi A5) per arrivare alla citycar ecologica (Volkswagen eco up!). Il Colosso tedesco ha preso in seria considerazione questo mercato sviluppando motori ad hoc e soluzioni inedite. In questo modo si ha sempre il pieno supporto della casa madre nella manutenzione e nell’assistenza.

7. La monovalente paga meno tasse

Le auto monovalenti a carburante ecologico, ovvero con serbatoi di benzina ridotti, prevedono uno sconto sulla tassa di circolazione che parte dal 75% ed arriva fino all’esenzione totale in alcune regioni. Tuttavia monovalente non significa che, una volta esaurita la vostra scorta di gas metano, vi troverete a piedi: buona parte delle vetture in commercio offrono un’autonomia comunque superiore ai 100Km con la sola benzina.

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