Volvo V50 Powershift – Test Drive

Prova su strada Quando arriviamo alla sede della Volvo, a Bologna, nel piazzale ci sono una quindicina di V50 ad attenderci, tutte schierate fanno bella mostra della loro nuova veste più grintosa. Effettivamente da subito l’impressione che si ha è proprio questa: una maggior grinta e un design più moderno che la fanno sembrare adatta non solo alla tipica famigliola che porta i bimbi al mare la domenica, ma adatta anche a condurre l’uomo d’affari o lo “schiavo” della moda, sembra essere cresciuta e diventata più versatile, oltre che più accattivante. La mascherina anteriore su cui si staglia il marchio è ora nera e più sportiva con la colorazione nera e gli elementi verticali che la definiscono meglio. I gruppi ottici sono stati ridisegnati e ora contornano in modo evidente, ma non esagerato la parte posteriore dell’auto; gli stop sono stati aggiornati con l’adozione dei led che oltre ad essere più visibili, diciamolo, sono anche più alla moda. Proprio questa ricerca di una maggiore compenetrazione della tendenza automobilistica ha portato anche all’adozione di luci di posizione a “faretto”, sulla falsa riga delle cugine teutoniche che già le adottavano; e proprio per avvicinarsi a quei parametri di moda che soffiano dalla Germania, non poteva mancare la pinzetta/antenna sul tettuccio, che oltre ad essere comoda, funzionale e poco invasiva, è anche una bella strizzata d’occhio a quanti sono attenti ai trend. Dentro è stata completamente ridisegnata: cambiano i pannelli delle portiere, cambia anche la consolle frontale che ora si estende fra i due sedili e comprende un “tunnel” portaoggetti. Più spazio per gli oggetti è stato l’imperativo nel ridisegnare gli interni. Il vano dietro alla consolle, però non è comodissimo nell’utilizzo, ma è pur sempre uno spazio in più in cui tenere qualcosa, oltretutto al riparo da sguardi indiscreti e malintenzionati. I comandi sono ben realizzati, facilmente comandabili e intuibili.

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