Peugeot Onyx Concept

Peugeot Onyx Concept presentata al Salone di Parigi 2012
Dai bambini ai più grandi, le supercar hanno sempre fatto brillare gli occhi e Peugeot lo sa bene. Così la casa francese si presenta all’appuntamento di casa, il Salone di Parigi 2012 (27 settembre – 14 ottobre) svelando una concept car da sogno: la Peugeot Onyx.
Ispirata dal mondo delle competizioni, sfrutta la tecnologia Peugeot Hybrid4 e monta un motore V8 ibrido HDi FAP in posizione centrale ed esplora nuovi materiali, leggeri e grezzi, per spingersi oltre nell’efficienza.
Ma non solo auto a Parigi per Peugeot, che infatti propone una gamma completa di mezzi per la mobilità personale: Concept bike Onyx e Concept scooter Onyx sono l’espressione di questa visione del futuro nei loro rispettivi universi.

Design della Peugeot Onyx Concept
La Onyx fin dal primo sguardo colpisce la sua silhouette estrema, dal CX di 0,30.
La carrozzeria aerodinamica è formata da materiali in contrasto per colore e sagomati a mano da un maestro artigiano. I parafanghi e le portiere sono realizzati con una lastra di rame puro, mantenuta volutamente nuda: naturale così che la sua superficie subisca modifiche nel tempo, quasi Onyx fosse un corpo vivo. Gli altri pannelli della carrozzeria, invece, sono in carbonio, dipinto di colore nero opaco.
Il frontale, che fende l’aria con grande efficienza, riunisce la calandra verticale e i gruppi ottici full LED, dalla forma affusolata e dalla superficie limitata allo stretto necessario. Il flusso d’aria si divide: una parte defluisce all’interno della carrozzeria per raffreddare il motore mentre l’altra sfugge sfiorando fiancate e tetto.
I gruppi ottici posteriori di Onyx adottano la firma luminosa a tre artigli caratteristica di Peugeot. Sostengono anche delle piccole alette, che orientano i flussi superiori e laterali. Questi si riuniscono più lontano possibile dalla carrozzeria per ridurre le perturbazioni.
Peugeot ha voluto rendere omaggio alla RCZ attraverso il padiglione a doppia bombatura e le arcate in alluminio. Perfettamente trasparenti, per consentire la visione della la struttura in carbonio e dell’abitacolo, la vetratura e il padiglione sono in PMMA, polimetacrilato di metile, e garantiscono agli occupanti una protezione ottimale grazie alla loro nano-struttura ultraresistente.
Le proporzioni di questa show car sono compatte: 4,65 metri di lunghezza, 2,20 di larghezza e 1,13 metri di altezza, per un peso totale di 1100 kg appena.

Prestazioni da supercar per la Peugeot Onyx
Materiali leggeri come carbonio e polimeri (la struttura centrale è costituita da 12 pezzi), know-how di Peugeot Sport e della Direzione Ricerca e Sviluppo del Gruppo, motore V8 ibrido HDi FAP da 3,7 lt/100 km imbullonato nella scocca in carbonio: non si può non pensare alle prestazioni che ispira il design della Onyx.
Il V8 con trazione posteriore eroga una potenza di 600 CV ed è abbinato ad un cambio sequenziale a 6 marce.
I cerchi da 20” montano pneumatici sviluppati appositamente da Michelin dalle dimensioni di 275/30 davanti e 345/30 dietro.
La tecnologia HYbrid4 recupera l’energia cinetica che viene normalmente persa in frenata. Stoccata nelle batterie agli ioni di litio, questa energia viene poi rilasciata in accelerazione, fornendo una potenza supplementare di 80 CV.
Onyx è dotata di un fondo piatto in carbonio che crea un notevole effetto suolo. Così gli elementi aerodinamici sono limitati allo stretto necessario, mediante estensioni della struttura in carbonio e mediante l’alettone mobile, che “carica” il retrotreno nelle fasi di frenata.

Abitacolo della Peugeot Onyx Concept
Il posto di guida della Onyx è innovativo e offre un’esperienza inedita.
Le porte permettono un facile accesso grazie alla loro cinematica in due movimenti. All’apertura, il pannello esterno in rame si separa dalla controporta, si apre lateralmente di alcuni centimetri prima di ruotare intorno al proprio asse di rotazione.
In contrasto con il look scuro della carrozzeria, l’abitacolo è rischiarato da un’atmosfera chiara dalla soglia al cielo del tetto.
Al pari della carrozzeria, fa poco uso di materiali e conserva solo quelli utili alla realizzazione dei pezzi e alla loro tenuta.
Composto di feltro compresso e stirato, l’abitacolo è privo di cuciture e raccordi creando intorno ai suoi occupanti un vero e proprio bozzolo che svolge la funzione assicurata in passato da diversi elementi: dispositivi insonorizzanti, pavimento, consolle alta, padiglione, sedili da corsa con un pezzo omogeneo che permette anche di ridurre la massa. Il comfort sportivo per gli occupanti è stato integrato con l’inserimento di schiume, sotto il feltro, a livello delle zone a contatto con il corpo.
I comandi si raggiungono senza distogliere lo sguardo dalla strada per cercarli. Il volante piccolo con la corona in feltro è a portata di mano e ospita, sul suo mozzo in carbonio, le palette del cambio.
La plancia è realizzata in un nuovo tipo di legno, il Newspaper Wood, prodotto a partire da giornali usati, assemblati e compressi per creare blocchi con i quali realizzare i vari pezzi. L’illusione ottica è perfetta, ma la comparsa dei caratteri di stampa svelano il segreto.
La plancia accoglie il quadro strumenti in posizione alta. Sul bordo del quadro strumenti, il regime motore e la velocità sono indicati con elementi metallici, che appaiono e scompaiono come i tasti di un pianoforte. Il funzionamento della motorizzazione diesel è indicato da schermi digitali.
Sul padiglione è presente una leva con dei toggle switch in alluminio, tra cui quello della messa in moto. Dietro a questa, una lamina trasparente visualizza le immagini delle telecamere della retromarcia: due sono situate nei retrovisori, la terza, panoramica, nel fascione paracolpi posteriore.
La consolle, anch’essa in feltro, celebra l’eccellenza dell’artigianato con un pezzo in cristallo, realizzato da un maestro della lavorazione del vetro soffiato. È il serbatoio del carburante, il cui livello è indicato nella parte superiore mediante fini cesellature. Ma, in un altro involucro interno, contiene anche l’”essenza” di questa supercar: diffuso nell’abitacolo dagli aeratori, questo profumo restituisce l’osmosi dei materiali utilizzati.
Infine, la consolle ospita i comandi della climatizzazione bizona, realizzati in una barra di alluminio, semplicemente lavorata al tornio, fresata e poi riassemblata.
Abitacolo e strada sono filmate da una telecamera installata tra i poggiatesta e le immagini sono proiettate su un tablet con touch screen, inserito nella plancia di fronte al passeggero, che funge anche da interfaccia per l’infotainment (informazioni e offerta di intrattenimento) della vettura.

Una superbike efficiente, Concept Bike Onyx
Forte dell’esperienza di Peugeot Cycles nel settore delle competizioni, le équipe hanno progettato una bicicletta da cronometro. Già nel 1998, una bicicletta Peugeot batteva il record di discesa sulla neve, raggiungendo i 212,139 km /h. Il Marchio è stato anche il primo, al Tour de France, a utilizzare biciclette da cronometro futuriste e rivoluzionarie. Infatti, gli ingegneri si erano già ispirati all’automobile con un lavoro in galleria del vento, un telaio monoscocca in carbonio, ruote profilate, freni a disco… e, per il ciclista, una tuta plastificata con un coefficiente di penetrazione dello 0%.
Per la Concept Bike Onyx, i designer di Peugeot Cycles si sono ispirati a Onyx per progettare una bici da cronometro futuristica.
Le linee tese e controllate del telaio monoscocca in carbonio ottimizzano l’aerodinamica della Concept Bike Onyx.
Realizzate nello stesso materiale, le ruote alte da 80 mm ed il reggisella sono profilati per aumentare le prestazioni complessive. Nulla disturba lo spostamento. Infatti, i cavi, i freni e la batteria sono completamente integrati.
La batteira fornisce energia al posto di guida, ad ala di aereo, in cui il ciclista trova intuitivamente i comandi elettrici per inserire le marce.
La posizione di guida è regolabile con la massima precisione affinché l’atleta formi un corpo unico con la sua bici. In questo modo, trarrà il massimo dalla sua condizione fisica, assistita in modo intelligente da una pedaliera ovale, che ottimizza la potenza.
Il pilota dispone ora di una bici da cronometro incisiva, per vincere con stile la sua corsa contro l’aria e contro il tempo.

Un supertrike ibrido, Concept Scooter Onyx
Le città si evolvono e con esse anche le offerte di mobilità. Al crocevia dei percorsi tra le 2 ruote motorizzate e l’automobile, il Concept Scooter Onyx propone un’alternativa su 3 ruote in grado di trasformarsi in moto o in scooter, in base ai desideri.
Prendendo in prestito i codici stilistici dalle automobili del Marchio, questo supertrike 2 in 1 svela una linea atletica con linee scultoree e uno pneumatico posteriore extra-large 200/50 da 17″ che lascia emergere lo spirito delle moto ultrasportive.
Tagliato per i grandi spazi, pensato per la città, il design di Concept Scooter Onyx permette al suo pilota di trasformare da moto a scooter in pochi secondi questo mezzo: offre così due configurazioni che conciliano piacere di guida e praticità.

Motorizzazione ibrida per lo Scooter Onyx
Dotato di una motorizzazione ibrida plug-in, questo supertrike associa un motore termico di 400 cm3 a uno elettrico per muovere la ruota posteriore. Grazie a una potenza combinata di 45 kW, dispone di una velocità di punta di 150 km/h e si contraddistingue per una coppia fuori dal comune di 58 Nm, che consente accelerazioni e riprese eccezionali.
In fase di decelerazione, recupera l’energia stoccata nelle batterie agli ioni di litio che è restituita nelle fasi di accelerazione. Consuma 2l/100 km, dispone di un’autonomia da 30 km a 50 km/h in modo ZEV (veicolo a emissioni zero) e può percorrere fino a 500 km con l’autonomia combinata. Posizione di guida evolutiva A suo agio su tutti i percorsi grazie alle prestazioni della sua motorizzazione ibrida e ai collegamenti al suolo eccezionali, Concept Scooter Onyx non si ferma al suo status di scooter a 3 ruote: con 2 posizioni di guida a scelta, aggiunge un’altra dimensione e rivela una nuova forma di mobilità individuale, che si può esprimere in 2 modi: sportivo o urbano.
Nel modo sportivo, la posizione del pilota inclinata in avanti non lascia dubbi, lascia solo il posto al piacere di guida.
Con i polsi leggermente in appoggio e i piedi all’indietro, il pilota forma un tutt’uno con Concept Scooter Onyx, con una posizione aerodinamica naturale. Nonostante la compattezza del mezzo e lo sbalzo posteriore ridotto, la scocca della sella reversibile permette di prolungare la seduta per un passeggero senza snaturare l’aspetto aerodinamico di questo supertrike di nuova generazione.
In modalità urbana, il pilota può adottare una posizione più classica, con i piedi in avanti e la testa alta, più adatta a spostarsi nel traffico. A questo punto la moto si trasforma in scooter e, dato che la città richiede un veicolo che sia innanzitutto pratico, i designer hanno pensato a uno spazio di carico inedito sfruttando il volume ubicato fra la sella e la parte anteriore del veicolo. Posizionata nella parte centrale che abbassa il baricentro, questo ClipBox amovibile perfettamente integrato nel design del Concept Scooter Onyx permette di alloggiare 2 caschi con assoluta facilità o un bagaglio per una gita nel week-end.

Nero opaco e Rame
Irresistibili, Concept Scooter Onyx e Concept Bike Onyx sono rivestiti di colore nero opaco, la cui eleganza sottolinea il design di questi mezzi. Alcuni tocchi specifici in rame rivelano in modo sottile le tecnologie impiegate. E dal momento che il pilota è indissociabile dal mezzo, Peugeot Scooters e gli Ateliers Ruby hanno collaborato per sviluppare un casco con l’identità Onyx, equipaggiamento di sicurezza indispensabile e accessorio di stile modernissimo.

Peugeot Onyx Concept: video teaser

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