RC Auto familiare: solo due italiani su 10 l’hanno utilizzata

L’emergenza Coronavirus è stata, ed è ancora oggi, una sfida particolarmente difficile da affrontare, perchè ha costretto milioni di persone nel mondo a cambiare il proprio stile di vita: per venire incontro a queste esigenze nel mese di aprile il Governo italiano ha approvato la cosiddetta “RC Auto familiare“, una polizza assicurativa speciale che ha esteso i precedenti requisiti per accedere alla famosa Legge Bersani.

La nuova norma permette di acquisire la classe di merito di un altro veicolo dello stesso proprietario o di un suo familiare stabilmente convivente nel momento in cui si va a rinnovare il proprio contratto di polizza oppure si decida di assicurare per la prima volta un veicolo nuovo o usato (in assenza di sinistri nei 5 anni precedenti), il che risulta particolarmente conveniente quando è il momento di effettuare il saldo semestrale o annuale. La classe di merito, inoltre, può essere trasferita anche tra mezzi di categorie differenti, comprendenti quella destinata alle auto, alle moto e addirittura ai furgoni.

Brexit assicurazioni auto

Nonostante l’ottima proposta formulata dal Governo, un’indagine realizzata da Nielsen per conto di Prima Assicurazioni ha evidenziato che, a sei mesi dall’approvazione del decreto, solamente due italiani su dieci hanno effettivamente usufruito dei vantaggi della RC Auto familiare, per un totale del 21,3% degli intervistati. Il restante 78,7%, invece, ha confermato di non aver utilizzato l’opzione per i più svariati motivi, tra i quali quello più frequente è la scarsa informazione e comprensione della norma in questione (31,7%). Segue un 25,9% che ha affermato di avere un solo veicolo nel nucleo familiare, un 22,7% che ha già tutti i componenti con la prima classe di merito e un 2,4% che non ha potuto stipularla a causa di sinistri di recente entità.

Ciò che sorprende, invece, è un 16% degli intervistati che ha affermato di non aver proprio stipulato nuove polizze dal 16 febbraio, data di entrata in vigore della norma sull’RC Auto familiare, ad oggi, sia per quanto riguarda le auto che per le moto. A condizionare questa scelta è stato anche il lockdown generalizzato della popolazione italiana, che ha portato 6 italiani su 10 (il 60,7 %) a rinviare l’acquisto di un nuovo veicolo. Di questi 6 italiani in quattro (il 43,4 %) ha dato come giustificazione le conseguenze economiche derivate dall’emergenza COVID-19, un dato che include sia chi ha rinunciato a mettere in garage una seconda auto/moto sia chi ha preferito procrastinare la sostituzione del mezzo che utilizza attualmente.

In ogni caso il lockdown prima e la paura del contagio poi hanno determinato un aumento dell’utilizzo dell’automobile rispetto ai tempi pre-COVID pari al 28% degli intervistati, mentre il 34% del totale ha comunque confermato la riduzione dell’utilizzo dei mezzi pubblici preferendo gli spostamenti a piedi (36,8 % degli intervistati) oppure la bicicletta, anche a propulsione elettrica (18 %).

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